Nei colloqui Craxi-Sinowatz nulla di fatto sull'Alto Adige

Nei colloqui Craxi-Sinowatz nulla di fatto sull'Alto Adige Conclusa la visita ufficiale del cancelliere austriaco a Roma Nei colloqui Craxi-Sinowatz nulla di fatto sull'Alto Adige Il negoziato sarà ripreso per dare soluzione ai problemi ancora irrisolti, come il bilinguismo nei tribunali - L'incontro col presidente Cossiga - Oggi udienza privata in Vaticano ROMA — Rapporti econo-• mici e commerciali in «significativo aumento*; valutazioni convergenti «se non addirittura identiche» sulle problematiche politiche di maggiore attualità; sette accordi firmati per rendere più facile e più semplici i flussi commerciali e turistici tra 1 due Paesi e un'intesa per l'utilizzazione del porto di Trieste; un quadro di grande rispetto e comprensione reciproca •.sull'Alto Adige nell'intento dì far avanzare il negoziato sulle questioni non ancora risolte»: è su queste basi che il presidente del Consiglio Bettino Craxi e il cancelliere austriaco Fred Sinowatz hanno constatato nei loro colloqui «quanto ampio, solido e fruttuoso sia il rapporto tra i due Paesi». E' stato Craxi a illustrare il bilancio dei colloqui italo-austriaci in una conferenza stampa che ha concluso ieri sera la visita ufficiale del cancelliere austriaco. Nel quadro della politica di buon vicinato che conduce Vienna, ha detto il cancelliere, e nella quale l'Italia occupa un posto importante (è il secondo partner commerciale dell'Austria) «è di grande soddisfazione per noi l'aver sviluppato i nostri rapporti», risolvendo anche una serie di questioni».come quella delle comunicazioni che tanto grava sull'economia e l'ambiente di un Paese che è diventato principale via di transito delle merci europee. Ma il problerna numero uno resta l'Alto Adige, per la cui soluzione, noi colloqui romani, non si sono fatti grossi passi avanti anche se — come scrive il gionale viennese .Kurier.. — «Italia e Austria vogliono far risaltare la loro amicizia, i rapporti di buon vicinato e la stretta cooperazione». Lo stesso Craxi, sul!' argomento, ha detto: «Ci sia- mo scambiate le nostre opinioni in un quadro di grande rispetto e comprensione reciproca e nell'intento di far avanzare il negoziato sulle questioni non ancora risolte; da parte nostra cercheremo di risolvere i casi controversi e di avvicinare i punti di vista che allo stato dello cose si presentano ancora distanti». Il che, tradotto in linguaggio meno ufficiale, significa che c'è la massima disponibilità e volontà a risolvere la questione, ma che la trattativa langue. E Sinowatz, pur rilevando più volte i progressi ottenuti negli ultimi anni «passo dopo passo» con l'attuazione di molti punti del .pacchettodei 1972. ha sottolineato che vi sono ancora questioni che attendono soluzione, una so¬ gtzcdmpp luzione — a giudizio di molti osservatori — né facile né vicina. Tra i punti irrisolti, la parificazione delle due lingue, italiana e austriaca, nei tribunali e negli uffici di polizia. Su questi temi — ha dichiarato al «Kurier» il presidente della Regione Tirolo, Eduard Wallnoefer — «da mesi non si va assolutamente avanti, anzi la situazione sta prendendo risvolti negativi per i sudtirolesi». Sinowatz, comunque, ha definito «fondato» l'auspicio che.le trattative «verranno condotte avanti con vigore da parte del governo italiano». Craxi gli ha risposto che i negoziati riprenderanno sui problemi ancora aperti: il governo italiano non ha cambiato politica e sarà il negoziato a trovare i punti di compromesso anche traposlzioni distanti. «Cercheremo — ha proseguito — di trovare una soluzione conciliando questioni di principio con questioni di natura pratica». Il presidente del Consiglio ha ricordato comunque che le tensioni registrate in Alto Adige si collocano in «un ambito molto civile e pacifico». Al di là delle difficoltà, tanto Craxi che Sinowatz si sono posti un obiettivo di principio: «La minoranza di lingua tedesca altoatesina è investita del ruolo storico di ponte dell'amicizia tra i due Paesi; non un fattore di divisione 7ita un fattore per incrementare e cementare per l'avvenire l'amicizia tra l'Austria e l' Italia». Lo scambio di opinioni sulle grandi questioni internazionali — trattate nei colloqui con il ministro degli Esteri Giulio Andreotti — hanno fatto emergere da entrambe le parti una comune «volontà di garantire un concorso attivo dei due Paesi, nell'ambito delle loro relazioni internazionali, per aiutare lo sviluppo di processi pacifici e negoziali che riguardano le questioni della pace e della sicurezza in Europa». La seconda giornata della visita ufficiale del cancelliere austriaco a Roma, che è accompagnato dalla consorte signora Hermine. è stata mollo intensa. Al mattino, dopo un colloquio con Andreotti e l'omaggio al sacrario del Milite Ignoto, Sinowatz ha fatto visita al presidente del Senato Pantani, a quello della Camera Nilde Jotti ed al sindaco di Roma Sognorello. Poi, al Quirinale, un cordiale colloquio con il presidente Cossiga che lo ha avuto ospite a colazione. Stamane il cancelliere austriaco sarà ricevuto in udienza privata dal Pontefice. Roma. Il sindaco Signorello dona al cancelliere austriaco Fred Sinowatz una statua in bronzo raffigurante la lupa capitolina