Quando Pandico abbandonò Cutolo

Quando Pandico abbandonò Cutolo La storia del blitz contro la camorra comincia il 21 marzo del 1983 con una clamorosa confessione Quando Pandico abbandonò Cutolo 21 marzo 1983 —11 camorrista Giovanni Pandico, 39 anni, in carcere da sempre, segretario e scrivano di Raffaele Cutolo, si «dissocia» e confessa. 28 marzo — Pandico consegna ai giudici Felice Di Persia e Lucio Di Pietro un elenco di-affiliati alla Nuova Camorra Organizzata di Cutolo. Nell'elenco di «caiflBrrlsJU del. Nord», al numero"60 compare' Tortora Enzo, via del Piatti 8, Milano. Avrebbe spacciato cocaina per conto dell'Organizzazione. Addirittura avrebbe rischiato la condanna a morte per una partita da 50 milioni non pagata. 19 aprile — Anche Pasquale Barra, «'o animale», fa il nome di Tortora: sarebbe stato affiliato alla Nco, presente Cutolo, nell'abitazione milanese di Nadia Marzano. 3 giugno — Su RAI-2 ultimila puntata di «Portobello». 17 giugno — Alle 4,30 del mattino, a Roma, hotel Plaza, Tortora viene arrestato. Più tardi, in caserma, fotografato in manette: l'immagine di un caso giudiziario che subito divide ed appassiona. L'accusa: appartenenza alla Nco e traffico di cocaina. Gli ordini di cattura sono più di 900: l'esercito, i consl gliorl, gli insospettabili di Cu lolo. 23 giugno — Primo interrogatorio nel carcere di Regina Coeli. Tortora s'indigna, respinge accuse e sospetti. Consegna ai giudici una lettera del detenuto Domenico Barbaro, spedita a «Portobello». Argomento alcu.fi centri ni da vendere al mercatino tv. Per l'accusa, invece, una lettera sospetta. 5 luglio — Rosalba Castelli ni, moglie del pittore Giuseppe Margutti. rivela ai giudici napoletani di aver visto Tortora, in uno sgabuzzino degli studi dell'emittente privata Antenna 3, con un sacchetto pieno di polvere bianca. Poco prima il presentatore aveva consegnato danaro a tre individui. 25 luglio — Margutti conferma. 26 luglio — L'ergastolano Salvatore Sanfllippo rincara l'accusa: Francis Turatello gli avrebbe parlato di Tortora come consumatore di cocaina. 27 luglio — Si aggiungono, contro l'ex presentatore, altri due camorristi dissociati, Guido Catapano e Salvatore Imperatrice. Lo stesso giorno gli atti vengono trasmessi/ all'ufficio istruzione. 29 settembre — Nel carcere di Bergamo secondo interrogatorio di Tortora. 26 ottobre — Deposizione contro Tortora di un altro «pentito», Michelangelo D'Agostino. 29 dicembre — Per la magistratura napoletana Tortora è «socialmente pericoloso-. Con questa motivazione è respinta la richiesta di arresti domiciliari. 16 gennaio 1984 — Ancoi'. un «pentito» che accusa Tortora, Mario Incarnato. 18 gennaio — Il Tribunale della liberta — per «motivi di salute» — concede gli arresti domiciliari. Ma la buona notizia, per Tortora, verrà guastata da altre accuse: da questo momento, parlano anche 1 dissociati della malavita milanese. Andrea Villa, già della banda di Francis Turatello, racconta un incontro tra Tortora e il suo capo. Accenna poi a un tale, Gianni Melluso, che ne dovrebbe saper di più. 25 gennaio — Si pente anche Roberto Sganzerla, altro milanese. 8 febbraio — Primo Interrogatorio di Gianni Melluso. che nega: mai conosciuto *sa&ìff w s s . 12 febbraio — Melluso non nega più. Anzi. Rivela quattro consegne di cocaina a Tortora, per conto di Turatello. «Se Vt//a non avesse fatto il mio nome — spiegherà poi, durante il processo — io ?n(ca mi pentivo...-. 