Con Ferruzzi i campi in Piazza Affari

Con Ferruzzi i campi in Piazza Affari L'aumento di capitale prevede che all'Agricola Finanziaria vadano 10 mila ettari di tenute Con Ferruzzi i campi in Piazza Affari I terreni sono stati stimati 230-240 miliardi - L'operazione costituisce una svolta per l'agricoltura UDINE — Tra programmi di successo (la soia) e progetti ambiziosi (l'introduzione del cotone nel Mezzogiorno) l'agricoltura del gruppo Ferruzzi affila le armi in vista dell'esordio in Borsa. Arturo Ferruzzi, principale azionista della finanziaria di famiglia (ha il 31% dei titoli mentre le tre sorelle dispongono del 23% a testa) ha colto l'occasione della festa della soia di Tor Viscosa, ove ha sede la maggior azienda agricola italiana (4200 ettari, un fatturato di 16 miliardi e un utile di 400 milioni dopo aver pagato oneri passivi per 1,5 miliardi), per tracciare un quadro generale dei terreni che la famiglia si accinge a conferire all'Agricola finanziaria in vista del maxiaumento di capitale da 28 a 620 miliardi, la seconda operazione in assoluto per entità nella storia della Borsa. Ma con l'aumento dell'Agricola in Piazza Affari entra un gruppo che, pur con una forte connotazione commerciale e una certa solidità industriale, ha una vera e propria vocazione per la terra. All'Agricola verranno confe riti terreni per un totale di diecimila ettari (di gran lunga il maggior gruppo agricolo italiano) suddivisi in otto te¬ nute modello nell'area forte, da Ravenna al Friuli, e sostenuti da una struttura di ricerca e di sperimentazione di dimensione internazionale. ■L'agricoltura — dice Arturo Ferruzzi. anima agricola del gruppo — può essere un buon affare per due motivi la terra gestita da noi rende bene: i buoni terreni non sono molti e sono tutti collocati. Per questo il valore patrimoniale è di tutto rispet¬ to». Ma quanto rende la terra? -Quest'anno prevediamo una resa per ettaro da 6 a 800 mila lire.. Di qui una stima di utile complessivo che dovrebbe aggirarsi sui 7 miliardi di lire. Il valore dei terreni è stato fissato, secondo Ferruzzi, intorno a 230-240 miliardi di lire con una valutazione per ettaro tra i 23 e i 24 milioni di lire: «Forse è una valutazione superiore alla media dei prezzi del mercato dei terreni ma quelle cifre si riferiscono ad aree non preparate, mentre tutte le nostre tenute sono già state oggetto di rigo rosi trattamenti che hanno comportato costi pari a circa 1,5 milioni di lire per ettaro. Del resto i nostri profitti sono assai superiori alla media del mercato». Del resto, i Ferruzzi possono presentare un biglietto da visita che trova pochi equivalenti nell'orizzonte finanzia rio e agroalimentare internazionale. Il gruppo realizza un fatturato complessivo in tre continenti di oltre 10 mila miliardi di lire (di cui 4500 rela tivi alle attività già presenti o di prossimo conferimento nell'Agricola finanziaria). La mappa delle attività, gestite da Raoul Gardini con uno stretto numero di collabora tori, è impressionante. AGRICOLTURA — Oltre alle tenute italiane (14 mila capi di bestiame) la famiglia Ferruzzi possiede 25 mila ettari negli Stati Uniti, una tenuta di 350 mila ettari (25 mila coltivati e il resto boschivo) in Brasile. In tutto il mondo, possiede oltre centomila capi di bestiame, quasi duecento miliardi di lire. In tutto, i possedimenti agricoli ammontano a un milione di ettari. COMMERCIO — La forza commerciale del gruppo non si esaurisce nella Silos Geno va (quotata in Borsa e controllata dall'Agrìcola). I Ferruzzi possiedono 35 silos, 170 chiatte, 5 rimorchiatori. 300 vagoni ferroviari e 12 navi più società commerciali in tutto l'Occidente, dagli enormi silos di New Orleans (la Mississippi Gralns) a grandi strutture portuali. INDUSTRIA — Il gruppo ha il primato in Italia nel settore del calcestruzzo ed è 11 secondo produttore di cemento in Brasile. L'Italiana Oli e Risi (1200 miliardi il fatturato consolidato, di prossimo conferimento all'Agricola) controlla il 70% del mercato degli oli di semi In Italia "ZUCCHERO — Con l'Eridania e la francese Beghin -Say i Ferruzzi vantano il primato europeo nel settore E Raul Gardini sta; per portare a segno un altro colpo l'acquisto, assieme alla Fin bieticola e alla Rita, di nove stabilimenti del gruppo Montesi. Le trattative per un accordo tra bieticoltori e Eridania (dovranno essere versati 63 miliardi e si prevedono in vestimenti per 200) comlnce ranno mercoledì. RICERCA — Dopo il successo della soia .1 laboratori americani di Ferruzzi stanno lavorando a un'altra scommessa: una pianta di cotone adatta al clima europeo di cui si possa utilizzare anche il seme. Uso Bertone

Persone citate: Arturo Ferruzzi, Beghin, Ferruzzi, Raoul Gardini, Raul Gardini, Silos Geno

Luoghi citati: Brasile, Friuli, Italia, New Orleans, Ravenna, Stati Uniti, Udine