Questo ciclismo è senza giovani

Questo ciclismo è senza giovani CICLOMONDIALI La crisi confermata dal titolo al trentanovenne Zoetemelk Questo ciclismo è senza giovani Le statìstiche parlano chiaro: nell'85 la Sanremo vinta da Kuiper (36 anni), il record dell'ora da Moser (33 anni), il Giro ed il Tour da Hinault (31), per concludere col mondiale dell'olandese Joop Zoetemelk, nuovo (e vecchissimo) campione del mondo del professionisti su strada, con 1 suol 39 anni ha «staccato» di cinque anni 11 belga Ockers (1955), di sei l'italiano Coppi (1953), suoi predecessori anziani nell'albo d'oro di quella che, oltre che la più importante, dovrebbe essere la piti seria, perché la meglio preparata e disputata, prova del ciclismo. L'evento statistico è cosi grosso che ci pare «povero», ridicolo offrire ancora tempo e spazio al giochetto delle congetture, alle Ipotesi su un gruppo meglio tenuto insieme dal nostri (che pure hanno corso bene), al tentativi di «salvare» la validità di un circuito comicamente facile, dove, più che un uomo solo, è arrivato uno che è solo un uomo, con tanti acciacchi per di più. Per non dire poi del giochi di parole, anzi di frasi: 1 nostri tutti untuosi, oleosi uno verso l'altro nell'immediato dopogara, e acetati appena poche ore dopo. C'è un tema generale che sovrasta tutto, ed è quello del ciclismo lnvecchiatissimo. Il ciclismo su strada e un po' anche — Mòser a 33 anni biprlmatlsta mondiale dell'ora — quello su pista. Il ciclismo che In questo 1985 è cominciato con la Milano-Sanremo vinta da un altro olandese,' Kuiper, che ha 36 anni, e questo dopo che Zoetemelk aveva vinto la Tirreno-Adriatlco di preparazione, ed è poi andato avanti con il Tour della trentaselenne Maria Canlns, per concludere (ma non è detto) con Zoetemelk. E questo mentre Hinault, 31 anni, dominava Giro e Tour. Non ci pare che 11 tema venga discusso e affrontato seriamente: forse è questione di paura, la paura cioè di dover riconoscere che nel ciclismo non arrivano i giovani, o meglio arrivano ma non sono 1 virgulti migliori, attratti magari da altri sport, presélèziónatl in età verdissima sulla scorta d'elementi di richiamo ben diversi e materialmente' superiori. Se un ragazzino è genericamente portato allo sport, ha grossa salute, sta mettendo su un gran bel fisico, è molto più facile che sia indirizzato, mettiamo, al tennis che alla bicicletta. E per fortuna che la scienza sta rivalutando la mezza età dello sportivo, un po' dovunque: sennò 1 clcloflli potrebbero spararsi. Condannati ad altri Zoetemelk, sino a che l'ultimo vecchio distrugge il primo giovane, e resta 11 nulla. Ricordiamo ancora' che Zoetemelk è un cultore, quando è necessario, delle autoemoperfuslonl, cominciate per vincere un periodo di depressione: e proprio questa fu, tre lustri fa, la genesi squisitamente terapeutica della scoperta, ad opera di un medico svedese che pensava più ai recuperano! dopo Incidenti stradali, al debilitati da stress assortiti, che agli atleti. Forse sarebbe opportuno uno studio attento di questo vecchiaccio splendido e del suol dintorni, invece di parlare di corsa-beffa e sputare insieme punti esclamativi e punti Interrogativi e anche puntini di sospensione, a voler fare Intendere quel che poteva essere e non è stato. Si mette anche sotto processo la prova unica, si riparla di un Mondiale a punti: ma c'è già, si chiama Supeprestige, e non ci risulta che sia appassionante: troppi calcoli, e magari classifica già decisa a metà stagione, come l'anno scorso con Kelly; e a proposito, quanti sanno che ora è In testa Anderson? Si riparla di un mondiale In tre' prove, cronometro-salita-pianura (ma sarebbe dominato facilmente e noiosamente dall'Hlnault di turno, senza scampo per nessuno). Forse la prova unica è 11 male minore, sicuramente è la versione più divertente. "E per finire: cosa scriveremo, é soprattutto cosa non scriveremo, da qui alla chiusura di un nostro 1985 poverissimo? Non ci pare onesto diventare, di colpo, cultori della negletta pista, e indorarci con essa. n Paolo Ormezzano —,■■ — Amsterdam. Zoetemelk all'aeroporto mostra alla doganieri» olandese la medaglia d'oro vinta in Italia

Persone citate: Amsterdam, Coppi, Hinault, Kuiper, Moser, Paolo Ormezzano

Luoghi citati: Italia, Milano, Sanremo