Sindacati-imprenditori: si decide quanto sarà caldo questo autunno di Gian Carlo Fossi

Sindacati-imprenditori: si decide quanto sarà caldo questo autunno COSTO LAVORO Cgil-Cisl-Uil oggi da Craxi, vertice della Confindustria Sindacati-imprenditori: si decide quanto sarà caldo questo autunno ROMA — Si è giunti ad una svolta importante nei rapporti del sindacato con governo e Confindustria. Fra oggi e domani si saprà se c'è la possibilità o meno di evitare uno scontro duro sulla «finanziaria » fra Cgil, Cisl e Uil e il «gabinetto Craxi» e se si verificheranno o meno le condizioni per scongiurare una «guerra di religione» sul costo del lavoro Tutto dipende da quel che accadrà nelle prossime ore. Il presidente del Consiglio ha convocato alle 17 Lama e Del Turco, Marini e Benvenuto per discutere un sintetico documento sindacale contenente critiche e richieste di modifica alla ventilata impostazione della legge finanziaria che dovrà essere presentata al Parlamento entro il 30 settembre. Poco prima il direttivo della Confindustria, nella sua prima seduta dopo la pausa estiva, valuterà l'opportunità di confermare la posizione rigida finora tenuta, e quindi il rifiuto di pagare i decimali di scala mobile ritenuto dal sindacato preclusivo per ogni trattativa, o di lanciare qualche segnale distensivo che consenta di superare, in qualche modo, la sostanziale rottura dei rapporti con le confederazioni operaie. Le decisioni in ogni caso saranno prese domani dalla Giunta esecutiva degli industriali, riunita al gran completo sotto la presidenza di Lucchini. Avvertimenti, auspici, disponibilità sono stati espressi ieri da esponenti sindacali nei confronti del governo e della Confindustria, ma anche da autorevoli ambienti industriali è giunto qualche messaggio che potrebbe far pensare all'eventualità imminente di fatti nuovi. Lama, partecipando con Del Turco all'insediamento del nuovo segretario generale dei chimici Cgil (il socialista Cazzola), ha manifestato l'augurio che «nel governo non ci siano solo le posizioni di Goria, il cerbero, ma anche di chi ha una sensibilità sociale diversa: è certo, comunque, che le posizioni del ministro del Tesoro sono molto chiare, e in materia di spesa sociale, politica fiscale, lotta all'inflazione, spesa pubblica si contrappongono nettamente a quella non soltanto della Cgil, ma del movimento sindacale intero'. Se Del Turco ha ribadito la sua proposta di rimuovere il «paravento» dei decimali per misurarsi sui «veri problemi di merito', e cioè contrattazione articolata, riduzione di orario e scadenze dei contratti, Lama ha sottolineato la necessità di avere nella Confindustria: «.una ..controporte operante, e non fuori del gioco»; Ha'«gglunto: «abbiamo interesse che dalla Condindustria venga un segno di mutamento di posizioni, che crei le premesse per trattare: in modo che, se si deve rompere, si rompa sulla sostanza'. Per Del Turco è •del tutto ovvio, che questo segnale debba venire fra oggi e domani dal direttivo e dalla giunta dell'organizzazione imprenditoriale. D'altra parte, mentre la Cgil esclude l'ipotesi di estendere per legge un accordo stipulato con una qualunque delle controparti, come pure quella di creare più scale mobili diverse fra loro, non si può pensare che la Confindustria accetti di sottoscrivere un'intesa già siglata con altri, né che sia possibile stipularne una migliore «a posteriori», mentre una peggiore sarebbe «suicida» per 11 sindacato. Quindi, ha concluso Del Turco, bisogna negoziare subito anche con la Confindustria: 'Questa via non è un regalo, ma una esigenza del sindacato'. Un'.apertura» della Confindustria per riattivare subito il confronto con Cgil Cisl Uil è stata ipotizzata ieri da uno dei personaggi di spicco del fronte Industriale, il presidente della federazione degli industriali tessili, Lombardi. tPenso — ha detto — che dalla riunione del direttivo possa scaturire un segnale tecnico che corregga pure l'opinione che la Confindustria non abbia volontà di dialogo con il sindacato'. Gian Carlo Fossi Il segretario della Cgil, Luci imo Lama, con Del Turco

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