A Ferrara anche il militante pci cerca di capire dove va il partito di Giuliano Marchesini

A Ferrara anche il militante pei cerca eli capire dove va il partito Una lunga serie di dibattiti, dal costo del lavoro al congresso anticipato A Ferrara anche il militante pei cerca eli capire dove va il partito DAL NOSTRO INVIATO FERRARA — I comunisti sono sparpagliati tra 1 larghi tappeti d'erba e le sagome imponenti dei padiglioni. E' •la Festa», come è scritto in un angolo del manifesti. Ma al di là degli stands colorati e degli spettacoli, non è proprio spensieratezza. Negli spazi della Festa Nazionale dell'Unità dove si tengono 1 dibattiti, il pel s'interroga, nella consapevolezza di attraversare un periodo particolare, anche in vista del Congresso straordinario. Fabio Mussi, della direzione del partito e responsabile del Settore stampa e propaganda, ha tenuto però a precisare che qui, in questa provvisoria cittadella sorta alla periferia di Ferrara, non si celebra uno spettacolare anticipo dell'assise comunista. Ma 11 compagno che si aggira tra i padiglioni vuol anche cercare di capire dove andrà il partito. Per questo, oltre che affacciarsi allo stand dove si gioca a tombola, s'Infila sotto il tendone dove si discute di politica comunista, tenendo presenti gli esiti delle elezioni amministrative e del referendum sulla scala mobile. Del resto, lo stesso Mussi ha detto che in questo grande agglomerato di feste e di discussioni chi cerca uno sforzo di rinnovamento lo può trovare, anche se non vi sono dimensioni precongressuali. Tra svaghi e aria di polemica, interrogativi e sondaggi precongressuali, si snoda questo Festival dell'Unità. Anche con la ripresa di temi cruciali, dopo le vacanze, e con toni piuttosto duri. Antonio Plzzinato, membro della segreteria nazionale della Cgll, ha detto durante 11 dibattito sul salarlo che tutte le parti sociali hanno due, tre mesi per concludere un accordo sul costo del lavoro. •Siamo di fronte ad un fatto nuovo e positivo: i tre sindacati hanno ritrovato la loro unità con proposte precise sul fisco, l'occupazione e l'orario, il salario-. Plzzinato ha soggiunto: 'Se la Confindustria manterrà la sua intransigenza, nelle aziende si discuterà anche di come sostenere le nostre richieste con la lotta-. Sul palco-ring, accanto ai sindacalisti Plzzinato e Liveranl, della UH, e a Piero Fassino della direzione pel, c'era il direttore della Confindustria Paolo Annlbaldi. La replica è stata piuttosto dura, ma ha lasciato spazi alla riapertura del dialogo. «Lo Confindustria — ha detto Annibaldi — apprezza lo sforzo del sindacato e riconosce un valore politico alle proposte avanzate, ma non certamente un valore sostanziale. Per la Confindustria quello che deve radicalmente cambiare è quindi proprio la scala mobile: essenziali per questo obiettivo sono la fine del punto unico di contingenza e una migliore personalizzazione delle retribuzioni-, E sulla questione del decimali Annibaldi ha respinto ogni pregiudiziale: -Noi non ci irrigidiamo—lì& detto — perché si tratta di uno dei problemi in discussione-. Accanto a temi tradizionali per il pel come quello della lotta sindacale, nella cittadella di Ferrara non mancano anche 1 confronti sul problemi «emergenti». Sui rapporti con 1 partito verde attorno allo stesso tavolo si sono ritrovati Enrico Testa, che impersona l'anima ecologista del pel, piti volte in attrito con 1 vertici del partito sul tema delle centrali nucleari, 11 leader del Verdi Alexander Langer e Michele Ventura, per la direzione comunista. Se Langer ha rifiutato l'ipoI tesi di trasformare 11 movi¬ mento in una forza politica organizzata, il leader della Lega Ambiente Arci, Testa, ha polemicamente chiesto •un salto di qualità che non è ancora visibile- sui problemi ecologici. In altalena tra 1 dibattiti e 11 godimento delle serate fresche lungo la fila degli stands, la gente del pel va consumando questo Incontro. C'è una concentrazione di spettacoli, ci sono altri punti di ritrovo come «Ghiaccio bollente», che richiama gli anni «favolosi» della canzone, e «Spazio Donna», dove è fitto 11 programma di concerti, discussioni, proiezioni. E nell'arena che sembra un catino enorme si aspettano Lucio Dalla, Claudio Baglioni, Gino Paoli e la Vanonl. Sotto le torri che dominano il quartiere variopinto,, scorre la fiumana del festival. All'Arena si canta e nello spazio centrale si parla di un'Europa di pace, di distensione, disarmo, sicurezza; poi c'è il confronto tra Guido Bodrato e Renato Zangheri su •democrazia è alternativa-. Dal trattenimento al dibattito: i comunisti fanno festa, ma anche rivolgono il pensiero al futuro del partito. Giuliano Marchesini

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