I furti negli appartamenti e la validità delle polizze di Giuseppe Alberti

I furti negli appartamenti e la validità delle polizze Una importante sentenza della corte di Cassazione I furti negli appartamenti e la validità delle polizze Se un appartamento è munito di robuste serrande, e la polizza di assicurazioni parla del «mezzi di difesa» e delle «misure di sicurezza», che cosa succede quando un ladro riesce ad infilarsi da una finestra aperta, magari di giorno, mentre qualcuno è in casa? L'assicurazione deve o no pagare il danno subito? Il caso è avvenuto veramente e la causa è finita in Cassazione dopo che la corte d'appsllo di Torino aveva dato ragione alla Compagnia: le misure di sicurezza indicate in polizza (come di solito avviene, soprattutto quando si tratta di ville, plani rialzati, attici e slmili) non sono in funzione, quindi nessun risarcimento. La Suprema corte, invecchia annullato la sentenza torinese affermando che 1 contratti di assicurazione vanno. Interpretati non alla lettera, ma col buonsenso. Una clausola del genere comporta certamente l'obbligo di servirsi del mezzi di chiusura quando l'alloggio è lasciato vuoto perché, altrimenti/ non avrebbe alcun senso né motivo di esser inserito nella polizza. Cosi non è però quando nell'alloggio o nella villa è presente qualcuno: il proprietario, un familiare o un domestico. In caso contrarlo, per poter essere tutelati da eventuali furti, si dovrebbe vivere perennemente in Un Bunker o in una camera blindata, con le luci e l'aria condizionata, i ■% % La sentenza però, k nostro parere, va molto al di là del caso concreto per'aviBr'riaf-, fermato proprio un principio di buonsenso che del resto è espressamente richiamato dal Codice Civile: tutti i contratti, ed a maggior ragione le polizze di assicurazione (che sono predisposte à stampa dal contraente piti «forte», cioè dalla Compagnia), vanno interpretati cercando, al di là della lettera, la comune vo¬ lontà di coloro che li hanno firmati, scartando soluzioni formalistiche che finiscono col creare un'Ingiustizia sostanziale. Altri esempi non mancherebbero, restando nel campo assicurativo, anche se bisogna riconoscere che, almeno da parte di talune società e per certe polizze molte clausole oscure e stampate in caratteri minuscoli, stanno lasciando 11 posto a indicazioni più ciliare. Le «trappole» continuano, però, ad esserci ma, quanto meno, l'assicurato deve contare sul fatto che 1 giudici si porranno, per quanto possibile, nel suol panni quando si tratta di Interpretare le polizze. Ma quante sono le vittime disposte ad imbarcarsi in anni di cause per avere giustizia? L'inserimento di chiare regole di polizza eviterebbe, se non altro, i tempi lunghi per essere risarciti. Giuseppe Alberti

Luoghi citati: Torino