In carcere Joe Bananas
In carcere Joe Bananas Il vecchio boss, in Arizona, si rifiuta di testimoniare In carcere Joe Bananas Si è subito sentito male - In prigione fino al «processone» di New York? NEW YORK — Joseph Bonanno, uno dei presunti capi storici della criminalità organizzata americana, noto anche u>n il nome di 'Joe Bananas; si è rifiutato di rispondere alle domande del procuratore Rudolph Giuliani ed è stato inviato in prigione dal giudice che presiedeva straordinariamente fila sessione dell'interrogatorio in una stanza di un ospedale di Tucson in Arizona. «I miei dottori mi hanno consigliato di non testimoniare al fine di proteggere la mia vita. Questa è la mia risposta alla vostra domanda», ha ripetuto per una dozzina di volte l'ottantenne ex 'Capo di tutti i capi' degli Anni Cinquanta. Seduto con una mano appoggiata ad un bastone e accanto i suoi legali che facevano a gara per impedire che il monotono interrogatorio continuasse, l'ex boss, ritiratosi a 'Vita privata' sin dal 1968 a Tucson, dove vive con tutta la famiglia, non ha voluto nemmeno confermare se il volume che il giudice Richard Oioèn gli mostrava fosse il libro scritio da lui due anni prima. A questo punto il magistrato, che si era spostato da New York per ascoltare la deposizione di Bonanno, non ha avuto esitazioni ed ha ordinato che l'ex capo di «Cosa Nostra, fosse mandato in prigione per oltraggio alla corte. Poche ore dopo il suo arrivo in carcere, però, Bonanno accusava dolori al petto e veniva nuovamente trasferito in ospedale. Il giudice non ha stabilito un vero e proprio termine di carcerazione per l'ex boss, ma quest'ultimo potrebbe restare dietro le sbarre fino alla conclusione de! processo contro i capi delle cinque 'Famigliepiù potenti di New Iforfc e dei loro più immediati cotiàbsìs tori, fissato per marzo prossimo. Il procuratore di New York Giuliani avrebbe voluto sapere da Bonanno notizie sulla struttura e il funzionamento della cosiddetta 'Commissione', l'organismo che per ammissione dello stesso ex boss governerebbe l'attività della criminalità organizzata. La testimonianza video-registrata sarebbe dovuta servire come prova documentale al processo che vedrà sul banco degli imputati i nomi più noti della criminalità newyorkese (Paul Castellano, Anthony Salerno, Carmine Persico, Anthony Corallo e Philip Rastelli). Bonanno non è implicato nel processo di New York né è stato mai incriminato per la sua asserita appartenenza alla 'Commissione; Per la sua deposizione gli era stata anzi offerta l'immunità da eventuali correità giudiziarie, che però l'ex boss ha respinto.
Persone citate: Anthony Corallo, Anthony Salerno, Carmine Persico, Giuliani, Joe Bananas, Joseph Bonanno, Paul Castellano, Philip Rastelli, Rudolph Giuliani
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