Maldicenze sul tasso

Maldicenze sul tasso ( PARLIAMO DEI NOSTRI ALBERI ) Maldicenze sul tasso All'inizio dì corso San Maurizio, all'angolo con via Denina, un piccolo rettangolo di verde ospita alcuni esemplari dì Taxus baccata. Tra gli alberi, una fontana ormai asciutta sembra accompagnare le caratteristiche di questo albero, fin dall'antichità conosciuto come albero della morte: Ovidio descrive ombreggiata da Tassi la strada che porta agli inferi, gli antichi romani si incoronavano di Tasso nei giorni di lutto. Li si possono ammirare, nei giardini, soprattutto per le loro caratteristiche ornamentali, ma questo genere di conifere, appartenente alla famiglia delle «Taxacee». ha evocato spesso immagini tetre. I motivi non mancano: la corteccia e le foglie del Taxus baccata (Taxos è termine greco, rimasto pressoché inalterato — Taxus — nel latino di Virgilio, Plinio ed altri), sono velenose, perché contengono un alcaloide tossico (tossina), veleno narcotico e paralizzante, ad azione cardiaca, che non viene dissipato né dall'essiccazione né dall'ebollizione. Plutarco mette in guardia quelli che vorrebbero rlpo sare sotto la sua ombra, Plinio ci fornisce l'antidoto (basta piantare un chiodo di rame nel tronco per disperdere il veleno) e narra di avvelenamenti dovuti a vini conservati in botti di questo legno. Il Tasso è perciò una pianta straordinariamente resistente ai parassiti, e sopporta altrettanto bene le più drastiche potature, tanto che nei parchi può assumere le sagome più svariate: ama i terreni calcarei e, ben drenati: l'accumulo di acqua nel terreno può provocarne addirittura la morte. Cresce cornutique con estrema lentezza, ma può raggiungere età favolose: il Tasso di Fortìn gal in Scozia (Perth) passerebbe i tremila anni. Il suo legno è compatto, tenace ed elastico: nell'antichità se ne ottenevano ottimi archi. c. g. U l di T bt i S Mii i l ii fli ilì Un esemplare di «Tavus baccatai) in corso San Maurizio e in alto una tipica foglia con arilìo

Luoghi citati: Perth, Scozia