Ancora clima di ferie Poi il video si sveglia di Ugo Buzzolan

Ancora clima di ferie Poi il video si sveglia Ultima domenica quieta, dalla prossima calcio Ancora clima di ferie Poi il video si sveglia E siamo in settembre, il mese in cut la tv ha assicurato di svegliarsi dopo la non onorevole, totale vacanza d'agosto. Parlo non solo della Rat, ma della televisione in generale, che mal come quest'estate ha battuto la fiacca. Per settembre sono annunciate molte cose sul video e dietro il video (per la Rai dovrebbe — il condizionale è d'obbligo — essere nominato, dopo un'incredibile prorogano di due anni, il nuovo consiglio d'amministrazione). In ogni caso è oggi ufficialmente l'inizio della stagione '85-'86 con tutte le sue novità e i suoi scontri tra Rai e network. Nell'attesa, ecco l'ultima domenica di quiete. Per forza è l'ultima. Domenica prossima comincerà il campionato di calcio che tra rubriche, servizi speciali, registrazioni di partite, vetrine di goal, moviole, interviste e battibecchi anima, sostiene e riempie la giornata della Rai; e di fronte a cui la concorrenza, già da domenica prossima, sarà costretta a scuotersi le penne e correre ai ripari. Ma oggi, ripeto, sussiste un clima ancora di ferie. Di sera sulla Rai procede senza sussulti il romantico sceneggiato «I due prigionieri» e sì conclude — non lascerà soverchi rimpianti — l'altro sceneggiato «Ombre su Dublino», tanto nobile di intenti quanto claudicante, e lento, nella realizzazione. Ma sì, sembra essersi detto fanale 5, piazzo anch'io una storia a puntate che non faccia male a nessuno; ma non avendo niente di pronto sottomano, o non volendo bruciare roba importante in questa fase di passaggio, ha rispolverato «Il blu e 11 grigio» sulla guerra di Secessione (stasera c'è l'unica cosa bella di tutto il movie, una feroce battaglia tra nordisti e sudisti sorprendentemente condotta da Andrew, Me Laglen con una mano da quel gran règi* sta chemonè). Situazione tranquilla di sera e altrettanto tranquilla di pomeriggio dove i network si attaccano ad una serie ininterrotta di film e telefilm, e la Rai ha il soc-, corso provvidenziale dei col- ' legamenti dal Veneto per i mondiali di ciclismo su strada (campionati che nel giorni scorsi hanno offerto nelle gare su pista — quelle bici dalle forme stravaganti, dalle nere ruote piene.. — immagini da film sportivo di fantascienza); e inoltre dei collegamenti da Mtsano per i mondiali di motocicletta. Ma tra poco la domenica pomeriggio sarà tutta un ribollimento: Raiuno dovrà saggiare la nuova «Domenica in» senza il carisma di Pippo Baudo, Raidue dovrà finalmente decidersi a varare quel pro¬ gramma che nella scorsa stagione non è mai riuscita a mettere in piedi, e Canale 5 ritornerà all'attacco con «Buona domenica» cui sta lavorando il solito Costanzo, stakanovista di Berlusconi. L'imponente fascia della domenica pomeriggio si contende un pubblico che negli anni è sempre più cresciuto, ed è di grossa importanza anche a fini pubblicitari. Per ora i cannoni tacciono, ma la battaglia è imminente. Ugo Buzzolan

Persone citate: Berlusconi, Pippo Baudo

Luoghi citati: Dublino, Veneto