Bianchi predica umiltà al Napoli «A Pisa non ci faranno ragionare»

Bianchi predica umiltà al Napoli «A Pisa non ci faranno ragionare» Bianchi predica umiltà al Napoli «A Pisa non ci faranno ragionare» NAPOLI — Maradona non si ferma, sostiene che il dolore al ginocchio va scomparendo e che il problema maggiore è la precaria condizione fisica: non ha potuto svolgere una regolare preparazione precampionato: «Allodi e Bianchi mi hanno chiesto di giocare, il tecnico ha ammesso che gli sto bene anche così. Quindi, perché creare tanto clamore? Per una partita che ho giocato al di sotto delle mie possibilità s'è creato un finimondo. Tutti a parlare del mio ginocchio». Bianchi appare soddisfatto. Al di là della prima vittoria in campionato, della disponibilità di Maradona, è contento perché per la prima volta domenica potrà contare sull'intera rosa di giocatori. Sono infatti guariti Bruscolotti, Ferrarlo, Carannante e Fllardl. Ora Bianchi dovrà solo valutare la loro condizione atletica e l'eventuale rendimento in campo. Contro 11 Pisa la partita si annuncia difficile per molteplici aspetti. «La squadra toscana — dice Bianchi — non ti permette di ragionare. Ti attacca in ogni settore del campo. Giocando in casa, volendo riscattare la sconfitta contro l'Inter, cercherà di metterci paura, di aggredirci. Insomma, vorrà vincere. Noi non dovremo farci trovare impreparati. Sappiamo' fin da ora cosa ci aspetta-. Oli azzurri sanno che in questo momento Maradona non è al cento per cento. Tutti vogliono prodigarsi per alleviare il danno. Bianchi par¬ la a nome dei suoi ragazzi: «Tutti siamo grati a Diego, un altro al suo posto preferirebbe curarsi, sicuramente non scenderebbe in campo. Lui no. Lui ha accettato di giocare, sta facendo grossi sacrifici. E' un campione anche fuori del campo. Ho ascoltato certe critiche che mi hanno lasciato incredulo: ma che cosa si vuole da un giocatore, seppure campione, quando non sta bene?». Quale Napoli a Pisa? Oltre ai probabili rientri di Bruscolotti e Ferrarlo, potrebbe registrarsi l'inserimento in prima linea di Caffarelli. L'allenatore mantiene il più stretto riserbo. Può essere sintomatica però una sua dichiarazione: «Maradona, Giordano e Bertoni possono giocare tutti assieme solo quando tutta la squadra gira a dovere, quando son tutti in piena forma. Basta die uno o due giocatori commettano una serie di errori, e hai perso una partita. Quindi è una valutazione che va fatta con grande attenzione». Vittorio Baio

Persone citate: Bertoni, Bruscolotti, Caffarelli, Maradona, Vittorio Baio

Luoghi citati: Napoli, Pisa