Il pollo cerca spazio anche al «fast-food»

Il pollo cerca spazio anche al «fast-food» Il punto sul settore alla Mostra di Forlì Il pollo cerca spazio anche al «fast-food» NOSTRO SERVIZIO FORLÌ' — Alla 24' Mostra internazionale delle attività avicole di Forlì, che si è aperta mercoledì scorso e si chiuderà domani, si sono tenuti incontri a vari livelli tecnici, scientifici, industriali, tra cui il principale è stato quello di venerdì dedicato alle «Carni avicole nell'alimentazione» organizzato dall'associazione emiliano-romagnola Avi-Cunicola e dal Consorzio Avi-Cunicolo con la collaborazione della Camera di Commercio di Forlì. La produzione di carni avicole negli ultimi trentanni ha fatto In Italia passi da gigante. Nel 1954 il pollame destinato al consumo proveniva quasi esclusivamente dall'allevamento rurale e dall'estero. Si disponeva, al massimo, di 650 mila quintali l'anno, con un consumo medio sul chilo e mezzo prò capite. Le importazioni erano di circa 16 miliardi l'anno. Oggi il patrimonio avicolo, per il solo pollo da carne in allevamento, può essere stimato in 10 milioni di quintali anno, tutti di produzione nazionale. Sebbene il consumo della carne di pollo abbia segnato gli ultimi 15-20 anni un costante .incremento, non ha tuttavia raggiunto i livelli segnati in altre nazioni. Questo minor consumo — è stato fatto rilevare nel corso dell'incontro — è gravissimo per il nostro Paese, debitore all'estero per massicce importazioni di altre carni, specie bovine, (di cui importiamo merce per 12-13 miliardi il giorno) che incidono pesantemente sulla nostra bilancia dei pagamenti. Sulla possibilità dell'avicultura in Italia e sul nuovo ruolo che l'impresa agricola può ricoprire a questo proposito, abbiamo sentito Franco Falco, amministratore delegato del gruppo Arena, il maggior produttore italiano di carni di pollo. Quali sono le prospettive del settore? •I prossimi anni saranno decisivi per l'evoluzione dell'agricoltura in Europa: si renderà necessaria una revisione della politica dei prezzi e dei sostegni, ma sarà anche indispensabile contenere l'esodo agricolo, incentivando gli allevatori ad uscire da un ruolo puramente tecnico per assumere sempre più responsabilità imprenditoriali». Come si colloca il gruppo Arena in questa politica? "L'iniziativa nostra di promuovere tale evoluzione, favorendo l'organizzazione degli allevatori in cooperativa, è coerente con questi obiettivi e, a un anno dalla costituzione della Caven (Cooperativa allevatori del Veneto), possiamo registrare un netto miglioramento di efficienza». Come cambia, a suo giudizio, il ruolo dell'impresa agricola? "L'impresa agricola, come quella industriale, deve proporsi in modo totalmente nuovo, come funzione di coordinamento strategico e logistico delle produzioni agro-industriali, in rapporto alle esigenze di un mercato sempre più evoluto, che pretende dall'agricoltura alti standard di qualità a prezzi ragionevoli. Per questo il gruppo Arena da una parte ha rafforzato la capadtà di ricerca e definizione di nuovi prodotti e dei relativi processi produttivi; dall'altra garantisce una gestione ottimale ai propri partner produttivi, con un'organizzazione di assistenza tecnica — inclusa quella della collegata società di mangimi Gloria — che da anni trasferisce ai produttori di carni avicole, bovine e suine, di latte e di pesce, tutta una serie di know-how specifici nei campi zootecnico-nutrizionale e organizzativo». Come va il mercato italiano? "Quest'anno il sistema ha saputo creare meccanismi di adattamento dell'offerta ad una domanda marcatamente stagionalizzata, il che ha portato ad un equilibrio tra costi e ricavi, con un netto miglioramento dei risultati economici aziendali. Per quanto riguarda gli aspetti qualitativi della domanda, anche in Italia è alle porte la terza rivoluzione dell'agricoltura: dopo il pollo "a busto" (1960) e le "parti anatomiche" (1965), si sta aiwiando il mercato dei prodotti a base di "polpa trasformata", analogamente a quanto è avvenuto in altri mercati sotto la spinta innovativa del "fast food". In questo scenario risulterà sempre più importante come fattore di successo, la capacità dell'impresa — e Arena ha agito in questo senso — di concepire prodotti nuovi e di individuare tecnologie e processi in grado di garantire alta qualità a costi competitivi». ... ■: ■ ' r. v. PRODUZIONE IN ITALIA (In quintali) 1968 1973 1978 1983 POLLI DA CARNE

Persone citate: Franco Falco

Luoghi citati: Europa, Forlì, Italia, Veneto