Il Balzan a Gombrich e al matematico Serre di Giampaolo Dossena

Il Balzan a Gombrich e al matematico Serre PREMI INTERNAZIONALI DA 200 MILIONI Il Balzan a Gombrich e al matematico Serre MILANO — La Fondazione Internazionale Balzan (nota anche al grande pubblico come unico contraltare ai Premi Nobel, per la serietà delle sue scelte e per l'entità dei capitali di cui dispone) ha Inaugurato ieri la nuova sede, in una piazzetta dietro 1 portici di corso Monforte, con le finestre sulle absidi di San Bablla. Alle pareti, quadri del più gradevole Ottocento lombardo e veneto; padrona di casa, «segretario generale» della Fondazione e del Comitato premi, Francesca Merzagora Tedeschi. L'Inaugurazione ha coinciso con la proclamazione del premi per questo 1985. Ha parlato il senatore Carlo So, nella sua veste di presidente del Comitato premi (composto da sedici studiosi illustri, di sei diversi Paesi). | : I premi prefissati per quest'anno (ciascuho di 250 mila franchi svizzeri, oltre 200 milioni di lire) erano tre: per la matematica, per la paleontologia e per la storia dell'arte occidentale. Per la matematica è stato premiato Jean-Pierre Serre, francese, giovanissimo in base ai criteri del Premio: è del 1926. La motivazione dice: «Per i suoi contributi alla topologia algebrica, alla geometria algebrica e alla teoria del numeri». Incaricato di illuminare un po' 1 presenti, il presidente del Comitato speciale per le scienze fisiche, matematiche, naturali e per la medicina, professor Giuseppe Montalenti, ha detto non senza sottile ironia che la topologia algebrica e le altre branche di studio del premiato son cose un po' difficili da spiegare al profano; lui stesso non ne capisce tanto, ma si deve credere sulla fiducia alla Fondazione Balzan: Serre «ha rinnovato con le sue vedute profonde ed originali i fondamenti e le tecniche» di questi settori. Il premio per la paleontologia non è stato assegnato. Alla domanda «perché mal?, la risposta è stata un po' imbarazzata. Era chiaro a tutti i competenti che la scelta doveva essere compiuta fra due nomi, e due soli: George Gaylor Simpson e Elso Barghoorn, ma son morti tutti e due pochi mesi fa. E non c'era nessun altro paleontologo che meritasse di tappare il buco? Lr risposta è un preciso «no». Si ha l'Impressione che 1 paleontologi del mondo saranno una piccola cerchia, ma grande sarà il loro malumore per questa dichiarazione, resa alla stampa a Milano il 17 settembre 1985 (martedì 17). Il premio per la storia dell'arte occidentale è stato assegnato a Sir Ernst Hans Joseph Gombrich, nato a Vienna nel 1909. cittadino britannico. Qui l'ampia motivazio¬ ne del premio (la laudatio, come si dice con parola latina) è stata illustrata dal professor Walter Ruegg, membro del Comitato speciale per le lettere, per le scienze morali, per le arti. Con un gradevole accento tedesco (e pronunciando «Balzan» anziché «Balzati» come fan tutti gli altri), è stato facile per il professor Ruegg spiegare In breve l'Importanza di Gombrich, personaggio ben noto anche in Italia. Molte sue opere sono state tradotte; la più recente è stata pubblicata da Einaudi l'anno scorso: Il senso dell'ordine - Studio sulla psicologia delle arti decorative. Gombrich si mette In luce ancor giovanissimo, nella Vienna del primo dopoguerra, per certi studi sulle caricature a cui non è estraneo il concittadino Freud. Dal '36 è a Londra, al Warburg Instltute, che poi dirigerà dal '49 al '75. Professore all'università di Londra per la Storia della tradizione classica, Gombrich consolida la nuova scienza della «Iconologia., seguendo le orme di Warburg e di Panofsky. Profondo conoscitore della cultura Italiana, soprattutto rinascimentale Gombrich è di casa, fra noi. Parla un italiano bellissimo, coltissimo. Ad ascoltarlo, sembra di leggere la prosa del Vasari. Giampaolo Dossena

Luoghi citati: Italia, Londra, Milano, Vienna