Estorsione da un miliardo Il prestasoldi è arrestato

Estorsione da un miliardo «arostasoldi ò arrostato Dopo la denuncia della vittima, un costruttore edile di Bra Estorsione da un miliardo «arostasoldi ò arrostato E' titolare dell'agenzia Leasing di via S. Quintino: accusato anche di usura - Con lui in carcere i due addetti al recupero crediti, uno già imputato di corruzione nei confronti del giudice Tribisonna Un costruttore edile di Bra, Guglielmo Sagliettl, 45 anni, da tempo vittima di pesanti minacce, ha mandato la polizia all'appuntamento che aveva fissato con i ricattatori. Il capo della Mobile, Sassi, il dott. Faraoni e l'ispettore Dalterio della squadra antiracket, hanno arrestato per estorsione e usura il finanziere che prestava soldi con interessi da strozzino, Renzo Bura, 52 anni, titolare dell'agenzia Leasing di via San Quintino 9, e i suoi due ad-, detti al recupero crediti: Pasquale Casella, 40 anni, già condannato a 4 anni e mezzo di reclusione per bancarotta fraudolenta, arrestato e poi scarcerato per mancanza di indizi nel blitz contro il clan mafioso, e Michele Mirasole, 43 annt, di Foggia, che gli faceva da autista. La vicenda giudiziaria ha un risvolto interessante: Pasquale Casella è imputato di corruzione al magistrato torinese Antonio Tribisonna (il dibattimento è fissato per 117 ottobre a Milano) uno dei due giudici a latere del processo Zampini. Secondo le rivelazioni di alcuni pentiti della mafia, il killer Salvatore Parisi e Giuseppe Muzio, Casella avrebbe regalato un giaccone di pelle al magistrato che si era interessato di una sua vicenda giudiziaria. Interrogato dai magistrati milanesi che hanno condotto l'inchiesta su Tribisonna, Casella avrebbe dichiarato che il giudice frequentava il suo ristorante, il Corner Grill, e avrebbe ammesso di avergli chiesto un consiglio per la sua vicenda giudiziaria ma ha negato di aver cercato di corromperlo. L'operazione antiracket della Mobile che ha portato in carcere Casella, Mirasole e il finanziere Bura, risale a venerdì scorso. I tre, difesi dagli avvocati Asti, Minni e Accat ino, sono già stati interrogati dal sostituto procuratore Marabotto, che conduce l'inchiesta. Secondo quanto è stato finora possibile accertare, le minacce e i ricatti a Sagliettl andavano avanti da parecchio. Un anno fa l'avv. Cucco di Bra, che assiste il costruttore, aveva presentato una denuncia per usura al pretore di Bra contro Renzo Bura. Il finanziere era stato costretto a restituire una parte degli interessi usurari, circa . un miliardo, avuti dal Saglietti. Ma la scorsa primavera Bura era tornato alla carica ed aveva affidato a Casella un recupero crediti per un altro miliardo. Stando alla versione del costruttore il debito reale ammontava invece a 260 milioni. Qualche settimana fa Saglietti ha ricévuto telefonate minacciose, poi una nuova visita. Pasquale Casella, che era accompagnato da Mirasole, gli avrebbe esibito il vecchio mandato di cattura ricevuto per la sua complicità con il clan mafioso dei catanesl: *Ti conviene pagare, guarda che hai a che fare con gente che non scherza*. Saglietti ha finto di cedere e ha fissato un appuntamento con i ricattatori per venerdì scorso. Poi ha telefonato alla polizia che ha fatto scattare la trappola. it Continuano gli. atti di vandalismo nel l quartiere San Donato. L'altra notte è stata bruciata la targa affissa davanti all'ambulatorio, di via Miglietti con l'indicazione del medico dott. Renato Valente, ex consigliere comunale de e probabile presidente della locale Circoscrizione. Pasquale Casella', 40 anni''

Luoghi citati: Bra, Milano