Andreotti alla Camera sulle sanzioni dei Dieci

Andreotti atta Camera sulle sanzioni dei Dieci Andreotti atta Camera sulle sanzioni dei Dieci ROMA — La condanna dell'apartheid In Sud Africa e la volontà di contribuire alla sua abolizione sono state al centro della relazione del ministro Andreotti alla Commissione Esteri della Camera. Andreotti ha affermato che l'azione italiana in sede comunitaria si è concretizzata con la partecipazione al recente viaggio della «troika» europea a Pretoria: 'Bisogna dare impulso — ha detto — alle spinte internazionali per dare al governo di quel Paese'il segnale della dimensione universale che il problema dell'apartheid ha ormai raggiunto».'' Il ministro degli Esteri ha poi fornito una valutazione sui risultati del viaggio, e ha riaffermato la necessità di. occuparsi di problemi quali la liberazione di Mandela e degli altri prigionieri politici, l'abolizione dello stato d'emergenza e la legislazione discriminatoria in materia di movimento e di residenza: sarebbero questi, secondo' Andreotti, i 'primi passi verso l'abolizione dell'apartheid». E ha osservato che la Cee associa oltre 40 Paesi africani attraverso la convenzione di Lomé, e non può quindi considerarsi 'estranea alle vicende del Continente nero». Viste le preoccupazioni espresse dai rappresentanti del sindacato misto del Sud Africa, ha continuato Andreotti, «acquista rilievo l'opzione della Cee di sanzioni selettive»: in questa direzione va, secondo il ministro, la scelta Usa di sanzioni limitate. Le sanzioni decise dalla Comunità, ha continuato, per quanto riguarda sia l'embargo sulle esportazioni e importazioni di armi, sia il rifiuto di collaborazione in campo militare, e di partecipare a manifestazioni sportive, costituiscono un primo segnale concreto di un nuovo atteggiamento. Nel dibattito che è seguito, il comunista Rubbi ha definito le iniziative europee 'miniprovvedimenti», esprimendo un giudizio 'severamente critico» sul comportamento del governo. E Pajetta ha affermato che 'probabilmente sarebbe stato più efficace non andare in Sud Africa, piuttosto che andare e rispettare gli appuntamenti prefissati». Il radicale Pannella ha dato un giudizio di 'approvazione critica», chiedendo l'immediata applicazione di dure sanzioni economiche e finanziarie contro Pretoria. Valdo Spini (psl) ha parlato di 'reazione tardiva e insufficiente», Nella breve replica, Andreotti ha escluso l'eventualità di un richiamo dell'ambasciatore italiano a Pretoria: 'La sua presenza — ha detto — è importante per mantenere i contatti un po'con tutti». E ha aggiunto: 'Personalmente, sono stato sempre un po'scettico nei confronti dell'efficacia delle sanzioni: tuttavia, quelle adottate dalla Cee non sono irrilevanti. Se poi sarà necessario die in sede comunitaria si adottino altre misure, non sarà certo l'Italia a ostacolarle».

Persone citate: Andreotti, Pajetta, Rubbi, Valdo Spini

Luoghi citati: Italia, Mandela, Pretoria, Roma, Sud Africa