Tokyo non vuole punire Pretoria di Renata Pisu

Tokyo non vuole punire Pretoria Il Giappone, secondo partner commerciale, non prevede sanzioni Tokyo non vuole punire Pretoria DAL NOSTRO CORRISPONDENTE TOKYO — Mentre gli Stati Uniti e la Cee hanno deciso sanzioni economiche nei confronti del Sud Africa, gli uomini politici e gli industriali giapponesi chiedono «più stretti legami economici, con Pretoria, sostenendo che il Giappone ha assoluto bisogno dei metalli rari che importa dal Sud Africa. Il Giappone è il secondo partner commerciale del Sud Africa e l'opinione pubblica giapponese è del tutto insensibile al tema della discriminazione razziale. C'è soltanto un piccolo gruppo di militanti anti-apartheid il cui segretario, Akira Kusuhara, riconosce che «il Sud Africa è lontano, ai giapponesi non importa niente di quello che succede laggiù. Il nostro è un Paese etnicamente omogeneo e i giappo¬ nesi non capiscono cosa sia la questione razziale.. L'anno scorso è stata costituita una Lega parlamentare per l'amicizia tra il Giappone e la Repubblica sudafricana che si propone di stabilire pieni rapporti diplomatici con Pretoria (per ora i due Paesi hanno solo rappresentanti a livello consolare) e di rafforzare gli scambi commerciali. Pur dichiarandosi contrari all'apartheid, l politici giapponesi della Lega per l'amicizia con il Sud Africa fanno notare che .il contributo tecnologico giapponese all'economia del Sud Africa serve a migliorare la condizione generale dei neri in quanto proviene da un altro popolo di colore., sì legge in una lettera della Lega parlamentare al comitato giapponese anti-apartheid. «Si po¬ trebbe anche credergli — commenta Akira Kusuhara — se non fosse- che ai giapponesi il governo di Pretoria ha conferito lo status di bianchi onorari. Tutti gli altri asiatici subiscono misure discriminatorie mai giapponesi no, anche se un nostro alto rappresentante governativo per essere servito in un ristorante di Johannesburg ha dovuto dimostrare, documenti alla mano, di essere giapponese, non cinese.. A Tokyo, tuttavia, sia i politici e gli industriali che auspicano più stretti legami con il Sud Africa, sia i membri dello sparuto comitato anti-apartheid, sono convinti che il governo giapponese aspetterà di vedere come si comporteranno gli altri Paesi occidentali prima di decidere se e quali sanzioni adottare nel confronti di Pretoria. Il ministro degli Esteri Shlntaro Abe si consulterà guanto prima con gli Stati Uniti e 1 rappresentanti della Cee sulla questione, delle sanzioni economiche. Un portavoce del ministero ha dichiarato Ieri che .il Giappone si conformerà alla linea del presidente Reagan e alla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu., ma molti industriali giapponesi hanno espresso la speranza che negli Stati Uniti si .raffreddi, quanto prima l'indignazione nel confronti del Sud Africa, Paese per il quale hanno espresso una certa simpatia in quanto oggi è sotto tiro per la sua politica interna, come il Giappone lo è per la sua politica commerciale. Renata Pisu

Persone citate: Akira Kusuhara, Shlntaro Abe