Affare Sme: indagine su Sesti, pg di Roma

Affare Sme: indagine su Sesti, pg di Roma Richiesta dal ministro Martinazzoli al Csm Affare Sme: indagine su Sesti, pg di Roma ROMA — n ministro della Giustizia Martinazzoli ha chiesto al Consiglio superiore della magistratura di aprire un procedimento disciplinare nel confronti del procuratore generale di Roma Franz Sesti. Il massimo rappresentante della pubblica accusa nella capitale e nel Lazio dovrà rispondere all'organo di autogoverno dei giudici del suo operato nell'ambito dell'inchiesta penale sulla vicenda della vendita della Sme. Ciò non potrà però avvenire prima del 10 settembre prossimo, data fissata per la ripresa dei lavori a Palazzo del Marescialli. Il dirigente della procura generale è accusato di essere intervenuto indebitamente nell'inchiesta sulla cessione della «Sme» al gruppo Buitonl (già acquistato da De Benedetti) e avviata dalla procura nell'ambito di un'altra Indagine relativa all'attività di alcune consociate del gruppo Iri. Il blitz ottenne come effetto immediato quello di far slittare una riunione del Clpe che si sarebbe dovuta occupare dell'operazione Sme. Per la seconda volta nella storia giudiziaria Italiana verrà cosi avviata una procedura disciplinare a carico di uno del piti alti magistrati del nostro Paese (l'unico precedente fu quello dell'ex prò-, curatore generale della Corte d'appello di Roma Carmelo Spagnuolo). Franz Sesti, 68 anni e mezzo, palermitano, è al vertice della procura generale della capitale dall'6 aprile 1981. Dovrebbe In ogni caso lasciare la toga per raggiunti limiti di età l'il marzo 1987. Il Guardasigilli ha informato della sua Iniziativa il procuratore generale della Cassazione Carlo Maria Pra- tls, attualmente in ferie. Alla sua nota, inviata al Csm, Martinazzoli ha allegato la relazione predisposta dagli Ispettori ministeriali incaricati di accertare la fondatezza delle critiche rivolte al p.g. Sesti da 46 sostituti procuratori della Repubblica di Roma firmatari di un esposto in cui si segnalavano presunte Interferenze nell'inchiesta sulla vicenda della Sme e si criticava tra l'altro il mancato appello da parte del procuratore generale Sesti contro l'assoluzione dell'avvocato WUfredo Vitalone (fratello del senatore de Claudio) accusato di millantato credito nel confronti del finanziere Roberto Calvi. Era il 23 maggio scorso. Lo stesso giorno — per una singolare coincidenza — il Parlamento, riunito in seduta comune, doveva eleggere 11 nuovo giudice costituzionale in sostituzione di Leopoldo Ella. Al candidato de Renato Dell'Andro (eletto poi un mese fa) mancarono appena 12 voti per raggiungere il necessario quorum. Franz Sesti ne ottenne 18. Doveva essere la prova generale per 11 prossimo anno. Lo stesso p.g. di Pierluigi Franz (Continua a pagina 2 In aettima colonna) Si Franz Sesti

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