Un'altra auto-kamikaze nel Libano Sud: 18 morti?
Un'altra auto-kamikaze nel Libano Sud: 18 morti? Berri accusa Israel^iLtrattenere ancora J sciiti. Un'altra auto-kamikaze nel Libano Sud: 18 morti? BEIRUT — Nuovo attacco suicida in Libano: una giovane di 19 anni si è lanciata con una Toyota imbottita d'esplosivo contro una postazione dell'Esercito del Libano Sud (AIs) alleato di Israele. Secondo la radio di Gerusalemme, è morta soltanto la ragazza, e due miliziani sono rimasti feriti. Una radio libanese, «La voce della nazione», ha dato il nome della kamikaze, Maryan Khayer Eddine, militante del «Partito sociale nazionale siriano», e ha affermato che nell'attentato «sono morte diciotto persone», fra le quali due ufficiali «membri dell'Als o del servizi segreti israeliani». Vi sarebbero stati inoltre «numerosi feriti e ingenti danni materiali». A Beirut, l'ambasciatore portoghese Luis Gonzaga Ferreira £ scampato a un tentativo di sequestro. Il diplomatico, 57 anni, e la moglie Maria avevano appena superato la «linea verde», ed erano entrati nel settore Ovest, quando tre civili armati hanno sparato contro la loro Chevrolet. Sono intervenuti uomini della Sesta Brigata, quasi tutta composta da sciiti, e hanno messo in fuga i tre. Poco dopo, un funzionario dell'ambasciata di Lisbona ha parlato di •tentativo di rapimento» di Gonzaga Ferreira. Il leader del movimento sciita Amai e il ministro della Giustizia, Nabih Berri, ha affermato ieri che Israele non ha liberato tutti i detenuti libanesi, ma ne trattiene ancora tre. Martedì, Gerusalemme aveva annunciato di avere rimpatriato in Libano l'ultimo contingente di prigionieri rimasto ad Atlit, 119 persone. Berri ha affermato che gli Stati Uniti si erano impegnati a far liberare «tutti i prigionieri libanesi di Israele» quando, nel giugno scorso, egli stesso si adoperò per il rilascio dei 39 americani presi in ostaggio nel sequestro del jet della Twa. Il leader sciita non ha fatto riferimento al giornalista Jean Paul Kauffmann né al ricercatore Michel Seurat, i due francesi rapiti il 22 maggio scorso. Quando furono liberati gli ostaggi Usa, il 30 giugno, Berri aveva assicurato che quando l'ultimo prigioniero di Atlit fosse tornato, Kauffmann e Seurat sarebbero stati rilasciati. GERUSALEMME — Il ministro della Difesa israeliano Rabin ha ammonito Ieri la Sirla a non attaccare lo Stato ebraico. Damasco, ha detto, «ritiene di potere rag giungere un equilibrio stra tegico con Israele. Io mi auguro che si renda conto che finora questa è. soltanto un'illusione... che non si illu da che i lugli di bilancio al ministero della Difesa abbia no anche minimamente ri dotto la capacità del nostro esercito di fronteggiare la minaccia siriana».
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