Assumere 10 manovali costa mezzo miliardo di Bruno Gianotti

Assumere 10 manovali tosta mezzo miliardo Al bando di concorso delle Fs di Torino hanno risposto in 58 mila (17 mila donne) Assumere 10 manovali tosta mezzo miliardo TORINO — Alle Ferrovie costerà mezzo miliardo assumere 10 manovali per il compartimento di Torino. Al bando di concorso hanno risposto 58 mila candidati (più di 17 mila sono donne). In gran numero diplomati, laureati, periti e maestre d'asilo, anche se si richiedeva soltanto la licenza elementare. ■ Il compartimento di Torino (22 mila ferrovièri, 5 mila domande di trasferimento l'anno, 1500 manovali già in organico, il più grande «Car» per ferrovieri) dovrà sostenere le spese maggiori. La pioggia di domande è cominciata a gennaio, preannunclata da migliaia di richieste di informazioni che hanno intasato i telefoni disponibili, compreso quello del direttore. A maggio, scaduti 1 termini di presentazione, s'è avviato il primo lavoro di cernita. L'ufficio personale, già impegnato con tre concorsi interni, ha dovuto chiedere rinforzi: 8 segretari per un semestre, costo per l'azienda 2 milioni e mezzo al mese a persona. Totale 120 milioni. Il lavoro di «tabulazione», affidato a un centro meccanografico esterno, ha inciso per un'altra dozzina di milioni. Scartate 5 mila domande irregolari e considerando la solita percentuale dei candidati che non si presentano, si ritiene che almeno 40 mila sosterranno la prova scritta (quattro operazioni aritmetiche). Per ospitarli saranno necessari 2 mila locali, l'equivalente di 50-60 istituti scolastici, decentrati In 5 città: Torino. Roma, Bologna, Firenze e poi Milano o Verona. L'uso delle scuole è gratuito, l'unica condizione richiesta dai presidi è che 1 locali ven¬ gano riconsegnati 'puliti, disinfettati e riordinati-, un'operazione che costerà un milione per edificio. In ogni aula dovranno essere presenti un paio di commissari': 4 mila persone, oltre a un migliaio di coordinatori. Cinquemila impiegati Fs retribuiti in straordinario festivo: circa 30 mila lire lorde, una cifra piuttosto bassa che porta però la voce di spesa a 150 milioni. I compiti dovranno quindi essere esaminati da una commissione centrale e da 5 sottocommissioni: 150200 persone impegnate per almeno tre mesi, «t/n lavoro alienante-, confida chi l'ha provato, tutto fuori orario d'ufficio, pagato sulle 150 mila lire, accettato «per gualche punto in più nella carriera-. Al momento di cominciare la prova pratica (probabilmente all'inizio dell'86), il costo del maxi-concorso avrà dunque toccato i 370 milioni. Le fasi successive non costeranno meno di cento milioni, ai quali bisognerà aggiungere un 10% per le spese accessorie, come la cancelleria. I promossi, e saranno tantissimi, dovranno sostenere un tesi di forza: tirare un attrezzo a molla collegato a un indice. Il punteggio segnato, assieme ai coefficienti dati dalla condizione famigliare, dall'essere orfano o figli di ferrovieri, contribuirà a formare la graduatoria finale: altri mesi di lavoro per l'ufficio personale. Il capitolo finale si aprirà soltanto a giugno dell'86: dalle tonnellate di carte protocollate e verificate usciranno i nomi dei 10 manovali vincitori e di una ventina di riserve. Convocati all'ufficio sanitarlo del compartimento di Torino, dovranno passare la visita medica, un check-up completo più un test psicotecnico. Quindi potranno entrare in servizio, con 900 mila lire nette al mese. Ma l'azienda Fs avrà speso 50 milioni per ogni vincitore, l'equivalente di circa 4 anni di stipendio. Bruno Gianotti