Cossiga: uniti contro il crimine di Claudio Giacchino

Cossiga: uniti contro il crimine Il capo dello Stato chiude il congresso Onu con un caloroso appello Cossiga: uniti contro il crimine «Nessuno può illudersi di risolvere i propri problemi tollerando la delinquenza organizzata nelle altre nazioni» «Occorre una politica anche nel campo delle pene e della loro espiazione introducendo sanzioni sostitutive» DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Per la prima volta Francesco Cossiga è venuto a Milano nelle vesti di Presidente della Repubblica. L'occasione è stata il discorso al congresso dell'Onu sulla criminalità. Nel suo intervento, Cossiga ha sottolineato che 'terrorismo, droga e reati finanziari minano la vita economica di diversi Paesi. L'angoscia che talvolta ci prende all'annuncio di nuove sanguinose astoni criminali non è segno di una debolezza d'animo, bensì corrisponde alla consapevolezza della minaccia che la delinquenza rivolge ogni giorno contro le istituzioni ed il vivere civile'. Contro questa minaccia, secondo il Capo dello Stato, non c'è che una difesa: la solidarietà internazionale. « Nessuno può illudersi, in una cinica strategia di comportamento, di risolvere i prò- pri problemi attraverso la tolleranza o anche solo la passività verso il crimine organizzato in altre nazioni. Non voglio nemmeno pensare all'ipotesi che qualcuno favorisca il mandante o utilizzi la delinquenza operante in altri Paesi: Rilevata una «certo inadeguatezza del diritto penale a reagire all'offensiva della delinquenza con norme rispondenti alle circostanze' e osservato che le cooperazioni tra gli Stati sono ormai 'superate e che bisognerà ricorrere sempre di più a strumenti multilaterali', Cossiga ha parlato delle nostre delicate esperienze: legislazione dell'emergenza e pentiti. «La legislazione dell'emergenza ha dato risultati importanti che solo la prudenza impedisce di definire completi 0 definitivi... Occorre attuare un'efficace politica criminale anche nel campo delle pene e della loro espiazione introducendo sanzioni sostitutive o alternative come quelle da noi introdotte: Sull'estensione della legge pro-pentiti anche ad elementi della mafia e degli altri gruppi della grande criminalità il Presidente della Repubblica ha manifestato un qualche possibilismo e tanta cautela: 'Bisogna però impedire che il crimine organizzato si appropri cinicamente ed astutamente della legge in favore di chi collabora con gli inquirenti alfine di inquinare 1 processi, sviare le indagini, destabilizzare gli apparati giudiziari e di polizia'. Il discorso del Capo dello Stato è tornato quindi a tematiche universali «fa tortura ancora largamente diffusa... le uccisioni proditorie e gli stermini di massa... la violenza esercitata spesso sotto la maschera della giustizia', ha rievocato il pensiero e la figura del giurista settecen¬ tesco Cesare Beccarla ed ha terminato filosoficamente: 'Rispètto all'ottimismo illuminista di Beccaria, noi uomini del declinare del XX secolo siamo certo più tristi e più saggi». Dopo 11 congedo dalle autorità di Cossiga, che è partito alla volta di Venezia per presenziare alla cerimonia finale della Mostra del Cinema, il congresso è proseguito sino a sera per l'approvazione del documento elaborato da un gruppo internazionale di delegati (il cosiddetto Gruppo di Milano). Quasi tutte le mozioni presentate dagli esperti dei cinque continenti in dodici giorni di riunioni sono state approvate all'unanimità, per acclamazione. Proprio tale sorprendente unanimità (nel precedente congresso del 1980 a Caracas ciascuna proposta era stata fonte di estenuanti discussioni e spesso i disaccordi non erano stati superati in sede di votazione) è stata 11 connotato significante del dibattito milanese. Tra i dati pregnanti scaturiti dal congresso: 11 crimine è il nemico comune di tutti i Paesi, 11 traffico degli stupefacenti è la vera, grande minaccia planetaria, come il terrorismo. Su tale argomento è stata, neppure troppo faticosamente, raggiunta dai delegati di 125 Stati questa identità di vedute: l'eversione non potrà mai avere motivazione politica. L'ultima' giornata, del congresso è vissuta sulla conferenza stampa del ministro Martlnazzoli e del presidenti di alcune commissioni multinazionali di studio, lo spagnolo LopezRey ed il giapponese Shlklta. Alle 19 11 convegno è stato dichiarato chiuso: sul crimine e la sua prevenzione i delegati di 125 Paesi torneranno a discutere tra cinque anni, a' Vienna o In Canada. Claudio Giacchino Milano. L'intervento di Francesco Cossiga (Telefoto Ansa)

Persone citate: Beccaria, Cossiga, Francesco Cossiga

Luoghi citati: Canada, Caracas, Milano, Venezia, Vienna