Minervini battuto d'un soffio

Alle Universiadi di Kobe prima medaglia per l'Italia sui 100 rana Alle Universiadi di Kobe prima medaglia per l'Italia sui 100 rana Minervini battuto d'un soffio Biondi: «Non sono né un pesce, né Dio» KOBE — Volevano far accomodare Matt Biondi nella sedia di centro, alla con/erema stampa die segue puntualmente le premiazioni. Biondi ha detto di no, ha insistito perché al posto d'onore ci stesse il ceco Gery, tergo nei 200 si vinti dall'americano sul francese Caron; essere protagonista in acqua è un conto, sentirsi mitragliare addosso gli occhi di cento giornalisti è un'altra cosa. E' fatto cosi il nuovo fenomeno del nuoto mondiale. Semplicità e un pizzico di timidezza che non va confusa però con insicurezza. Il suo ingresso dirompente nella nazionale statunitense non è stato accolto in modo particolarmente entusiasta, prima durante e dopo i 200 si di ieri il gruppo di nuotatori che per gli altri connazionali a stelle e strisce aveva fatto un chiasso d'inferno non ha sprecato fiato né pacche sulle spalle, ma lui ha mostrato di sopportare benissimo una s"'iazione che per altri avrebbe potuto essere di disagio. < lui a sorridere, lui a mettersi in mezzo ad un gruppo che sentiva troppo il peso della sua grandezza per accettarlo. Anche noi italiani cercavamo di spingerci nel gruppo, soprattutto per sapere che cosa ci fosse dietro quel cognome tutto nostro, Biondi. Visto che quella maligna gelosia diffusa anche fra gli sportivi gli impediva di ricevere le congratulazioni dei suol cólleghi, speravamo di sostituirci a loro dopo aver scoperto chiare origini e un profondo amore per il nostro Paese da parte del più veloce nuotatore del mondo. Ma Biondi ha dato un fiero colpo allo spirito d'italianità dicendo pari pari: .E' stato mio bisnonno a venire dal vostro Paese; ho ancora una nonna, Christine, che vive in California vicino a casa mia e sa qualche parola d'italiano. Ma non chiedetemi di dove arrivavano perché proprio non lo so». E lo dice con il tono di chi oltre a non saperlo non mostra interesse a colmare questa lacuna. Dopo aver dato un'occhiata approfondita a quella montagna di muscoli ben nutriti e talmente ben distribuiti su quel metro e 98 di altezza che Biondi non pare nemmeno un colosso, dopo aver fatto la considerazione che forse se gli antenati del nuotatore fossero rimasti in Italia anziché attraversare l'Oceano in cerca di fortuna lo sport avrebbe avuto un campione in meno, cerchiamo di penetrare un po' nel personaggio. Che si presenta cosi: «Giocavo a basket, mi piaceva; ma nuotavo anche, ho capito che avevo più possibilità in piscina e non ho pensato due volte a tuffarmi. I giochi con la palla mi divertono però, qualche volta faccio ancora la pallanuoto, un anno fa ho vinto il campionato con la mia università. Cos'è 11 nuoto? Qualche minuto di tensione inframmezzato da lunghe settimane di dure passeggiate nell'acqua. Che effetto fa essere l'uomo più veloce del mondo? Mi fa piacere, ma non mi sento un pesce e neanche un Dio». Bisogna credergli. Ha la faccia del bravo ragazzo che ogni padre sognerebbe di dare a suo figlio, è educato, cortese. Una sola piccola mania gli abbiamo scoperto, osservandolo in una lunga giornata.di piscina: prima del tuffo sfrega con cura l'asciugamano sul blocco di partenza; vuole una base solida su cui poggiare i piedi per le sue nuotate. E' iscritto a Berkeley alla facoltà di .Business,. Ritorna in acqua oggi per lo scontro dell'anno, lui contro Qross, il tedesco che detiene quattro primati del mondo. «Ma non è la gara della mia vita — dice —, sono venuto in vacanza e semmai per fare una bella vacanza vincendo qualcosa, non per bruciarmi il cervello