Caccia all'uomo della calibro 22

Caccia all'uomo della calibro 22 Firenze, gli inquirenti sono convinti che qualcuno conosce chi ha ucciso le otto coppie di giovani Caccia all'uomo della calibro 22 Sparati nove colpi: la donna, centrata alla testa, è morta nel giro di pochi secondi - Il ragazzo, ferito, ha tentato di fug- j gire ma l'assassino lo ha finito con una coltellata al collo - Poi ha nascosto i due cadaveri - Il criminologo De Fazio: «Raccolte microtracce di una persona molto alta» - «Sceglie le situazioni, non le vittime e agisce con freddezza» DAL NOSTRO INVIATO FIRENZE — Ammazzerà ancora, purtroppo, perché di lui nessuno sa niente e gl'inquirenti ammettono' che, fino ad ora, non esistono 'ragionevoli sperarne» per identificarlo. Uccide e scompare nel nulla, ha teso otto agguati e assassinato sedici persone in diciassette anni, cosi, ora, il maniaco ha la certezza di essere diventato piti celebre di John Reginald Halliday Christie che alla fine degli Anni Quaranta aveva trasformato In obitorio la sua casa londinese di Rillington Place 10, e più inafferrabile di «Jack lo squartatore», che seminò morte e paura nella Londra fine secolo. •Firma» 1 delitti, usa sempre una pistola Beretta calibro 22 serie 70 modello 71/72, in vendita dal 1960 e usa proiettili Winchester serie HRL: ne ha sparati 63, erano venduti in scatole da 50 e, quindi, si teme che ne abbia almeno ancora 37. Ma, soprattutto, questo folle uccide soltanto coppie e fa scempio delle vittime. Lo ha fatto anche questa volta dopo aver abbattuto a colpi di rivoltella e di coltello Nadine Olsèle Janlne Mauriot, 36 anni, sposata separata, due figli, di Mont Beliard, e JeanMichel Kravechvili, 25, anch'egll francese. Li ha sorpresi, sembra, nella notte fra domenica e lunedi nella tenda che avevano montato in una radura presso la frazione di Sant'Andrea in Percusslna, a una quindicina di chilo metri da Firenze. Ha detto il sostituto procuratore Francesco Fleury, che dirige l'indagine: «Si è avvicinato alla tenda, l'ha tagliata sul retro, ma si è accorto di avere il passaggio sbarrato dalla zanzariera*. Allora l'as< sasslno si è diretto verso l'ingresso, forse ha fatto rumore e 1 due si sono accorti di lui. Quando ha aperto lo «zip» si è trovato di fronte la donna e l'ha freddata con due colpi alla testa. Ha continuato a. far fuoco contro l'altra ombra. Il ragazzo ha tentato di scappare, ma lo hanno raggiunto cinque proiettili e, quando già era a terra, 11 maniaco lo ha colpito selvaggiamente con quel suo coltello affilato o trincetto da calzolaio: tre volte al torace, alla schiena e, Infine, lo ha sgozzato. *Ha vuotato l'arma, nove colpi, tre li ha sparati all'esterno, gli altri quando è entrato nella tenda; ha proseguito il dott. Fleury. Protetto dal buio, il «mostro» ha trascinato il corpo di Jean Kravechvili dietro a un fitto cespuglio. Poi ha ripetuto sulla donna il suo rito satanico: con un colpo deciso e profondo le ha tagliato il pube e il seno sinistro. Almeno venti ore più tardi, Luca Santucci, 20 anni, di San Casclano, uscito per funghi, si è imbattuto nel cadavere del ragazzo. E' corso a casa a dare l'allarme. Finalmente è cosi scattato 11 «plano antlmostro» preparato con cura nel mesi scorsi, quando la paura per un possibile nuovo crimine era salita. Le strade sono state bloccate, la zona battuta anche da cani, una cinquantina di persone controllate. Si è ricostruito tutto quello che è accaduto in questi 17 anni. La sera del 21 agosto 1968 venne compiuto il primo delitto con la «pistola maledetta». Su un'auto, a Lastra a Signa, presso Firenze, furono uccisi Barbara bocci e l'amico Antonio Lo Bianco. Il marito, Stefano Mele, è stato 14 anni in carcere per quel duplice omicidio. Alcuni inquirenti sono ancora sicuri che l'uomo quanto meno conosca il nome di chi possiede la «Beretta» calibro 22. Per un'ora e mezzo, ieri mattina, gl'inquirenti hanno frugato nel bosco alla ricerca di qualche traccia, di un indizio qualsiasi. Dice il criminologo Francesco De Fazio, di Modena: 'Abbiamo raccolto mlcrotracce per ricostruire i movimenti dell'assassino, ad esempio impronte di piedi marcate, di qualcuno che stava facendo uno sforno*. Non si vuole ammettere che si spera soprattutto in un colpo di fortuna, non si vuol sentir dire: *Le indagini brancolano nel buio: Poi il criminologo ha aggiunto: «/I maniaco segue la stampa e adegua la sua tecnica, lasciando, però, la sua "firma" che sono i proiettili con una particolare rigatura. Per la prima volta ha asportato il seno di Pia Rontini, la notte fra il 29 e il 30 luglio 1984. questo fatto seguiva di pochi giorni l'intervento, su un giornale cittadino, di un sessuologo che aveva fatto notare come il seno potesse rappresentare un simbolo materno. Lui ha uno stereotipo di maniaco e una percezione di se stesso modulata su come gli altri lo percepiscono, cioè cerca di apparire come gli altri lo vogliono*. Il maniaco, sottolineano gl'inquirenti, è uno qualunque, ma, aggiunge De Fazio, •uno che dimostra grande freddezza e razionalità. Da quando ha cominciato a uccidere ha aumentato la propria capacità di sparo. Stavolta ha tentato di nascondere un corpo e così guadagnare tempo perché nell'ultimo delitto,, forse, qualcosa gli era andato storto. Il fatto che non si comporti come altri assassini di questo genere, cioè, che non cerchi per esempio contatti con i giornali, ne fa un caso unico al mondo*. Vincenzo Tessandori 23-24 OTTOBRE 1981 STEFANO BALDI e SUSANNA CAMBI 1 21 AGOSTO 1968 ANTONIO LO BIANCO e BARBARA LOCO 30 LUGLIO 1984 CLAUDIO STEFANACCI e PIA RONTINI 6-7 GIUGNO 1981 GIOVANNI FOGGI e CARMELA DI NUCCIO 10 SETTEMBRE 1983 JENS. HUWE RUESH . e H0RTS MEYER m \ 19-20 GIUGNO 1982 PAOLO MAINARDI e ANTONELLA MIGLIORINI 9 SETTEMBRE 1985/, NADINE MAURIOT J. MICHEL KRAVEICHVILI Firenze. I La zona di via Scopeti, a San C'asciano Val di Pesa, dove il maniaco ha ucciso i due francesi |

Luoghi citati: Firenze, Lastra A Signa, Londra, Modena