9 marzo — Terzo e ultimo interrogatorio di Tortora. I magistrati lo mettono a confronto con Villa e Melluso. Gianni 11 bello, appena vede Tortora, lo saluta cosi: «Ciao Enzlno-. Tortora ha un malore. 5 maggio — Il radicale Pennella propone a Tortora la candidatura nelle liste per il Parlamento europeo. 17 giugno — Tortora diventa onorevole, eletto con 451 mila voti. 26 luglio — L'ufficio istruzione rinvia a giudizio Tortora e altri 639. 10 dicembre — Il Parlamento europeo concede l'autorlzzazlone a procedere. 4 febbraio 1985 — Nell'aula di Poggioreale inizia 11 primo troncone del processo camorra. Tortora non c'è, da Strasburgo non è ancora giunta la documentazione. 6 febbraio — Arriva il documento ufficiale del Parlamento europeo e Tortora viene citato per il 20 febbraio. 19 febbraio — Al Maschio Angioino conferenza stampa di Tortora e Pennella. «Il sonno della ragione genera i mostri-, ribadisce l'eurodeputato. 20 febbraio — Tortora è in aula. 4 marzo — Tortora davanti al Tribunale. Nessuna domanda. Un monologo di sedici minuti, Il suo: «Io vorrei soprattutto, signor presidente, pulirmi davanti a lei da questa ignobile valanga di fango che da due anni si è scatenata contro di me-, 22 marzo — Interrogatorio di Melluso. 4 aprile — Interrogatorio di Pandico, che ribadisce le accuse e parlerà per cinque udienze. 11 aprile — Salvatore Imperatrice non verrà in aula a testimoniare: nella notte si è impiccato nel carcere di Avellino. 3 giugno — A Liverl di Nola, in un campo per terremotati, la camorra mette una bomba sotto il container della famiglia Pandico. Muore la madre del primo accusatore. Protesta del magistrati napoletani: «Se lo Stato non protegge i dissociati e le loro famiglie, noi non li interrogheremo più-. 12 giugno — In aula il pittore Margutti e la moglie: resistono agli assalti della difesa e confermano di aver visto Tortora ritirare un sacchetto pieno di polvere bianca. 28 giugno — Requisitoria del pm Diego Marmo. Dura sei giorni. Durissimo contro Tortora: 13 anni e 35 milioni di multa. Per 11 rappresentante della pubblica accusa le dichiarazioni del «pentiti» hanno trovato riscontro, Tortora è camorrista e trafficante di cocaina. 26 luglio — Radicali e socialisti intervengono nel processo, anche se a distanza. Pannella e Martelli sollecitano un'inchiesta sulla magistratura napoletana e il processone Camorra. S'incontrano con Craxl e Cosslga. Intanto si è alle ultime arringhe dei difensori, che non riescono a rispettare 1 tempi concordati con il Tribunale. 2 settembre — Si riprende con le ultime udienze e le ultime arringhe. Alberto Dall'Ora è protagonista di un appassionato Intervento in difesa di Tortora. Ma, tra difensori tecnici, gli avvocati, e patroni politici, 1 radicali, le strade si dividono all'ingresso dell'aula. Tortora annuncia un intervento, in aula, assai polemico. All'ultimo momento gli avvocati lo convincono a lasciar perdere. 10 settembre — Il segretario radicale Negri, al posto di Tortora, diffonde in aula un comunicato contro il Tribunale. Una sorta di mozione di sfiducia. Alle 16,07 1 giudici si ritirano in camera di consiglio e comincia un'attesa che si rivela più lunga del previsto. 17 settembre — La sentenza. g.c. 1 .n/o Tortora nel 1982 nel momento della sua massima popolarità mentre cerca di fare parlare durante le prove televisive il pappagallo di «Portobello». Dopo l'arresto del giugno 1983 (a destra) viene trasferito al carcere di Regina Coeli (Tckfoto Ansa)

Luoghi citati: Avellino, Bergamo, Liverl Di Nola, Milano, Roma, Strasburgo