Mitterrand nell'atollo del Grande segreto rinnova la sfida della «force de frappe» di Enrico Singer
Mitterrand nell'atollo del Grande segreto rinnova la sfida della «force de frappe» Mitterrand nell'atollo del Grande segreto rinnova la sfida della «force de frappe» Viaggio-blitz del Presidente: in Guyana per il lancio di Ariane e al poligono atomico di Mururoa PARIGI — Ieri sera la sfida tecnologica, sulla rampa di lancio del missile Ariane. Oggi quella politica nell'atollo di Mururoa, il poligono atomico francese nel Pacifico. Mitterrand, con un doppio viaggio-blitz, tenta di rilanciare l'immagine di potenza della Francia e, soprattutto, la sua. Quella di un presidente che fra sei mesi si troverà probabilmente con una maggioranza parlamentare ostile e che ha bisogno di raccogliere adesso il massimo del consensi. La tournée in Ouyana e in Polinesia (un Dipartimento e un Territorio d'Oltremare, vestigia dell'antico impero coloniale) è cominciata con un contrattempo. Il Concorde presidenziale ha tentato due volte di decollare dall'aeroporto parigino «Charles de Gallile», ieri alle 13,30. «Noie ai freni»: e la partenza è stata ritardata. Mitterrand, accompagnato da quattro ministri (Difesa, Esteri, Interni e Ricerca scientifica), ha atteso due ore nella sala d'onore, poi un secondo Concorde ha risolto l'incidente. Il presidente dice di non essere superstizioso. Nessun presidente aveva, prima d'ora, assistito sul posto ad un lancio spaziale e soltanto 11 generale de Gaulle, nel settembre del '66, andò a Mururoa, l'atollo degli esperimenti H, oggi al centro della contestazione dei pacifisti di Greenpeace. Nel disegno di Mitterrand, i motivi di politica interna e .internazionale si intrecciano. A Parigi anche l'opposizione di destra ha approvato l'iniziativa: è in gioco la «grandeur» della Francia e .questo è un tema che unisce. All'esterno il presidente lancia altri due messaggi precisi. La tappa a Kourou (dove il razzo Ariane con due satelliti per telecomunicazioni parte nelle notte) dimostra l'attenzione al futuro tecnologico. Dopo il piano Eureka per la cooperazlone scientifica europea, proposto quasi in contrapposizione alle «guerre stellari» americane, è una riaffermazlone dell'indipendenza francese. E, tra una settimana, Parigi farà un altro passo nella stessa direzione con l'avvio della fase operativa del plano «Hermes», la navetta spaziale concorrente dello Shuttle Usa. Ma la tappa più significativa è quella di stasera a Mururoa. Nell'atollo abitato da tremila tecnici nucleari francesi, Mitterrand confermerà che la «force de frappe» voluta da de Gaulle non si tocca. Anzi, la difesa autonoma basata sui missili a testata atomica, sarà potenziata e rinnovata. Per questo gli esperimenti continueranno e la flottiglia dei contestatori di Greenpeace, già in rotta verso Mururoa, sarà fermata al limite delle acque territoriali. Dall'atollo del «Grande segreto» (questo è il significato di Mururoa nella lingua polinesiana), Mitterrand lancerà una sfida aperta ai pacifisti. L'emozione sollevata dall'affondamento del battello di Greenpeace, Rainbow-Warrlor, che ha coinvolto i servizi segreti francesi nello scandalo più grave e grottesco della loro storia, non può superare la ragione delle scelte strategiche francesi. Questa, almeno, è la tesi del presidente. Non si sa se Mitterrand a Mururoa assisterà anche ad un esperimento nucleare, come fece diciannove anni fa de Gaulle. Il programma di test dovrebbe cominciare in ottobre e, nonostante la segretezza dei preparativi, un anticipo è improbabile. Il presidente, invece, terrà a battesimo una specie di «force de frappe diplomatica»: un comitato composto dai vertici politici e militari francesi nell'aerea del Pacifico, e allargato àgli ambasciatori di Parigi nel Paesi della zona, ohe dovrebbe spiegare e difendere le posizioni della Francia dì fronte alle proteste. Enrico Singer
Persone citate: Mitterrand
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