Scarcerati in Cile quindici oppositori

Scctrcercrfi in Citò quindi€i oppositori Scctrcercrfi in Citò quindi€i oppositori Il de Zaldivar: pericolo di guerra civile SANTIAGO — Il governo militare cileno ha rimesso in libertà 15 dei 64 esponenti politici, sindacali e universitari arrestati sabato scorso. Tra i rilasciati Akim Soto e Jalme Estevez, Rodolfo Seguel e Manuel Bustos, accusati dal governo di essere i responsabili della violenza scatenatasi durante la giornata di protesta del 4 settembre. Rimangono in carcere 23 studenti (su un centinaio) della facoltà d'ingegneria dell'Università statale arrestati giovedì scorso dalla polizia per Impedire l'occupazione della facoltà. Si aspetta una decisione del ministero degli Interni sulla sorte degli altri detenuti. Intanto, all'Università del Cile gruppi di studenti e professori hati no sospeso le attività esigei do la libertà di tutti gli siti denti detenuti. L'ex ministro Andres Zaldivar, attuale presidente del l'Intemazionale de, ha denunciato la possibilità di una guerra civile in Cile, come conseguenza dell'intransigenza del generale Pinochet, In un'intervista pubblicata dalla rivista dissidente «Apsi», Zaldivar afferma che Pinochet «non si azzarda a tenere un plebiscito con tutte le garanzie, perché lo perderebbe-, ma «arriverà il mo mento in cui la pressione sociale sarà tanto forte che il generale non avrà altro rimedio che ascoltare il Paese».

Persone citate: Akim Soto, Andres Zaldivar, Estevez, Manuel Bustos, Pinochet, Rodolfo Seguel

Luoghi citati: Cile, Santiago