Al mondo c'è chi può fare meglio di Fabio Galvano

Al mondo c'è chi può fare meglio Al mondo c'è chi può fare meglio Cosi afferma il tecnico sovietico Zotko: «Non è impensabile puntare ai 2,45» NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — L'impresa di Igor Paklln non sembra sorprendere i tecnici sovietici. «Atleti come lui o come Povarnitsin, che l'il agosto aveva stabilito 11 precedente record, non hanno ancora sfruttato in [Meno le loro capacità — sostiene Robert Zotko, uno degli allenatori in capo dei sovietici per il salto in alto —. E' assai difficile parlare di limiti per quanto riguarda questa specialità. Non solo In Urss, ma in tutto il mondo ci sono atleti che potrebbero presto toccare limiti fino a Ieri impensabili: diciamo anche 2,45. Mi vengono alla mente, a parte 1 sovietici, nomi come Sjoeberg o Moegenburg». Paklin, 22 anni, alto 1,91, peso 72 chili, non è un nome nuovo, a differenza di quel «perfetto sconosciuto» che era Povarnitsin quando meno di un mese fa compi la sua impresa a Donetsk. «Tecnicamente il salto-record di Paklln a Kobe è stato perfetto — analizza Zotko —. Non ha commesso errori, ma ha fatto esattamente ciò che doveva fare, in ogni movimento». Ha avuto anche un pizzico di fortuna? «Non direi proprio. Con 11 suo allenatore, Anato1IJ Vogul, aveva affrontato un grande lavoro di preparazione: insieme si sono sistematicamente dedicati a migliorare quel primato mondiale, cosa resa possibile da una perfetta fusione di perfezionamento tecnico e di consolidamento psicologico». In un'intervista diffusa dall'agenzia sovietica Tass, l'allenatore del nuovo recordman mondiale spiega il successo di Paklln con «la sua vigorosa rincorsa e 11 potente stacco». «Abbiamo lavorato — aggiunge Anatollj Vogul — per ottenere una perfetta Interazione di tutti 1 muscoli, un virtuosismo tecnico di esecuzione; senza trascurare, naturalmente, forza, velocità e tenuta». Studente al politecnico di Frunze, capitale della Kirgizija, Paklin sta sostenendo un' corso per diventare programmatore di computer. Sua madre Lidija era da giovane una provetta sciatrice, suo padre Vasily si era dedicato all'atletica. Anche il fratello maggiore, Vasillj come il padre, aveva tentato il salto in alto, ma con minore fortuna. «Alto, magro, con muscoli esplosivi» come lo definisce l'allenatore Vogul, Paklin è arrivato all'alto dopo avere tentato altre specialità: 100,110 hs, lungo e triplo. In meno di un mese due atleti sovietici hanno mìgliorato il record: vuol dire che nell'Vrss sta maturando una nuova generazione di atleti, in grado di perfezionare uno dopo l'altro il primato? «Da noi lo sport — conclude Zotko — è un fenomeno di massa, quindi fatto di grandi numeri. 81, potrebbero apparire di continuo nomi nuovi; ma a mio avviso 11 record è già alla portata di saltatori conosciuti in ogni parte del mondo». Fabio Galvano

Persone citate: Frunze, Igor Paklln, Robert Zotko, Sjoeberg

Luoghi citati: Mosca, Urss