Contro il pg Sesti il Csm avvia la procedura di trasferimento di Roberto Martinelli

Contro il pg Sesti il Csm avvia la procedura di trasferimento La decisione quasi all'unanimità (24 sì e solo 3 astenuti) Contro il pg Sesti il Csm avvia la procedura di trasferimento ROMA — Franz Sesti, il procuratore generale di Roma, rischia di dover lasciare, contro la sua volontà, l'alto incarico che ricopre da quattro anni. Il Consiglio superiore della Magistratura, accogliendo la proposta formulata dalla commissione di indagine, ha deciso quasi all'unanimità (24 si e 3 astenuti) di aprire il procedimento per il trasferimento di ufficio. Si è conclusa cosi la prima parte di una vicenda (seguirà ora l'inchiesta formale) che ha avuto come protagonista uno dei massimi rappresentanti della pubblica accusa, il titolare dell'ufficio del pubblico ministero più delicato del Paese. E' la seconda volta che accade: il precedente fu quello di Carmelo Spagnuolo, suo predecessore negli Anni 70, uno del pochi magistrati radiati dall'Ordine giudiziario. Oltre alla eventualità di un trasferimento ad altro ufficio, Sesti sarà sottoposto a procedimento disciplinare su richiesta. del ministro della Giustizia per il suo intervento nella istruttoria sulla «Sme». Questa seconda indagine procederà parallelamente e in maniera assolutamente autonoma. Il magistrato può evitare la prima «sanzione» chiedendo egli stesso di essere trasferito; in questo caso, la procedura si bloccherebbe. Per sottrarsi alla inchiesta disciplinare, Sesti dovrebbe dare le dimissioni dalla magistratura. La decisione del Consiglio è venuta ieri sera al termine di un dibattito durato tre giorni, tra commissione ed aula e che ha visto impegnati quasi tutti i componenti laici e togati dell'organo di autogoverno. La seduta è stata pubblica e ciò ha consentito di conoscere gli esatti contorni di una vicenda amara per tutta la giustizia italiana e che pone complessi problemi giuridici e morali. L'apertura del procedimento è stata disposta sulla base di una norma antica, decisamente superata dalla legislazione moderna, e inspiegabilmente sopravvissuta alla Costituzione. Essa prevede l'unica eccezione alla regola della inamovibilità del magistrato, cardine della indipendenza del giudice e della sua autonomia. Essa consente il trasferimento anche di un magistrato senza colpa, che abbia perso prestigio per responsabilità di altri. Il dibattito pubblico di ieri sera ha dimostrato che nel caso Sesti, se trasferimento ci sarà, se mutamento delle funzioni dovrà intervenire, non sarà però per un fatto incolpevole. La commissione ha infatti enumerato gli addebiti che dovranno essere approfonditi per accertare se l'alto magistrato potrà conti-, nuare ad esercitare il suo mandato con il necessario prestigio e con la fiducia che, i cittadini devono poter ripor-1 re nell'Ordine giudiziario. E' un elenco minuzioso e preciso che da solo, al di là di quello che sarà il verdetto finale, appare idoneo a fare scattare la norma di legge del trasferimento incolpevole. Questi i rilievi mossi a Franz Sesti dalla commissione di indagine: 1) aver - lamentato l'uso nei suoi confronti della lupara bianca e il tentativo di un omicidio morale mediante linciaggio, per mezzo di una campagna finanziata e alimentata, per alcuni organi di stampa, da ignote persone- ; 2) aver -prospettato la possibile commissione di un abuso di potere da parte del ministro della Giustizia-; 3) aver -dichiarato di rifiutare ogni condizionamento da parte di chi potrebbe vagheggiare manovre politiche per il timore di interventi nelle sue eventuali malefatte-; 4) aver «dichiarato come nessuna voce si sarebbe levata a suo sostegno chiudendo tale osservazione affer- Roberto Martinelli (Continua a pagina 2 in sesta colonna)

Persone citate: Carmelo Spagnuolo, Franz Sesti

Luoghi citati: Roma