Nessuna traccici dei rapitori i Guadalupe Duarte, sospetti sogli squadroni della morte

Nessuna traccici dei rapitori i Guadalupe Duarte, sospetti sogli squadroni della morte Nessuna traccici dei rapitori i Guadalupe Duarte, sospetti sogli squadroni della morte SAN SALVADOR — Con il trascorrere delle ore aumenta l'angoscia dei salvadoregni, e soprattutto del presidente José Napoleòn Duarte, per la sorte di sua figlia, Ines Guadalupe, sequestrata martedì da un gruppo armato terrorista, la cui militanza non è stata ancora accertata. Nessuna pista, nessun segnale del rapitori. Costernato ma calmo, il presidente si è limitato a dire che 'il cammino della pace e della comprensione sarà sempre la via migliore rispetto a quella della violenza e della morte. Esso è stato e sarà sempre alla base della mia politica». Visibilmente commosso, ha ammesso di provare un grande dolore, «il dolore che significa per un padre trovarsi in questa difficile e assurda situazione», ma ha anche assicurato che questo drammatico episodio non distoglierà la sua attenzione dagli obblighi di capo dello Stato. Il ministro della Cultura e delle Comunicazioni, Julio Adolfo Rey Prendes, ha detto che oltre alla figlia di Duarte, i sequestratori hanno prelevato anche la sua segretaria, Ana Cecilia Villegas, 23 anni, nel momento in cui le due donne uscivano dall'università di San Salvador. Il ministro ha confermato inoltre la morte del secondo uomo di scorta della signora Ines Guadalupe Duarte che era stato ferito dagli aggressori. Nessuna organizzazione politica ha ancora rivendicato il sequestro, eseguito in pieno giorno, con una sorprendente precisione «militare», tenuto conto che l'azione si è svolta m tre minuti. L' anonimato dei responsabili rafforza il sospetto che il sequestro possa essere opera di gruppi armati dell'estrema destra, i quali abitualmente non negoziano, la liberazione del loro ostaggi (li uccidono, dopo lunghe sessioni di tortura). In un primo momento si pensò che il sequestro potesse essere addebitato al Fronte Farabundo Marti, impe¬ gnato da quattro anni in una cruenta guerra di guerriglia contro il governo, ma dalle trasmissioni dell'emittente clandestina Radio Venceremos, non è emerso alcun accenno al sequestro, mentre il Fmln, contrariamente ai gruppi terroristici di estrema destra, rivendica le azioni di cui è responsabile. Sospetti cominciano a pesare sui gruppi di estrema destra, gli «squadroni della morte» che in questi ultimi sei anni hanno commesso centinaia di crimini «anonimi», fra 1 quali l'assassinio dell'arcivescovo di San Salvador, Oscar Arnulfo Romero nel 1980. Circa i possibili ispiratori del rapimento, è noto che il «leader» politico delle destre salvadoregne, maggio re Roberto d'Abuisson chiama sprezzantemente i democristiani di Duarte «cocomeri» perché «verdi di fuori e rossi di dentro». Il presidente Reagan ha of ferto al Salvador la collabo razione della polizia federale statunitense.

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