I tessili premono su Reagan

I tessili premono su Reagan PROTEZIONISMO Nuova offensiva con l'appoggio del Senato I tessili premono su Reagan II Presidente vorrebbe far passare un piano di trattative con i Paesi importatori che porti air«autocontingentamento», come è avvenuto per l'acciaio - Se il braccio di ferro si risolvesse a favore del Congresso, l'ombra dei tagli tornerebbe ad allungarsi anche sulle calzature DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — L'adozione di barriere all'import di tessili negli Stati Uniti — barriere che danneggerebbero anche l'Italia — appare quasi certa. Ieri infatti si è pronunciato a loro favore il leader del senato Dole, uno dei più potenti alleati di Reagan al Congresso, e un vecchio amico del nostro Paese (abbattuto dai tedeschi col suo aereo nella se¬ conda guerra mondiale, Dole fu salvato dai contadini italiani). Il senatore Dansworth, il capo della corrente protezionista, ha inoltre minacciato di «agganciare» le barriere al progetto legge per l'aumento del debito pubblico a oltre due trilioni o duemila miliardi di dollari, in modo da impedire al presidente Reagan di opporvi il veto. Senza que- sto aumento, gli Stati Uniti sarebbero costretti a dichiarare bancarotta il 15 ottobre Quali forme esattamente assumeranno le limitazioni all'import dei tessili ancora non si sa. La Camera e il Senato insistono su un progetto legge per il momento informe: esso oscilla dal regresso di tutte le importazioni al livello dell'83 — la proposta è del conservatore Helms — a un taglio del 25 per cento contro 15 Paesi selezionati, fra cui l'Italia. Reagan, che ha anche 1' autorevole appoggio del governatore della Riserva Federale Volcker, vorrebbe invece negoziare un contingentamento. Il presidente è impegnato in un braccio di ferro in particolare col senatore Dansworth, che tenta di unificare il regime dei tessili e quello delle calzature. L'adozione di barriere contro l'import di queste ultime colpirebbe soprattutto l'Italia, cosa che Reagan, sensibile alle pressioni della nostra ambasciata, desidera prevenire. Il presidente ha ieri invitato alla Casa Bianca Dole, Dansworth, e gli altri leaders del Congresso nel tentativo di strappare loro o un man dato negoziale o l'assenso a un decreto, e di impedire quindi che le limitazioni con tro i tessili stranieri vengano imposte con una legge. Rea^ gan ha già anticipato ed edulcorato in questa maniera l'irrigidimento della Camera e del Senato nei confronti del Sud Africa. Martedì il presidente ha mandato in avanscoperta al Campidoglio il capo di gabinetto Regan, che è riuscito à convincere i suol interlocutori che «per IVO, per cento- la Casa Bianca è d'accordo con loro. Il 20 per cento su cui dissente, è ovvio, riguarda le misure più forti: «Non vogliamo' ha detto Regan «una guerra dei tessili-. Il «do ut des- tra il capo dello Stato e i parlamentari sarà lungo e complesso. L'uno ha come obiettivo la pacificazione dei partners asiatici ed europei e il varo di un «Reagan round» per la li¬ beralizzazione degli scambi. Gli altri temono la perdita dei posti di lavoro dell'industria manufatturiera e una rivolta popolare alle elezioni al Congresso dell'anno prossimo, e puntano sul protezionismo. Il risultato ottimale per l'amministrazione repubblicana sarebbe il «si» congressuale alla seguente strategia. 1) trattative sul tessili con l'Italia e gli altri Paesi per l'autocontlngetamento, come è accaduto ad esempio per gli acciai; 2) delega al presiden¬ te di compiere rappresaglie contro le nazioni che non aprono i loro mercati ai prodotti americani a condizioni di reciprocità; 3) istituzione di un fondo di 300 milioni di dollari di sussidi alle esportazioni di manufatti e di un fondo ancora superiore di sussidi alle esportazioni agricole. Reagan ha già dato il via al punto due minacciando misure contro l'Europa e il Giappone se entro dicembre «?ion modificheranno talune pratiche commerciali restrittive». Ennio Caretto ATTENTI A QUEI SETTE Thailandia % < 'Corea del Sud Hong Kong Taiwan ESPORTAZIONI (Variazioni percentuali) 1 Singapore •e . Malesia Indonesia^ Paesi 1964-73 1974-84 1984 Hong Kong +19,2 +16,9+28,1 Indonesia +16,5 +19,8 +10,8 Corea del Sud +43,5 +21,6 +13,3 Malesia +10,8 +16,6 +17,3 Singapore +12,4 +18,8 > 10.fiTaiwan +29,4 +19,2 +20,6 ThallBndla +13,0 +15,2 +16,3

Persone citate: Dole, Ennio Caretto, Helms, Reagan, Regan, Volcker