Il concerto per le vittime di Stava riapre ferite e acuisce polemiche di Marinella Venegoni

Il concerto per le vittime di Stava riapre ferite e acuisce polemiche Trento, emozione per «Italy for Italy» a 2 mesi dal tragico crollo Il concerto per le vittime di Stava riapre ferite e acuisce polemiche «Quattro ore di tv, ha detto Mina, fanno ricordare l'incuria che ha provocato la tragedia» -1 tentativi di boicottaggio DAL NOSTRO INVIATO TRENTO — I ragazzi di Tèsero e Stava non ce l'hanno fatta a organizzare un pullman, e sono venuti allo stadio di Trento a piccoli gruppi; in auto. I vecchi sono rimasti a casa, hanno visto alla tv «Italy for Italy», il primo grande concerto di solidarietà che i divi della musica leggera italiana siano riusciti ad organizzare, in brevissimo tempo, e in un mare di polemiche. In tutti questi giorni, gli abitanti di Tèsero sono stati gli unici ad appoggiare senza riserve l'iniziativa, mentre molti politici e i giornali locali sollevavano dubbi sull'opportunità di far della musica per solidarizzare su di un fatto tanto traumatico come quello del crollo della diga con 1 suoi 311 morti. Ma' soprattutto, quassù in molti — spiega un professionista del luogo — hanno vissuto questa strana solidarietà musicale come un attacco all'orgoglio della storica autonomia della Provincia, che dopo la tragedia deve fare i suoi conti con lo Stato italiano, la ricostruzione, gli stanziamenti, l'inchiesta che è ora nelle mani del giudice istruttore Ancona. Come si ricorderà, nessuno è in carcere per quei morti, si attendono ancora i risultati delle prime perizie di parte; 160 persone, riunite in comitati, si sono costituite parte civile. Il concerto di ieri sera, a due mesi dal crollo, ha riaperto ferite e discussioni. «Quattro ore di tv — dice Mina — fanno anche ricorda re l'incuria che ha provocato ta tragedia-. Qui ieri si sussurrava che alcuni personag¬ gi locali abbiano tentato fino all'ultimo di bloccare la trasmissione dell'avvenimento da parte di Rateine e' Raitre. Alcuni risultati, di questi umori e intendimenti, ci sono stati: sono arrivati meno sponsor del previsto, le prevendite dei biglietti (costo 15 mila lire) sono andate assai a rilento, e lo stadio non era completamente pieno come si aspettava. L'incasso dèlia serata di ieri deve servire a coprire le spese, tutto il resto andrà al fondo di solidarietà. E fortuna, diceva il sindaco di Trento Adriano Goio (passato da parte sua, come dice, «dal dubbio al convincimento»), che Vasco Rossi abbia deciso di devolvere l'incasso di ieri della sua serata a Bolzano al fondo di «Italy for Italy»: •Almeno facciamo pari con le spese». Pare che anche nell'ambiente degli organizzatori di manifestazioni musicali non siano mancati 1 colpi bassi all'iniziativa. Stando sempre ai «si dice», alcuni manager avrebbero tentato con ogni mezzo di convincere i loro cantanti a star lontano da Trento; i più maligni si spingono ad affermare che dietro tutto questo ci sia stato lo zampino di «Canale 5», cui la manifestazione avrebbe fatto gola. Ma si sa che le dicerie non hanno mai un confine. Il mondo della musica, comunque, ha fatto assai dignitosamente la sua parte; nel pomeriggio di ieri, in un confortevole spazio con bar allestito dietro il palcoscenico, si potevano ritrovare i nomi migliori della nostra discografia a discutere tranquillamente davanti a una Coca Cola: cosa che è abbastanza frequente in altre parti del mondo ma assolutamente inedita da noi. Artisti assai popolari, come i Pooh, Gino Paoli, la Vanoni, e qualcuno alle prime armi come De André junior, si «sono giocati la carriera», come confessavano ieri tutti con una punta di orgoglio, andando allo sbaraglio in diretta, dal vivo, con soli tre giorni di prove affrettate e approssimative; e anche questo fatto è senza precedenti nella storia del «pop» italiano, Su di un palcoscenico spoglio di scenografia ma ingombro delle apparecchiature di tutti i cento artisti (fra «star» e comprimàri) presenti, Gianni Mina con la minuscola figlia di Paoli, Amanda Sandrelli, e Giorgio Verdelli, hanno introdotto uno spettacolo un poco all'americana, dove curiosamente si esibivano insieme, in originali duetti, coppie improbabili come Ornella Vanoni e Patty Pravo, Eugenio Bennato e Loredana Berte. E' stato continuamente citato il numero di conto corrente cui inviare offerte, il 22354/5 della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto; Beppe Bracco ha portato una giovanissima speranza del Torino calcio, Baggio, e a nome della squadra ha dato la disponibilità ad una partita il cui incasso vada devolu to al fondo con una squadra che voglia condividere l'iniziativa. La commozione è cresciuta con l'avanzare della serata con un finale abbastanza avvincente: molti lumini accesi per Mauro Lusini in scena con la sua canzone: «C'era un ragazzo che come me, quella portata al successo da Morandi e anche, come ha ri cordato Mina, •l'unica italia na cantata nei grandi raduni musicali all'estero-. Dalla commozione ai conti Sarà noto fra qualche giorno il bilancio definitivo della serata, che comprende anche l'incasso di una serata di tournée dei seguenti artisti: Pooh, Rossi, Bennato, Paoli e Matia Bazar. Marinella Venegoni

Luoghi citati: Ancona, Bolzano, Rovereto, Trento