Goria rilancia la tassa sulla malattia «Per l'86 occorrono 10 mila miliardi» di Eugenio Palmieri

Goria rilancia la tassa sulla malattia «Per P86 occorrono 10 mila miliardi» Continua il contrasto tra il ministro del Tesoro e Craxi Goria rilancia la tassa sulla malattia «Per P86 occorrono 10 mila miliardi» ROMA — Rispunta la proposta di pagare limitatamente 1 giorni dì malattia. L'ipotesi, avanzata con scarso successo lo scorso anno, è stata rimessa sul tavolo delle discussioni dal ministro del Tesoro, che torna alla carica per nuove tasse in scarsa sintonia con Craxi. Il meccanismo è tutto da decidere e lo valuteranno 1 tecnici: questa volta, però, il calcolo verrebbe fatto su base annua. Esemplo: si potrebbe stabilire una soglia di una settimana o dieci giorni, una sorta di franchigia sulle assenze di malattia. Una novità, ma non la sola su una finanziarla sempre più incandescente. Il presidente del Consiglio è uscito allo scoperto con un'intervista al «Sole-24 Ore., giornale della Confindustrla. Craxi sostiene che il vero nodo è 11 disavanzo del settore pubblico visto 'Che tra noi e gli altri Paesi della Cee c'è uno scarto di 50.000 miliardi di lire ogni anno e, in totale, siamo ormai sul 500.000 miliardi. E' questa la dimensione dell'eccesso di debito che dovrà essere riassorbito nei prossimi anni per riportare i conti della finanza pubblica in equilibrio-, I motivi del disastro? La lunga ge- stione allegra della spesa. I rimedi? Un «tetto, all'aumento delle spese in relazione al tasso dì inflazione e una revisione dei meccanismi di spesa, la riforma previdenziale, il prezzo dei servizi pubblici adeguato ai costi. E la pressione tributarla? Il governo manterrà complessivamente l'attuale livello ripartendo l'onere tra imposte dirette e indirette, tra redditi da lavoro dipendente e altri redditi. Ma Goria fa sapere che questa logica ha un prezzo non solo contabile. E nei prossimi giorni nuove polemiche divamperanno con il ministro Visentini. Il ministro del Tesoro (che ieri ha diffuso un lungo documento, tracciando due «scenari» per l'azienda-Italia '86) sostiene, infatti, che se si vuole mantenere la pressione fiscale inalterata, e il riferimento deve essere con l'84 e non con 1*85 perché alcuni provvedimenti erano straordinari, nell'86 andranno reperiti 10.000 miliardi aggiuntivi. Mentre si aggravano le condizioni dell'Inps. Inoltre ci sono almeno 3500 miliardi di differenza tra quello che le Regioni chiedono e quello che il governo è disposto a mettere nel piatto per la finanza locale nell'86. L'impostazione per la legge finanziaria va prendendo colore lentamente. Il ministro dell'Industria Altissimo ha Inviato una lettera al braccio destro di Craxi, il sottosegretario Amato, che oggi coordinerà il vertice dei ministri economici, nella quale si propone «un programma accelerato di investimenti-. Altissimo, che condivide l'analisi del collega Goria sui conti dello Stato, indica la sua ricetta: nell'86 l'Italia avrà a disposizione 8000 miliardi di nuova ricchezza che dovrebbero essere destinati per la metà a nuovi investimenti e per l'altro 50 per cento alla riduzione del deficit pubblico. Insomma non una lira di più per sanità, pensioni ecc. I servizi sociali non vanno ridimensionati in termini percentuali ma migliorati qualitativamente, riorganizzati. E comunque una parte dei rischi andrà pagata con la sola eccezione dei meno abbienti. Nello stesso tempo dovrebbe essere rivisto completamente 11 peso del carico fiscale che oggi grava essenzialmente sul lavoro dipendente. Il ministro del Tesoro, il' ministro Vizzini e il sottosegretario Amato hanno avuto ieri un lungo incontro con i Eugenio Palmieri (Continua a pagina 2 In nona colonna) Ecco le due ipotesi prese in considerazione dal documento di Goria. Vocl Prima ipotesl Scconda Ipotesi Entrate tributarie —1.602 + 9.257 Altre entrate + 3.835 + 3.414 Totale entrate + 2.233 + 12.671 Spese finali — 6.032 — 6.032 Miglioramento saldo netto da fin. + 8265 + 18.703 Disavanzo riSultante —129.319 —118.881

Persone citate: Craxi, Goria, Visentini, Vizzini

Luoghi citati: Italia, Roma