Campi di mine cosmiche Questa la risposta russa? di Fabio Galvano

Questa la risposta russa? Dopo l'attacco agli Usa per la prova dello «scudo» Questa la risposta russa? DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Uno schieramento di mine spaziali, affiancate in orbita terrestre al satelliti americani: questa potrebbe essere, secondo esperti occidentali, la risposta sovietica alla ripresa degli esperimenti sull'arma antisatellite (Asaf) annunciata dagli Stati Uniti. A tale conclusione Indurrebbe la -dichiarazione* diramata mercoledì sera dalla Tass. In quel documento, Mosca non si limita, infatti a dichiarare che, in seguito agli esperimenti americani, abrogherà la sua moratoria sulle armi antisatellite; ma specifica che annullerà 11 suo impegno «a non collocare sistemi antisatellite nello spazio*. Non una semplice ripresa delle esperienze in quel settore militare, quindi, ma un passaggio da armi con base a terra (come li sistema antisatellite di cui, a sentire gli americani, 1 sovietici già disporrebbero) ad armi stabilmente collocate nello spazio, In orbita terrestre. E' soltanto una minaccia, per indurre gli americani a tornare sulle proprie decisioni, oppure il Cremlino ha sostanzialmente rivelato su quale linea svilupperà la sua difesa Asati I sovietici potrebbero aver mantenuto vaga di proposito la loro minaccia, ha detto ieri un autorevole diplomatico occidentale, «per creare lo spettro di una corsa alle armi spaziali». i Mosca disporrebbe da anni, secondo gli americani, di un rudimentale sistema antisatelllte, collaudato fra il 1968 e 111982 (l'anno in cui 11 Cremlino annunciò la sua •moratoria unilaterale* in quel settore). Consisterebbe in un razzo lanciato da terra (quindi non orbitale) e in grado di collocare un ordigno convenzionale in orbita accanto all'obiettivo da colpire; la semplice esplosione del proiettile distruggerebbe il satellite. Anche l'esperimento che gli Stati Uniti hanno in programma è di tipo «terrestre». Consistè infatti, come ha precisato mercoledì sera un portavoce del Pentagono, in un missile portato ad alta quota da'un aereo F-15, e da 11 lanciato contro l'obiettivo orbitale. Ora Mosca parla invece di una risposta di diversa natura: •Collocare sistemi antisatellite nello spazio*. Di qui l'immagine di un «campo minato» attorno alla Terra, «seminato» da uno o più missili e pronto a essere attivato non appena se ne presentasse la necessità; un'immagine che, secondo esperti occidentali, non è da fantascienza, e potrebbe rappresentare il prossimo passo del Cremlino nell'escalation fra le superpotenze. Questa tesi, se confermata, potrebbe significare che In questo periodo di «moratoria» i sovietici hanno compiuto grandi progressi in quel settore, sviluppando armi ben più potenti e precise di quanto Washington fosse finora disposta ad ammettere. Fabio Galvano

Luoghi citati: Mosca, Stati Uniti, Washington