Saper spendere Il prato più bello

Il prato più bello Saper spendere Il prato più bello E' quello dove si riescono a vincere le erbe infestanti - L'esperta spiega qualche metodo Quale altro sogno è più bello di un prato verde, con erba soffice e che non ha necessità di troppo impegno con la falciatrice, dove cor-' rere, giocare e magari organizzare un picnic? Ma Aurora Romano Previti non riesce a realizzarlo. Il prato ce l'ha («In pieno sole-), ma la sua lqtta contro le erbacce «che ricrescono periodicamente finora non lia dato risultati apprezzabili-. Scrive: «Sono convinta che i vostri esperti possano darmi qualche consiglio utile per realizzare il mio sogno-. Aggiunge: «Ho anche un.altro giardinetto in ombra e qui vorrei seminare un'erbetta adatta, possibilmente sema necessità di falciature frequenti-, + i, La dott. Elena Accatl dell'Istituto di Scienza delle coltivazioni dell'Università di Torino riconosce che il successo o il fallimento del tappeto erboso dipendono dalla scelta della specie o delle specie più adatte alle condizioni del clima e del terreno. Spiega: «Per lo sviluppo delle graminacee non è necessario un clima particolare, perché esistono molte specie, più o meno adatte al diverso ambiente. La lettrice può orientarsi, ad esempio, verso le agrostidi usate da sole o in miscuglio con altre specie, che esigono umidità, tollerano discretamente l'ombreggiamento e richiedono per il loro sviluppo forti dosi di azoto. Le più adatte sono l'Agrostls tenue, l'Agrostis palustris e l'Agrostls canina. «lì seme delle agrostidi è molto piccolo (1000 semi pesano in media 0,05 gr). Con l'Agrostis tenue, che sopporta bene il taglio basso, si potrebbe usare anche l'Agrostis Alba che si sviluppa in fretta e conferisce al prato un bell'aspetto: è una specie rustica, che tollera ogni tipo di suolo anche quelli molto' acidi, resiste alla siccità come all'eccesso di umidità». Sostiene l'esperta: «Per tenere sotto controllo le erbe infestanti ci sono due metodi di lotta: quelli indiretti prevedono buone tecniche di manutenzione e l'impiego di erbicidi; si dovranno effettuare interventi al momento della preparazione del letto di semina, mantenendolo umido per brevi periodi prima della semina in modo da rendere più facile l'estirpazione delle giovarli infestanti; oppure, sempre alla semina, si potrà effettuare la disinfezione 'del terreno con fumiganti come Vapam e Dazomet. Oppure combattere le erbe all'inizio del loro sviluppo; in questo caso si può usare una pianta soffocante come la Poa pratense, oppure ricorrere all'impiego di diserbanti soprattutto quelli ad azione antigerminello che eliminano le infestanti nella fase di germinazione, naturalmente in assenza delle piante che costituiscono il tappeto erboso. «Esiste poi la lotta indiretta mediante pratiche di manutenzione appropriate: l'acqua in eccesso, ad esempio, riduce la possibilità di sviluppo delle specie utili per una scarsa ossigenazione delle radici, mentre i semi di infestanti si avvantaggiano dell'eccesso idrico germinando meglio e supe¬ rando facilmente la competizione con le piante adulte. Inoltre le tosature troppo basse o le operazioni di diradamento troppo energiche possono favorire la germinazione del semi delle infestanti. Bisogna anche tener presente che l'uso Irrazionale di fertilizzanti con dosi molto al di sopra o al di sotto del necessario può favorire la formazione di vuoti nel tappeto erboso che sono invasi dalle ' infestanti, non solo ma-l'eccesso di concimi,, se può danneggiare le piante del tappeto può essere favorevole allo sviluppo delle erbacce». Conclude la dott. Accatl: «C'è però un vecchio sistema che si rivela sempre utile, anche se è faticoso: eliminare a mano le specie annue o biennali prima che maturino 1 semi; per le piante annue basta estirpare la pianta o tagliarla al colletto; per le perenni invece occorre ripulire bene anche la zona infestata dagli organi vegetativi e cercare di estirpare gran parte della radice. Il metodo viene applicato, naturalmente, soltanto su una superficie modesta, proprio perché richiede enorme fatica e grandi costi nel caso si dovesse ricorrere al giardiniere». Simonetta

Persone citate: Aurora Romano Previti