Le uve sono sane e ben mature è un'annata da cinque stelle di Sergio Miravalle

Le uve sono sane e ben mature è un'annata da cinque stelle Già iniziata la vendemmia in molte regioni d'Italia Le uve sono sane e ben mature è un'annata da cinque stelle L'andamento climatico generale è stato favorevole - La prolungata siccità è andata a scapito della produzione, ma a favore della qualità MONTALCINO (Siena) — E' un'annata da cinque stelle, le uve sono sane, ben 7nature, ne uscirà un grande Brunello, morbido e vellutato». Per Ezio Rivella, presidente dell'Associazione enotecnici italiani e amministratore delegato di «Villa Banfi», la società americana che possiede in Italia la grande tenuta di Montalcino (con le cantine più moderne d'Europa), l'85 sarà un anno vinicolo •da immortalare». •Dopo il polverone ài quest'estate, con le polemiche sui vini all'antigelo, avevamo bisogno di una memorabile annata per far risplendere l'immagine del vino nel mondo. La natura ha fatto quello che gli uomini non si decidono a perseguire: meno vini ma lutti di grande qualità». L'andamento climatico generale è stato infatti favorevole alla maturazione dei grappoli, con pochi attacchi di parassiti e quindi scarsa necessità di trattamenti anticrittogamlci. Anche la temuta «muffa grigia», causata dall'umidità, ha fatto soltanto sporadiche comparse. La prolungata siccità di agosto ha invece frenato la resa dell'uva. Si produrrà meno anche nelle zone colpite dalle gelate invernali (i danni sono evidenti soprattutto nella fascia di pianura veneta) e dalle grandinate (nell'area del Prosecco di Valdobbiadene e in Friuli). Avremo quindi un discreto calo produttivo (per i tecnici l'Italia scenderà sotto la soglia dei 70 milioni di ettolitri) ma un netto balzo in avanti nella qualità. • L'85 si annuncia tra le migliori annate del dopoguerra, ai livelli delle ormai mitiche '57 e '64, e certamente meglio delle altrettanto famose '71 e 78» aggiunge soddisfatto Rivella. I segnali positivi sulla qualità delle uve sono arrivati per primi dal Sud. poi è stata la volta dei bianchi da spumante. Pinot e Chardonnay dì Veneto, Trentino, Oltrepò e Franciacorta raccolti ancora un po' acerbi, come vuole la moderna tecnica spumantistica, hanno dato rese discrete e mosti ottimi per profumo e freschezza. Anche in Toscana, dove si sono già raccolte le uve per il Galestro, si attende con ansia l'avvio della vendemmia nel Chianti che, secondo gli esperti, supererà abbondamele la soglia di qualità prevista della docg. Si Inizierà dall'ultima settimana di settembre, con un leggero anticipo sulle annate normali. La vendemmia è invece in pieno svolgimento in Trentino dove le cantine sociali stanno raccogliendo le uve bianche. «Da ciascuna delle nostre 15 cantine ci arrivano dati molto positivi — conferma Giancarlo Finaster, vicedirettore della Cavit, il colosso vinicolo che lavora 500 mila ettolitri di vino —, registriamo Pinot e Cliardonnay ben maturi, e anche le Schiave, il Traminer e il Cabernet si annunciano ottimi. Qualche piccolo problema per la siccità, ma la qualità è davvero eccellente». Anche in Piemonte sta maturando una vendemmia da primato. Oggi si iniziano le operazioni di raccolta e pesatura obbligatoria del moscato doc, la profumata uva che viene usata per la produzione dell'Asti spumante. I grappoli dorati e ben maturi consentiranno una produzione eccellente. Gli industriali delle maggiori case vinicole hanno siglato un accordo con i produttori per il ritiro di tutta l'uva doc al prezzo di 8150 lire il miriagrammo (10 chili), 400 lire in più dello scorso anno. Per le uve rosse si temeva la siccità, ma la pioggia di questi giorni ha messo le cose a posto. <E' presto per fare previsioni precise — ammette l'enotecnico Antonio Maggiuore, direttore del Consorzio di tutela del Barolo e del Barbaresco, cui aderiscono 160 case vinicole — ma tutti speriamo che il tempo continui cosi». Neil '84. annata difficile, sia come qualità che per quantità, si produsse uva per 4,3 milioni di bottiglie di Barolo e 1.4 milioni di Barbaresco., Quest'anno si raddoppierà. con un ritorno alle produzioni standard di sette milioni e mezzo di bottiglie di Barolo e 3,2 di Barbaresco Sergio Miravalle

Persone citate: Antonio Maggiuore, Banfi, Ezio Rivella, Giancarlo Finaster, Pinot, Rivella