In 5 anni 20 omicidi

In 5 anni 2Q omicidi In 5 anni 2Q omicidi Venti omicidi In cinque anni sono il pesante tributo pagato da Torino al terrorismo. La.lunga serie di esecuzioni prende il via II 12 mano TI quando è assassinato Giuseppe Ciotta, brigadiere di polizia. Un mese dopo è la volta di Fulvio Croce, presidente dell'Ordine degli Avvocati. In ottobre muore, fra le fiamme dell'Angelo Azzurro, lo studente Roberto Crescenzio. Il 24 novembre è II vice direttore de La Stampa, Carlo Casalegno, a cadere sotto I colpi delle Brigate rosse. Cinque esecuzioni nel 1978: 11 maresciallo Rosario Berardl, l'agente di custodia Lorenzo Cotugno, Il dirigente Lancia Pietro Cogglola, gli agenti Salvatore Lanza e Salvatore Porceddu. La spirale del terrore non si attenua neppure l'anno successivo, con altri cinque omicidi: l'agente di custodia Giuseppe Lo Russo, lo studente Emanuele Iurilll (un errore durante un agguato ad una Volante), il vigile urbano Bartolomeo Mana, Il barista Carmine Civltate e II dirigente Fiat Carlo Ghlglleno. Tre omicidi, meno definiti nelle motivazioni, nel 1980: 11 sorvegliante Framtek Carlo Ala, la guardia giurata Giuseppe Pisclunerl, 11 detenuto Pasquale Viele. GII ultimi colpi nell'ottobre 1982: prima viene falciato, a Corto Canavese, Il brigadiere del carabinieri Benito Atzel, infine l'esecuzione delle guardie giurate Sebastiano D'Alleo e Antonio Pedio, all'interno dell'agenzia di via Domodossola

Luoghi citati: Corto Canavese, Torino