Washington e Mosca riaprono negoziati sul Sud-Est asiatico
Washington e Mesca riaprono negoziati sul Sud-Est asiatico Una delegazione americana da giovedì in visita nell'Urss Washington e Mesca riaprono negoziati sul Sud-Est asiatico Si parlerà soprattutto della Cambogia e dei rapporti con Hanoi • Gli Usa solleveranno anche il problema del riarmo sovietico in Asia -11 «progetto Gorbaciov» per Ginevra DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — A 24 ore dalle rivelazioni del Boston Globe sul «progetto Gorbaciov. per il disarmo, il Dipartimento di Stato ha annunciato l'invio di una delegazione a Mosca per trattative sullo aree calde dell'Estremo Oriente. La delegazione, guidata dal sottosegretario di Stato Wolfowitz, verrà ricevuta dopodomani e venerdì dal sottosegretario sovietico Kapitsa e dai suol esperti. Saranno le prime discussioni sull'Asia Sud-orientale tra le superpotenze dall'81. e verteranno in particolare sull'occupazione vietnamita della Cambogia, appoggiata dal Cremlino. La visita era stata concordata dal segretario di Stato Shultz e dal ministro degli Esteri sovietico Shevardnadze nel loro colloquio di Helsinki ai primi di agosto: s'inquadra nelle consultazioni periodiche tra Mosca e Washington sulle cosiddette aree regionali di crisi. Il Dipartimento di Stato non si attende ricette miracolose né per la soluzione del problema cambogiano né per quella del problema delle due. Coree, l'altro grande tema sul tappeto: l'esito mediocre delle consultazioni precedenti, sul Medio Oriente, sull'Afghanistan e sull'Africa meridionale gli sconsiglia un eccessivo ottimismo. A due mesi dal vertice di Ginevra tra Reagan e Gorbaciov, la Casa Bianca giudica però -posiUro- il fatto che l'Urss abbia finalmente accettato di riesaminare la situazione in una zona in cui i conflitti locali minacciano di coinvolgere direttamente le superpotenze. E attribuisce l'ammorbidimento del Cremlino appunto alla volontà di creare un clima distensivo in vista del summit, e anche al recente disgelo del Vietnam: da due mesi, senza dubbio con l'assenso sovietico, Hanoi «corteggia» gli Stati Uniti, Secondo Washington, tra la riunione di dopodomani e venerdì a Mosca sull'Estremo Oriente e 11 disarmo esiste un collegamento diretto. Il sottosegretario Wolfowitz ha, tra gli altri, il compito di protestare per il massiccio riarmo sovietico in Asia, atomico e convenzionale, al confini cinesi e soprattutto sui mari. Questo riarmo minaccia di alterare l'equilibrio regionale come è già accaduto in Europa. Non è escluso che la delegazione americana sollevi anche il contenzioso delle armi chimiche, sia sotto il profilo dell'arsenale dell'Urss che sotto quello della loro proliferazione (le avrebbero ben 13 nazioni). Con l'appuntamento moscovita sull'Asia si potranno considerare conclusi i preparativi del vertice di novembre a Ginevra. Il 25 e il 27 prossimi, rispettivamente all'Onu e. alla Casa Bianca, il segretario di Stato Shultz e il presidente Reagan riceveranno il ministro degli Esteri sovietico Shevardnadze. Ma a quegli appuntamenti, le superpotenze arriveranno su posizioni negoziali chiaramente definite. Appare certo che il summit verterà tutto su questioni di sostanza, e il merito è In parte di Gorbaciov. il quale, con o senza l'aiuto del cielo, sembra aver assunto l'iniziativa. Se le indiscrezioni del Boston Globe sono fondate e il Dipartimento di Stato non le ha smentite — il leader sovietico proporrà a Reagan quanto segue: 1) riduzione graduale del 40 per cento degli armamenti strategici nell'arco del prossimi cinque anni: 2) moratoria degli esperimenti ma non della ricerca pura delle armi anti-satelliti e delle «guerre stellari» per lo stesso periodo di tempo; 3) congelamento e poi tagli del le armi di teatro in Europa; 4) verifiche «in loco» degli ac cordi. La proposta contiene alcuni elementi nuovi e la Casa Bianca ha detto di aspettare che venga formalizzata, e. c.
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