Dal Titanic le guerre abissali

Dal Titanic le guerre abissali Dal Titanic le guerre abissali L'esplorazione e l'eventuale recupero del transatlantico potrebbero accelerare la corsa al riarmo in fondo agli oceani - Il Pentagono appoggia i piani dell'oceanografo americano che, l'anno prossimo, con i robot «Argo» e «Giasone», scenderà a 4 mila metri di profondità - Le future navette sottomarine potrebbero servire a usi bellici analoghi a quelli dei veicoli spaziali aveva creduto da ragazzo di' trovare il proprio destino nel cosmo, come Armstrong, il conquistatore della Luna. E' stata la carriera militare, con una passione di adolescente per 1 segreti del Titanio, a Indirizzarlo verso gli abissi. L'ingresso nell'istituto «Woods Hole... nel Massachusetts, dieci anni fa, ha alimentato 11 suo estro di inventore. Le macchine che hanno fotografato, filmato e registrato le «voci» del transatlantico sono una sua creazione, come lo è il robot sottomarino «Argo», cosi chiamato in onore del mito di Giasone e della caccia al vello d'oro. Oggi, a 43 anni, Robert Ballard è uno del pionieri del 2000. La primavera o l'estate prossima, Ballard, con un altro scienziato e un pilota, scenderà fino al Titanic, che riposa a una profondità di circa quattromila metri, con un vascello che è un incrocio tra il batiscafo e 11 sommergibile, l'Aivln, lungo appena sette metri. Come lo Shuttle, a cui egli si è ispirato, l'Aivln, che può Resistere a pressióni enormi grazie ai suoi scompartimenti di leghe speciali, possiede due braccia meccaniche esterne: l'esploratore potrà quindi riportare alcuni oggetti in superficie. Ballard sperimenterà anche il «figlio» di «Argo», detto appunto «Oiasone», un minirobot che si staccherà da esso per ispezionare l'interno del Titanic. Soltanto due o tre anni fa, imprese simili sarebbero apparse Irrealizzabili, fantascienza più che realtà. «Questi strumenti — ha dichiarato apertamente lo scienziato — non sarei mai riusciti a costruirli sema l'aiuto del Pentagono-, «E' qui che le guerre stellari si trasferiscono nei fondi marini*, afferma William Niere^berg, direttore dell'istituto oceanografico «Sclpps», cui fa spesso capo la Marina militare. «I robot Argo e Giasone, il batiscafo Alvin e le altre tecnologie hanno usi bellici di portata aìialoga a quelli dello Shuttle-. Lo studioso ne elenca alcuni: la sorveglianza del sommergibili sovietici, la guerra di posizione contro di essi, il lancio del missili sottomarini, l'installazione di rampe negli abissi, 11 loro spostamento. «72 dibattito sui missili mobili di terra diverrà obsoleto-, profetizza Nierenberg. Sarà molto più semplice nasconderne altri sott'acqua, nessuno li troverebbe nel crepacci-. Come nei cieli è avvantaggiato chi si colloca più in alto, cosi nel mari e negli oceani lo sarà chi si collocherà più in basso. «Ballard sta per capovolgere la strategia marinara-, sostiene il suo collega. A parere di Nlerenberg, sarà il Pentagono a stabilire Indirettamente se 11 recupero del Titanic è possibile o no. Oli alti comandi militari lnseguono da anni il sogno di riportare in superficie tre sommergibili: quello nucleare Usa «Tresher», affondato nell'Atlantico nel '63, quello sovietico che esplose e colò a picco vicino alle Hawai nel '68, e l'altro statunitense che scomparve presso le Azzorre nello stesso anno. Essi sognano anche di mettere le mani sulla bomba a idrogeno caduta in mare al largo della Spagna nel "66. Come al solito, sarà una nave guida del tipo della «Knorr», adoperata nella ricerca del transatlantico, a dirigere le operazioni. La «Knorr» possiede un su-' personar in grado di definire 1 contorni di tutti gli oggetti sommersi, e si tiene In colle¬ gamento costante con un satellite artificiale per la navigazione, il Navstar, Non senza riluttanza, Ro bert Ballard ammette di eS' sersl messo alla caccia del Titanic con la benedizione del Pentagono. Oli alti comandi, a cui la «Knorr» appartiene, hanno giudicato, 11 suo tentativo «paramilitare». Sono ansiosi di collaudare le nuove tecnologie nel gioco del gatto con 11 topo In corso coi sovietici nei mari e negli oceani, in cui 1 ruoli s'invertono continuamente. Sperano di tracciare una mappa delle rotte sottomarine a cui l'Urss ricorre, delle sue basi nascoste, del suol arsenali navali, delle violazioni delle acque territoriali e via di seguito. Nlerenberg proclama che, come nei romanzi di Verne, essi sognano colonie a profondità impossibili. Intervistato alla conferenza stampa di Washington, in cui ha pregato tutti di trattare il Titanic come un sacrarlo, e di non turbarne il riposo eterno, Ballard ha detto che è assurdo sperare di salvare la nave. Ha fatto però capire che ne teme gli eventuali predatori, gente che potrebbe calarsi sino ad esso, e danneggiarlo. «Io non credo che nasconda tesori — ha spiegato — e lo ritengo un monumento ai dispersi in mare. Ma si favoleggia di incredibili fortune-. Lo storico Lord, che ha scritto un libro sulla più celebre sciagura degli oceani, calcola che a bordo ci siano preziosi o monete per mezzo milione di dollari. Qualcuno ha già manifestato pubblicamente 11 proposito se non di recuperare 11 transatlantico almeno di portarvi via quanto pfù possibile. Il miliardario texano Jack Orlmm, che tra 1*81 e 1*83 spese due milioni di dollari, quasi quattro miliardi di lire nella ricerca del Titanic, e che afferma di averne individuato l'elica, ad alcune decine di metri di distanza dal relitto principale, ha giurato di brindare «con una delle bottiglie rimaste inlatte nella stiva-. La compagnia inglese Commercial Union, discendente da quella che aveva assicurato l'ammiraglia della flotta civile di Sua Maestà, rivendica parte dei suoi beni, e legal¬ mente ne ha qualche diritto. Probabilmente, 11 numero dei malintenzionati, come li definisce Ballard, è impressionante: sopra la «Knorr», il giorno del ritrovamento, volava ad esemplo un misterioso aereo, poi svanito all'orizzonte. Uno scienziato britannico ha un plano pronto per riportare il Titanio in superficie. E' John Pierce, che ha disegnato le borse galleggianti, gonfiabili sott'acqua, con cui la «Rainbow-Warrlor» è stata ripescata a Auckland, In Nuova Zelanda. Ma la nave pesava appena 400 tonnellate e poggiava su un bassofondo. «No — ha dichiarato Ballard quando glielo hanno chiesto — allo stadio attuale delle tecnologie, questa è un'illusione-. E tra alcuni anni? «Sono certo che sarà diverso-. Ma proprio per questo, si è affrettato ad aggiungere il pioniere, «io propongo che si concluda un accordo internazionale per la protezione del Titanic. Rimanga dove è, e si preghi per le anime in esso sepolte-, Ennio Caretto Washington. L'oceanografo americano Robert Ballard, capo della spedizione che ha ritrovato il Titanic

Luoghi citati: Azzorre, Massachusetts, Nuova Zelanda, Urss, Washington