Il Sud ha fame urgente di tecnologìa

Il Sud ha fame urgente di tecnologìa Da oggi fino al 16 settembre l'economia pugliese si confronta con l'Europa e il mondo arabo Il Sud ha fame urgente di tecnologìa Tra le funzioni della Fiera del Levante c'è quella fondamentale di ponte tra l'Europa e il mondo mediorientale, quello arabo in particolare. Le inquietudini che ancora rendono precari gli equilibri in quello scacchiere mediterraneo creano quindi difficoltà anche di carattere organizzativo ad una campionaria proiettata appunto verso Paesi disorientati ancora da gravi problemi di sopravvivenza. Ma la situazione quest'anno è migliorate? rispetto all'edizione dello scorso anno. Lo si è rilevato dalla maggiore presenza a Bari di osservatori e tecnici provenienti appunto dalle nazioni coinvolte dalle tensioni nel mondo arabo. Ma è la questione meridionale sempre all'apice degli interessi economici, politici e sociali. Oli imprenditori guardano quindi con interesse alle giornate dedicate al Mezzogiorno che si svolgeranno nell'ambito delle manifestazioni organizzate dalla Fiera. «iVoi riteniamo — precisa l'ing. Giuseppe Qiovanniello, presidente del consorzio barese dell'area industriale, lui stesso imprenditore — che il Mezzogiorno abbia urgente bisogno di un rapporto di maggiore fiducia con la classe politica e il governo centrale. Ha urgente bisogno di tecnologie avanzate a livello dei Paesi più progrediti dell'Occidente.. Solo attraverso l'adeguamento tecnologico si possono colmare le ingiustizie e i vuoti dei secoli bui*. L'ing. Giovanniello per esemplo da anni propone un luogo diverso per una centrale nucleare in Puglia, com'è noto contestata dalle popolazioni a cavallo delle province di Brindisi, Lecce e Taranto. ''■•Una centrale nucleare potrebbe essere costruita sema problemi sulla Murgia barese, un luogo lontano da centri abitati, priva di aspetti naturati di particolare importanza da proteggere, die non ha altre prerogative se non una pastorizia povera che con gli anni diventa sempre più povera'. Un progetto l'ing. Giovanniello lo presentò a Moro quando era presidente del Consiglio dei ministri. Rimase sepolto in chissà quale cassetto per il succedersi degli eventi. Anche l'Associazione industriali barese guarda con interesse alla Fiera del Levante. Gli industriali della provincia barese e quelli pugliesi in generale sono pessimisti malgrado 1 segni di ripresa e di proiezione della produttività. Le preoccupazioni nascono dalla vita ancora stentata nelle imprese trainanti della regione, come l'edilizia e la meccanica. Il grave problema della casa e il mancato utilizzo dei fondi pubblici per l'edilizia residenziale pubblica hanno approfondito il senso di sfiducia soprattutto nei confronti dei governi locali. La Fiera del Levante, quindi, offre loro gli strumenti per un Incontro e un dibattito con le forze politiche e gli organismi del governo nazionale. Anche questa edizione della campionaria barese, mal-»1 grado pessimismo e polemiche, è stata organizzata col preciso scopo di svolgere un'azione promozionale, non soltanto di esposizione di prodotti o di idee. Bari e la Puglia, oltre ad un apparato commerciale di notevole importanza, hanno anche una rete industriale non trascurabile concentrata soprattutto a Bari e nella sua provincia. E' una rete di piccole e medie industrie nate dall'iniziativa imprenditoriale locale, che tira malgrado la cassa integrazione e la crisi. Esempi di questa imprenditorialità avanzata sono Giuseppe Calabrese che ha circa tremila dipendenti con fabbriche a Bari e in altre zone d'Italia, a Nord e a Sud. Calabrese esporta i suoi prodotti soprattutto verso i Paesi arabi, per lui quindi la Fiera del Levante è un'occasione propizia per stringere e concludere rapporti di lavoro. Ci sono poi tante piccole aziende nelle zone di Barletta e di Putignano, sempre in provincia di Bari, che producono scarpe, maglie, confezioni e lavorano esportando soprattutto verso i Paesi del mondo arabo. Sono aziende, specialmente quelle di Barletta, che in questi ultimi mesi stanno subendo una concorrenza spietata da parte di prodotti esportati dalla Cina e da Hong Kong. Alla Fiera del Levante si presentano per chiedere maggiore controllo nelle importazioni di prodotti che già da tanti anni escono dalle loro piccole fabbriche e che danno lavoro a migliaia di addetti. Oltre l'edilizia, la voce più importante dell'economia pu-, gllese e barese è l'agricoltura. Ogni anno la Camera di Commercio di Bari registra un attivo per quel che riguarda l'esportazione dei prodotti agricoli.' L'uva da tavola barese, tanto per fare un esemplo, invade tuttoJlJtottLElir-. ropa. L'Irrigazione, malgrado i ritardi, sta dando una mano consistente allo sviluppo agricolo. Gli investimenti in questo settore economico sono aumentati negli ultimi tempi, cosi come sta aumentando l'impiego della manodopera per il lavoro nei campi. Si può quindi affermare che la Fiera del Levante è inserita in un contesto econo-, mico basato sull'agricoltura e sulla piccola e .media industria, lontana dalle aree di produzione delle macchine e del beni di consumo. La sua forza l'ha quindi concentrata in una costante ricerca di Idee dalle quali far scaturire proposte e Incentivazioni. Lo scopo, insomma, è collegare direttamente zone economicamente evolute con altre in via di sviluppo ed altre anco-, ra che cercano partners in grado di offrire mediazioni tecniche e tecnologiche per acf ollàfSL 01, tfoìSa: l'arretratezza.

Persone citate: Calabrese, Giovanniello, Giuseppe Calabrese, Giuseppe Qiovanniello, Moro