La Confapi a Torino non paga i decimali

La Confapi a Torino non paga i decimali Le aziende interessate sono 1200 La Confapi a Torino non paga i decimali TORINO — L'Api di Torino ha deciso di non pagare il punto dì contingenza maturato ad agosto con i decimali. Si tratta dell'associazione delle piccole e medie industrie aderente alla Confapi con la quale i sindacati hanno a Roma incontri per il costo del lavoro. Le aziende torinesi iscritte all'Api sono 1200 con 40 mila dipendenti. L'invito a non pagare il decimale di agosto è stato trasmesso alle aziende con un comunicato ufficiale riportato su «Apiflash» numero 23 (il settimanale dell'associazione). Il testo dice: •L'atteggiamento detta Confapi si è contraddistinto, fin dallinieio della vertenza, nella ricerca di soluzioni negoziali, evitando la linea dello scontro frontale. Oli sforzi della nostra confederazione, purtroppo, non sono però valsi a definire, finora, conclusioni positive per il contenimento del costo del lavoro. In tale situazione — prosegue il comunicato — pur continuando con spirito costruttivo la trattativa, in merito alla questione dei decimali, si conferma che l'importo di lire 6800 non dovrà essere corrisposto in aggiunta ai due punti di contingenza regolarmente scattati ad agosto 1985.. Nello stesso comunicato c'è una seconda notizia: le aziende Api di Torino pagano soltanto due dei quattro punti di contingenza finora maturati con i decimali; infatti il testo precisa che a titolo di •acconto contingenza riassorbibile, continueranno ad essere corrisposte 13.600 lire (cioè, due volte 6800 lire). In pratica l'Api di Torino ha pagato 1 due decimali maturati nel novembre del 1983 e nel novembre del 1884. Per quello del maggio 1985 non ha preso posizione ufficiale e quasi tutte le aziende non l'hanno pagato; infine per l'ultimo di agosto ha detto «non pagate'. I dirigenti dell'associazione parlano mal voltentierl del problema. Anche altre Api d'Italia non hanno pagato il decimale di agosto. s.-d. v.

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