Ivrea senza sindaco di Giampiero Paviolo

Ivrea senza sindaca Concluso a sorpresa l'ultimo Consiglio Ivrea senza sindaca Democristiani, repubblicani e liberali non hanno ritirato la scheda, facendo mancare il numero legale - L'elezione rinviata alla prossima seduta, già convocata per mercoledì Ivrea non ha ancora il nuovo sindaco. La seconda riunione del Consiglio comunale si è infatti conclusa, a sorpresa, con un altro nulla di fatto, malgrado sia stata ufficializzata la nascita della nuova maggioranza di sinistra. Al momento della votazione, infatti, repubblicani, democristiani e liberali non hanno ritirato la scheda, facendo mancare cosi il numero di consiglieri previsto dalla legge, che dovrebbe essere pari al due terzi degli aventi diritto. Nella prossima seduta invece, già convocata per mercoledì, sarà sufficiente la maggioranza relativa del presenti: basteranno, cioè, 1 quindici voti della coalizione pci-psi-psdi, alla quale garantisce il determinante appoggio il consigliere di democrazia proletaria. Il Consiglio di mercoledì sera si è dipanato secondo temi quasi scontati, dopo le polemiche che in queste settimane hanno contrapposto le segreterie del partiti. Nelle quattro ore che hanno preceduto la votazione è parso evidente come anche questo rinvio non servirà a ricucire le fila del pentapartito, scioltosi a fine agosto dopo il lungo braccio di ferro tra socialisti e repubblicani sul nome del sindaco. La nuova maggioranza ha già distribuito al suo interno incarichi e competenze: Oraziano Cimadom (pel), sarà il vlceslndaco, e si occuperà di bilancio e personale; Aldo Cecone (pei) di urbanistica, territorio, viabilità ed edilizia privata; Giorgio Iannuzzi (indipendente eletto nelle liste comuniste) di cultura, lavoro e formazione professionale; Franco Pintus (pei) di sport e pubblica istruzione; Sabino Sfreccia (psi) di patrimonio, ecologia e servizi tecnici; Stefano Strobbia (psdi) dei lavori pubblici. Oltre al sindaco, 11 socialista Roberto Fogu, sono quindi confermati come assessori (pur cambiando le competenze) Sfrecola, Cecone e Iannuzzi, mentre Strobbia aveva già fatto parte dell'esecutivo in circostanze precedenti. •Esordiscono» Cimadom e Pintus, quest'ultimo alla sua prima esperienza in Consiglio. Le dichiarazioni rilasciate in questi giorni dai diversi esponenti politici hanno comunque confermato la tensione esistente, certamente insolita in un Consiglio dal toni solitamente molto pacati: «Pur di impedire al repubblicani di portare a tèrmine Iasione amministrativa inieiata negli ultimi due anni — dicono al prl — la segreteria socialista ha preferito, per pressioni esterne, venir meno alla coerenza ed alla dignità politica, ma soprattutto ha allontanato le prospettive di uno sforzo di rilancio dellintelativa comunale'. Anche 11 segretario democristiano Rodolfo Buat, nel suo intervento in Consiglio, si è detto preoccupato, contestando la presunta improvvisazione con la quale sarebbe stato stilato il programma della nuova coalizione: «Le difficoltà nel rapporti politici già emerse In passato — ha affermato — hanno trovato conclusione In una soluzione innaturale e forzata». Di tutt'altro parere, ovviamente, comunisti e socialisti. Questi ultimi hanno ancora ricordato come la loro svolta a sinistra sia nata dalla •constatata impossibilità di varare il governo a cinque» per il quale inizialmente si erano espressi. Giampiero Paviolo

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