Chiti: «Ecco i guai Ferrari...» di Cristiano Chiavegato

Chiti: «Ecco i guai Ferrari...» FORMULA 1 Il progettista analizza (con ottimismo) il momento-no Chiti: «Ecco i guai Ferrari...» «McLaren più forte nel telaio, ma ci sono anche problemi di uomini. Non basta l'organizzazione» Una vita passata nelle corse, tanto che qualcuno lo ritiene più anziano dei suoi 61 anni. A forza di vederlo seduto al box, con l'impermeabile di gabardine ed il cappellino in testa (soffre le correnti d'aria), Carlo Chiti. ingegneIre^aeronautico^di Pistoia, è 'sempre ^Ho'^.'scofclpy''fnbi4 spensabile nel paesaggio di una Formula 1 che diventa di volta in volta più avara di personaggi di un certo peso. Chiti è cresciuto alla scuola Alfa Romeo Anni 50, poi è passato alla Ferrari dal 1957 al '62, quindi è tornato alla Casa milanese dalla quale ha divorziato nell'ottobre del 1984 per mettersi in proprio e costruire un motore ora montato sulla Minardi. La passione per l'automobile è piùifeBtOiideW'età-e.ChJti. in questo senso è sempre giovanotto. Anche ieri era nella sala prove della sua nuova officina, a Novara, per studiare modifiche e migliorie al «6 cilindri» che ha progettato. — Ing. Chiti, cinque anni alla Ferrari, lei conosce bene l'ambiente. Cosa sta succedendo? 'Niente di particolare. Una crisi, ce ne sono state altre, ne verranno ancora. Sono forti, si riprenderanno-. — SI, ma il mondiale piloti praticamente svanito è quel-' lo per marche in grave pericolo... «Forse li ha fregati l'ottimismo. Nelle prove invernali erano i migliori, facevano registrare i tempi più veloci su tutti i circuiti. Probabilmente hanno pensato di avere battuto la McLaren ancora prima di esserci riusciti. In Formula 1 non si finisce mai, si deve ricominciare da capo ogni mattina'. — La Ferrari ha uno staff tecnico imponente, mezzi a disposizione, come spiega il momento negativo? «/li miei tempi ero il responsabile tecnico e dovevo rendere conto solo ad Enzo Ferrari. Ora mi pare che ci sia troppa gente che pensa, che vuole intervenire sulla vettura. Quando c'ero io eravamo pochissimi e facevamo tutto da soli: auto, telaio, carrozzeria, motore. Adesso si parla di cooperativa, di »équipes specializzate- per settore. Macché, un uomo solo deve fare la vettura e venire alle corse per vedere come si muovono gli altri progettisti'. — Un responsabile tecnico esiste, è l'inglese Harwey Postlethwaite. Una persona competente, appassionata, con un discreto curriculum alle spalle... -Bravo ragazzo, simpatico. Ma è un dottore in chimica, sintende di resine per fare i. telai. Aveva costruito la Wolf, ottenendo buoni risultati. Ma alla Ferrari ci vuole altro. Non si tratta di creare una' buona organizzazione, ma una vettura .vincente».. . '"— A cosa crede sia flóVuta' superiorità della McLaren? «Sono convinto che si tratti soprattutto del telaio. E poi una grande affidabilità. Probabilmente ha ragione Lauda quando sostiene che Vanna vincente è l'aerodinamica interna della vettura. Hanno un'ottima deportanza e flussi d'aria die nel contempo raffreddano a dovere un motore che non è certamente il più potente fra quelli della Formula 1'. — Lei pensa che, malgrado tutto, la Ferrari riuscirà a concludere la stagione in maniera più brillante di quanto non abbia ottenuto sul piano dei risultati nelle ultime corse? *Ne sono certo. L'ho già detto, sono forti. La Ferrari saprà recuperare. Magari a Brands Hatch sarà capace di capovolgere i pronostici che sono nettamente favorevoli alle vetture di Prost e Lauda. Debbono cercare di alleggerire le vetture e di ritrovare l'affidabilità dei propulsori. Un compito difficile ma Maranella ha già fatto in passato altri miracoli. Almeno questo è quanto ci auguriamo tutti in quanto la Formula 1 ha bisogno di una Ferrari vincente». Cristiano Chiavegato

Persone citate: Carlo Chiti, Chiti, Enzo Ferrari, Harwey Postlethwaite, Lauda, Minardi, Prost

Luoghi citati: Brands Hatch, Novara, Pistoia