La Antonelli nella gabbia dell'amore di Stefano Reggiani

La Antonelli nella gabbia dell'amore PRIME FILM: Mtimo Patroni Griffi con Tony Musante e Florinda Bolkan La Antonelli nella gabbia dell'amore Un'opera nostalgica della nouvelle vaglie, in bilico tra clima elisabettiano e corpo erotico del cinema LA GABBIA di Giuseppe l'aironi Griffi, con Laura Antonelli, Florinda Bolkan, Tony Musante. Produzione italo-spagnola a colori. Nero erotico. Cinema Eliseo Rosso e Gioiello di Torino. Cinema Mediolanum di Milano. In amore vince ch^ morde, ma chi 'è amato risolila la morte. Non c'è distacco tra questo nuovo Patroni Griffi e i film che l'hanno con lunghi Intervalli preceduto. L'amore è sempre una prigione violenta dove la complicità degli amanti non basta a se stossa, ma è guidata da una crudeltà esteriore che sfugge a ogni patto. Diversi ostacoli e vlcissitu-, dini hanno tenuto 11 commediografo Patroni Griffi lontano Jal cinema In questi mini (lui dice anche l'ostilità della critica); ma è curioso ed è lodevole che egli sia rimasto coerente con 1 suoi temi e col suo sguardo geometrico (un'ombra persistente di nouvelle vague, il meccanismo del confronto teatrale). Naturalmente sono cambiati intanto gli usi cinematografici e La gabbia nella fedeltà s'adegua, qualche esibizione dell'erotismo corrente perché 11 pubblico se l'aspetta, qualche tratto di nero più spesso perché Argento ha forse alterato i pa¬ lati. L'innocenza come maschera della violenza più profonda, ecco un tema che 11 cinema ha frequentato volentieri negli anni recenti. Tony Musante, che a Parigi ha appena intrecciato una relazione con Florinda Bolkan, ritrova la donna amata molti anni prima, Laura Antonelli che conserva da allora lo sguardo torbido e che, abita, guarda caso, sul pianerottolo della nuova amante. In assenza della Bolkan perché negarsi un revival? Tanto più che la Antonelli appare disposta a perdonare d'essere stata un tempo abbandonata ed ora esibisce una figlia molto graziosa. Ma dal confronto tra il viso contrito della Antonelli e 1 flash back che la mostrano cedevole ragazzina lo spettatore capisce subito che cosa è avvenuto: Musante ha abbandonato una masochista, ritrova una sadica, cioè una vendicativa. Dopo somministrazione di champagne al sonnifero, l'incauto ex amante è nel letto di lei, nudo e 1 polsi .fermamente legati alla testiera. Azzarda speranzoso: «Vuoi c/te rlpetlamo i giochi di allora?'. Lei (che ha avuto durante l'assenza di Musante anche un forte esaurimento nervoso) annuisce, ma aggiunge: a modo mio, non potrai più fuggire. L'ampia casa parigi¬ na della Antonelli diventa' una prigione e il letto d'amore un letto di contenzione. Credete che Musante sarà sollevato dal fatto che la donna lo bacia e lo strapazza a suo piacere? E che sarà distratto dalle esibizioni in reggicalze, dell'ex schiava e dalle impudicizie della figlia che occhieggia? Non vi diclamo come andrà a finire (neanche 11 regista lo sa), ma tenete conto che: 1) la figlia è più crudele e possessiva della madre; 2) ci sono nella casa prigione un rasoio e una pistola. Non è lo spunto che interessava (la stessa idea era nella Gobbio di Granler Defferre trasmessa anche In tv), ina il rientro di un regista abbastanza eccentrico (Il mare. Addio fratello crudele) col suo corteggio di attori preferiti. Laura Antonelli porta con cortese dignità 11 peso degli anni che non ha ancora e usa la biancheria con la perizia di sempre. Più affondati nella parte, magari più strafottenti, Musante e la Bolkan, incombe la grazia acerba delle attrici più giovani. E Patroni Griffi, nelle pieghe del suo scrupoloso compromesso tra anima elisabettiana del teatro e corpo erotico del cinema, par che sospiri ai suoi preferiti: d'amore anche ci si consu- n,R Stefano Reggiani

Luoghi citati: Milano, Parigi, Torino