Juventus assalita a Palermo

Juventus assalita a Palermo Grande folla ieri all'aeroporto e si prevede ressa alla Favorita Juventus assalita a Palermo Grande entusiasmo dei tifosi - Trapaltoni non si preoccupa del caldo, vuol passare il turno DAL NOSTRO INVIATO PALERMO — Un altro re cord per la Juve è stato regi strato a Palermo. Un'invasione, non di campo, ma di pista, all'aeroporto di Punta Raìsl dove circa 500 persone delle oltre tremila che attendevano l'arrivo dei bianconeri, sotto il sole cocente delle 14,30, hanno rotto l cordoni di polieia per stringersi attorno ai propri beniamini appena scesi dal DC-9 dell'Alt. Poi il pullman, in mezzo a quattro «gipponi» della Celere si è diretto all'albergo. Anche qui folla di sostenitori in festa per il ritorno dei bianconeri che mancavano da Palermo per una partita ufficiale da ben 12 anni (quella volta vinsero i rosanero 2-0 spianandosi la strada verso la finale di Coppa Italia, persa immeritatamente aWOttmpHHr**ontm\ il Bqlogna). m m ir // grande fascino della Juve in Sicilia trova antichi riscontri sia a livello dirigenziale per la fraterna amicizia che legava Giovanni Agnelli con il principe Raimondo Lama di Trabia, presidente di un grande Palermo nel dopoguerra, sia per i diversi grandi giocatori che hanno indossato entrambe le maglie: da Rosetta a Varglien I e II, da Vycpalek a Bronée e Piccinini, da Amolin a Burgnich, da Mattrel a Bercellino II, da Favalli a Benetti, da Furino a Causio. E' tanto grande l'attesa e la richiesta di biglietti per questa partita che mercoledì scorso sono stati rapinati ad un'agenzia di rivendita 2500 tagliandi. Si prevede l'esaurito malgrado i prezzi siano di 90 mila lire per una tribuna numerata, 60 mila per la tribuna laterale e di 15 mila, prezzo unico, per gradinate e curve (con un incasso di oltre 400 milioni), ma bisognerà fare i conti con la piaga dei portoghesi. Mercoledì scorso contro la Fiorentina c'erano almeno 25 mila spettatori, ma i paganti risultarono solo 12.941, per un incasso di 207 milioni 510 mila lire. I dirigenti accusarono d'inciviltà il pubblico che in questa maniera vanificava gli sforzi fatti per potenziare la squadra promossa in Serie B. Ma pur considerando questa malattia cronica del pubblico palermitano, resta sempre difficile credere che per ogni spettatore con biglietto ne sia entrato almeno uno sprovvisto, anche se è stato addirittura perforato un muro che, con l lavori di ampliamento dello stadio, era stato rialzato ed era diventato difficile da scavalcare. Per la partita odierna è prevista una mobilitazione di forze dell'ordine e un severissimo controllo agl'ingressi che verranno aperti tre ore prima dell'inizio della gara. A celebrare l'avvenimento l'assessorato allo Sport della Regione donerà al due capitani delle squadre una targa d'oro e ospiterà le famiglie dei tifosi siciliani deceduti a Bruxel les nella finale di Coppa Campioni. Un premio anche a Trapattoni da parte dello Juventus Club Sicilia per la sua lunga militama sulla panchina bianconera. Il tecnico bianconero, però, il premio lo attende dai suoi ragazzi impegnati nella prima uscita stagionale alla luce del sole, e che sole. C'è da riscattare il brutto passo falso commesso mercoledì In casa con II Monza, c'è da valutare appieno il momento della squadra «Non è più il tempo di scherzare — dice Trapattoni all'arrivo in albergo —. Domenica prossima è campionato, sole o non sole; ci sarà da battersi subito al massimo; ma prima è importante passare 11 turno in Coppa Italia. E' necessario battere il Palermo e fare risultato con la Fiorentina. I ragazzi stanno tutti bene, anche Laudrup non ha più problemi con le vesciche ai piedi». Maggiori problemi per Angelino che, stanco di ricevere elogi per la sua squadra sconfitta, preferirebbe qualche critica al gioco, ma un risultato positivo. «Difficile però — ammette Angelino — fare risultato contro la Juve. Una squadra contro cui non sono mal riuscito a vincere, né da giocatore, né da tecnico. Una volta, con l'Inter, stavamo vincendo per due a zero alla fine degli Anni Cinquanta e la partita fu sospesa per nebbia; quindici giorni dopo per. demmo tre a uno». Rino Cacioppo Palermo: Paleari; Benedetti, Cedili; De Biasl, Falcetto, Ranieri; Pisa, Ronco, De Vitis, Maio, Majellaro. 12.Longo, 13. Rocco, 14. Barone, 15. Pallanch, 16. Di Stefano. Juventus: Tacconi; Favero, Cabrini; Bonlni, Brio, Scirea; Mauro, Manfredonia, Serena, Platini, Laudrup. 12. Grazianl, 13. Pioli, 14. Fin, 15. Bonetti, 16. Pacione.