Nuovo smacco per Franz Sesti

Nuovo smacco per Franz Sesti Dalla magistratura perugina Nuovo smacco per Franz Sesti Vicenda Sme: archiviata la denuncia del pg contro il procuratore romano Boschi DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — E' stato archiviato ieri dalla magistratura di Perugia l'esposto-denuncia presentato il 3 giugno scorso dal procuratore generale della Corte d'appello di Roma Franz Sesti nei confronti del procuratore della Repubblica di Roma Marco Boschi. La decisione dei giudici umbri potrebbe ora rivelarsi addirittura un «boomerang» per lo stesso Sesti perché nel suo comunicato-stampa del 3 settembre aveva tenuto a sottolineare di aver contestato a Boschi il reato di omissione d'atti d'ufficio per non essere stato tempestivamente informato della presentazione di una denuncia di presunto aggiotaggio nell'ambito dell'inchiesta penale sulla vendita (poi «congelata») alla Bultonl di Carlo De Benedetti del pacchetto azionario di maggioranza della Sme posseduto dall'Irl. La magistratura perugina ha ora scagionato completamente in istruttoria 11 procuratore della Repubblica di Roma ritenendo inesistente qualsiasi Ipotesi di reato. Boschi si era difeso sostenendo che la denuncia di presunto aggiotaggio sulla vicenda Bultoni-Sme non era arrivata alla Procura in quanto era stata presentata direttamente al giudice istruttore Mario Antonio Casavola che stava indagando su un'altra inchiesta aperta tre anni fa sulla Sme in cui 11 ruolo di pubblico ministero era svolto da Luciano Infelisi. Per il pg di Roma si tratta, indubbiamente, di uno smacco che avrà inevitabili conseguenze sull'imminente indagine preliminare del Csm. La decisione della magistratura di Perugia costituisce poi un implicito riconoscimento delle accuse di interferenza che furono lanciate contro Sesti dai 46 sostituti della Procura della Repubblica, accuse che determinarono l'Ispezione ministeriale disposta ' ' dal Guardasigilli. Sul «caso Sesti» si sono registrate ieri altre prese di posizioni da parte di magistrati e politici. Giovedì prossimo la lettera aperta del pg di Roma sarà discussa dalla giunta esecutiva dell'associazione nazionale magistrati. Il presidente dell'Anni Alessandro Criscuolo, polemizzando con Sesti, ha detto ieri che •quando esiste un giudizio istituito per legge è buona regola sottoporsi serenamente al giudizio e far valere nel corso di questo le proprie ragioni anziché partire lancia in resta contro tutto e contro tutu, ipotizzare oscuri complotti ed avviare polemiche che possono servire egregiamente a sollevare polveroni, non certo a raggiungere la chiarezza e la verità». Criscuolo ha poi aggiunto che •in questi ultimi giorni la vicenda ha assunto toni e connotati di guerra politica, ma sono convinto che essa possa eséere ricondotta nel suo giusto alveo». L'organo di stampa della de «Il Popolo» oggi in edicola pubblica un editoriale In cui viene giudicato •davvero sconcertante che un alto magistrato come il procuratore generale Sesti nel momento in cui il ministro Martinazzo11 ha assunto l'iniziativa disciplinare nei suol confronti, non abbia saputo far altro che abbandonarsi a vaghe e generiche allusioni presentandosi anzitutto come vittima di oscure trame». Il vicepresidente del gruppo della sinistra indipendente al Senato Eliseo Milani ha ritenuto «inaccettabile che un alto magistrato si muova ai margini delle norme di legge e soprattutto fuori da un corretto rapporto con l'apparato istituzionale. E' inammissibile che possa ricorrere ad un linguaggio e a metodi paramafiosl». Il segretario liberale Alfredo Biondi ha invece preso lo spunto dal caso Sesti per porre di nuovo in primo piano 11 delicato problema della tutela del segreto istruttorio, auspicandosi una rapida conclusione della procedura instaurata per restituire serenità e funzionalità alla procura generale della capitale.

Persone citate: Alessandro Criscuolo, Alfredo Biondi, Carlo De Benedetti, Criscuolo, Eliseo Milani, Franz Sesti, Luciano Infelisi, Marco Boschi, Mario Antonio Casavola

Luoghi citati: Perugia, Roma