La Stampa - Consultazione Archivio

Cefis quattro ore dal giudice sulla sciagura in Valle Stava Ex presidente Montedison che costruì il bacino Cefis quattro ore dal giudice sulla sciagura in Valle Stava TRENTO — Eugenio Cefis, dal '71 al '77 presidente della Montedison, è stato interrogato ieri per oltre quattro ore dal capo della Procura della Repubblica di Trento, Francesco Simeonl, sulla tragedia di Stava. La comunicazione giudiziaria e l'interrogatorio di Cefis derivano dal fatto che la miniera di Prestavel, proprio all'epoca della costruzione nel 1975 del secondo bacino che, franando, provocò quasi trecento morti, era di proprietà della Montedison. Eugenio Cefis, accompagnato dai suol legali, l'avvocato Oiorglo Bandini e 11 professor Alberto Crespi, si è presentato puntuale ieri mattina alle dieci al palazzo di giustizia, subito ricevuto dal magistrato. All'uscita al giornalisti ha detto soltanto: «Voi sapete le raccomandazioni che i giudici fanno in queste circostame», allontanandosi quindi in compagnia del suol legali. Il procuratore capo Simeonl si è limitato a definire l'Interro¬ gatorio di Cefis «un grosso contributo all'inchiesta anche perché è servito a chiarire lo sviluppo delle competerne tra i vari uffici della Montedison». Si è poi saputo dai legali della parte civile che con la descrizione dell'organigramma della Montedison, Cefis ha chiarito che i rapporti tra 1 vari uffici avvenivano attraverso le strutture "gerarchiche interne all'azienda e, appunto per questo, se ampliamenti al bacini di Stava si sono avuti, sono avvenuti sulla base di precise documentazióni che lo stesso Cefis avrebbe consegnato all'inquirente. L'ex presidente della Montedison avrebbe inoltre confermato che direttore della miniera dell'epoca era il perito minerario Fazio Fiorini, un altro degli imputati che è stato sentito nei giorni scorsi, Con l'interrogatorio di Cefis l'istruttoria sommarla dovrebbe essersi conclusa, dopodiché l'inchiesta dovrebbe passare nelle mani del giudice istruttore Carlo Ancona.