Il pm: ergastolo ai generali argentini di Mimmo Candito

Il piti: ergastolo ai generali argentini Il pubblico in aula ha accolto in silenzio le richieste di condanna dei militari Il piti: ergastolo ai generali argentini Invocata la massima pena per gli ex presidenti Videla e Viola - Chiesti 15 anni per il generale Galtieri DAL NOSTRO INVIATO BUENOS AIRES — Generale Videla: ergastolo. Ammiraglio Masscra: ergastolo. Brigadiere dell'aria Agosti: ergastolo. Generale Viola: ergastolo. Ammiraglio Lambruschini: ergastolo. Erano le 17, ieri, e nell'aula del vecchio tribunale.c'era un silenzio drammatico. Tacevano tutti, taceva il pubblico, tacevano i giornalisti, le guardie, gli avvocati, persino 11 presidente della Corte non si tirava più nervosamente 1 baffi. Il solo rumore che si sentiva era il fruscio leggero dei ventilatori. Nel caldo della luce delle lampade della tv il pubblico ministero Strassera leggeva le ultime parole del suo atto d'accusa con una voce ferma, dura, però anche profondimente emozionata. Sapeva che nelle sue parole finisce una lunga tragedia di orrori, e che in quelle parole non c'era solo la sua voce ma anche quella di un intero popolo, dei vivi che stanno fuori del tribunale nel sole tiepido di questo inverno australe, e del 20 mila o 30 mila che sono spariti senza che nessuno sappia più quale storia abbia¬ no vissuto nella morte. Strassera ha parlato per più di sei giorni, alternandosi al microfono con il suo assistente Ocampo. Una sigaretta dopo l'altra, un bicchiere d'acqua dopo l'altro per vincere il nervosismo e la tensione, ha letto, sfogliato, ripreso, annotato, migliaia di pagine che ricostruivano la storia di questo processo. Ieri, finalmente, la sua drammatica fatica si chiudeva. Ergastolo per I cinque ufficiali di maggior anzianità nelle due prime giunte militari, poi pene minori per gli altri: 15 anni al generale Galtieri, 15 anni al brigadiere Grasslgna, 12 anni all'ammiraglio Anaya, 10 anni al brigadiere Lami Dozo. L'orrore non ha numeri. La commissione Sabato che ha indagato sui crimini della dittatura ha accertato novemila casi di desaparecidos, Strassera ne aveva portato in giudizio solo 709, ridotti poi a poco più di quattrocento per mancanza di tempo. Quattrocento morti sono un'enormità, eppure sembrano nulla di fronte alla dimensione reale della tragedia: bastano comunque, eccome, a inchio¬ dare alle loro responsabilità i nove generali. 'Calandomi nella profonda e feroce oscurità di quanto è successo in quei sei anni — ha detto Strassera — traggo la forza per parlare qui di diritto alla memoria e non di oblio, di dovere di giustizia e non di vendetta». Videla, che per Stresserà è il protagonista principale di questa macchina criminale, è stato considerato responsabile dal pubblico ministero di 83 omicidi aggravati, 504 sequestri di persona, 254 casi di tortura, 04 furti. 180 falsi ideologici, 23 riduzioni in schiavitù, 22 sequestri per estorsione, 7 sottrazioni di minore, 7 torture fino a morte. E' un conto terribile, mo- struoso, ma è anche quello del suol compagni: 83 omicidi aggravati per Massera, 523 sequestri di persona, 267 casi di tortura, 23 riduzioni in schiavitù: e poi Agosti: 88 omicidi, 581 sequestri, 278 torture; e Viola: 5 omicidi, 152 sequestri, 49 torture, 32 riduzioni a schiavitù. Mentre il pm legge i numeri del crimine e gli articoli del codice, gli Imputato guardano ostentatamente altrove, Videla si rim'-o la punta delle scarpe lucia. -.' pubblico ha 11 fiato in gola, tutti gli occhi ballano tra la faccia di Strassera e le spalle (gli imputati volgono la schiena al pubblico) di ogni accusato quando viene letto' il suo nome. Strassera ha citato Dante e il settimo girone dell'inferno. «Non ho la forza del poeta — ha proseguilo — e non posso immaginare di condannare a quelle pene nemmeno questa feroce associazione dt criminali'. Ha fatto un attimo di pausa, poi ha aggiunto: «j4nche se ho l'intima convinzione che possa farlo un tribunale più alto di quésto che sta giudicandoli ora. qui». ' Sembra che la coscienza degli uòmini accetti a fatica di ridurre nell'arco pur drammatico di cinque ergastoli l'orrore di una dittatura costata a un popolo anche più delle migliaia di desaparecidos senza storia. Qualche giorno fa il presidente Al;'o:isln ci diceva che: 'E' sbagliato credere che qui ci sia stata una società civile e virtuosa di fronte a una società militare e omicida: in un modo o nell'altro, siamo tutti colpevoli'. Alle 17,15 di ieri, ora d'Argentina, Strassera ha terminato con voce forte: «Che il mio popolo possa tutto unito recuperare la dignità e la forza per pronunciare queste parole: nunca mas, mai più». La sala è esplosa in un applauso. Battevano le mani tutti, pubblico e giornalisti, guardie e uscieri. Il presidente ha fatto sgombrare l'aula, ma è parso come un invito che nessuno accoglieva. La gente continuava ad applaudire. Videla si volgeva a guardare il pubblico con disprezzo, ostentatamente, incrociando gli occhi con tutti. Però forse non vedeva 1 30 mila fantasmi che stavano là dentro, nel silenzio della morte. Mimmo Candito

Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires