Fontana: i grandi specialisti a Venezia nel nome di Gabrieli

Fontana: i grandi specialisti a Venezia nel nome di Gabrieli Parla il direttore del Festival della musica che si apre stasera Fontana: i grandi specialisti a Venezia nel nome di Gabrieli VENEZIA — Il quarantaduesimo Festival interna-, zlonale di musica contemporanea si apre questa sera alla Oiudecca, nella Chiesa del Redentore, col primo dei dodici concerti dedicati a Andrea Gabrieli, che avranno luogo in quattro chiese, due basiliche e altri luoghi d'arte. Al grande veneziano del Cinquecento, nel quarto centenario della morte, si dedicherà anche un convegno con musicologi italiani e stranieri, prima di assistere, dal 21 settembre al 1° otto-' bre, a 'Europa 50/80: generazioni a confronto*, con Boulez, Berlo, Nono, Stockhausen, Petrassi, Penderceli, Messiaen, Cage, l'unico no;i europeo presente, e altri maestri dell'avanguardia sfidati da cinquantaquattro autori più giovani o nuovi. Il direttore della manifestazione, Carlo Fontana, sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, appare soddisfatto. E a chi chiede • perché Gabrieli?-, risponde: -Anche la ricostruzione, la ri-creazione della musica antica è un momento di coscienza artistica contemporanca-. Si annuncia un bel festival? -Sono quaranta concerti; quarantatre prime assolute; ventiquattro prime esecuzioni in Italia; un convegno internazionale; una tavola rotonda; undici gruppi da camera; otto orchestre sinfoniche: quelle della Rai di Torino, Roma e Milano, del. Teatro la Fenice, dell'Ensemble Intercontemporalne di Parigi, della Bbc di Londra, di Radio Vienna, di Radio Amburgo, di Baden Baden; i cori della Westdeutscher Rundfunk di Colonia e della Rias di Berlino. Berio e Boulez tornano a dirigere sul podio della Biennale. Accordo esegue l'ultimo Sciarono. Per Gabrieli sono mobilitati i migliori specialisti. Insomma, un festival che è un festival-. Nessuna conseguenza dei tagli subiti l'anno scorso? -Inutile ricordare gli avvenimenti finanziari per i quali, sema colpe della Biennale e del suo settore Musica, nell'84 ci dovemmo fermare alle soglie della fase operativa, annullando il programma e salvando, in coproduzione con il Teatro alla Scala, la prima rappresentazione assoluta del Prometeo Tragedia dell'ascolto di Luipi Nono, che si darà nei prossimi giorni anche a Milano. Fu un vero e proprio evento capitale per la musica d'oggi, che da solo valeva tre festival. Ma l'Ente fu costretto a tagliare uno dei progetti più interessanti del mio quadriennio: quello sulla musica dei Paesi dell'Est europeo, che di "Europa 50-80: generazioni a confronto" sarebbe stato l'ideale complemento. Oltre a quelli dell'Est, sono assenti anche gli autori exlraeuropel. Sola eccezione l'americano Cage, per l'influenza da lui esercitata sul far musica in Europa. Quelli dell'edizione che s'inaugura oggi sono i risultati di tre anni di lavoro-. C'è già un tema per il prossimo anno? •■Arte e scienza è il tema complessivo della Biennale 198S. Abbiamo un programma adeguato: una grande mostra sulla musica elettronica. Non un'esposizione, ma una mostra viva, dove vorremmo che il visitatore potesse ripercorrere le esperienze finora avvenute». a. s.