con inutili tensioni. Quelle le riservo per il futuro, perché con l'acqua ho intenzione di restare amico a lungo». g ro DAL NOSTRO INVIATO g. ro. La vittoria all'americano Mollet - Successo di misura anche di Biondi nei 200 stile libero sul francese. Caron dal nostro Inviato GIANNI ROMEO KOBE — Il nuoto, che per 10 sport e per l'orgoglio nazionale giapponese rappresentò 11 primo gradino della rinascita nell'immediato dopoguerra, qui non suscita più particolari entusiasmi. Hironlto Furuhashi, oggi presidente dello sport universitario nipponico, ma alla fine degli Anni Quaranta fiero primatista mondiale del 400 stile libero quando Ingaggiava incerti duelli contro australiani e statunitensi, non sarà rimasto soddisfatto nel constatare che 1 cinquemila posti della piscina erano largamente sufficienti ieri per la giornata di apertura del nuoto e per far conoscenza con Matt Biondi. Lui, l'americano, ha vinto 1 200 stile libero. Come da pronostico, si scrive in queste occasioni, ma se 11 francese Caron si fosse deciso ad iniziare la rimonta appena un po' prima degli ultimi quaranta metri, avrebbe rosicchiato anche quei venti centimetri rimasti alla fine a dividere 11 miglior velocista del mondo dal campione europeo dello sprint. Il limite dì l'49"52 è normale per Biondi, l'l'49"78 è record francese per Caron, che su questa distanza al recenti campionati europei di Sofia non era nemmeno andato in finale rifacendosi poi abbondantemente nel 100. Mezz'ora prima era successo più o meno lo stesso nei 100 rana: un americano favorito, un europeo guastafeste, una rimonta Incompiuta per poco. Peccato, davvero un peccato perché il guastafeste in questione era Gianni Minervini, quel giovanotto «traditore» che agli Europei di Sofia aveva perso la medaglia all'ultima bracciata e poi era sembrato più traditore ancora andando la settimana scorsa a conquistare il record europeo In prova solitaria per dimostrare troppo tardi quanto era bravo. Però Minervini è bravo, stavolta bisogna dirlo. A diciannove anni non è un delit¬ to provare la tremarella e gettare al vento un campionato d'Europa, se la lezione poi serve. Ieri Minervini ha attaccato coraggiosamente fin dal tuffo di partenza, facendosi Inseguire da Moffet per cinquanta metri. Moffet era il più forte ranista del mondo, ma non potè dimostrarlo all'Olimpiade di Los Angeles quando uno stiramento muscolare lo relegò al quinto posto. Si è ripreso, detiene il miglior tempo mondiale stagionale sul .100 rana, è tornato 11 numero uno. Una tecnica della virata decisamente migliore gli ha permesso di distanziare Minervini a metà gara, ma quando sembrava che il cuor di leone Cosi gli italiani Cerieni fuori nel fioretto KOBE — Cosi gli Italiani ieri. NUOTO — Persi decima (58"74) e Colombo tredicesima nel 100 stile libero femminili vinti dall'olandese Van Bantum (55"87); Minervini secondo (l'03"38) e Carbonari sedicesimo (l'0G"92) nel 100 rana vinti dà Moffet (l'02"88); RampazZo d'54" 92) e Colombo (l'S5"96) eliminati anche dalla finale di consolazione del 200 stile libero vinti da Biondi (1*49" 52). Nessuna azzurra presente nel 400 misti vinti dalla statunitense Hermstad (4'49" 84); la 4 x 200 stile libero femminile quinta (Lasi, Colombo, Carosl, Persi) 8'26"32 nella gara vinta dagli Stati Uniti <8'15"14). PALLAVOLO — Maschile: Italia-Hong Kong 3-0 (15-2, 15-0,15-8). Adesso due giorni di riposo, poi l'incontro con la Svezia. Femminile: ItaliaGran Bretagna 3-0 (15-5, 152,15-3). 6CHERMA — Numa e Clpressa qualificati per l'eliminazione diretta a sedici nel fioretto Individuale maschile, Cerlonl fuori a sorpresa. GINNASTICA — Italia è tredicesima nel concorso maschile a squadre vinto dall'Urss. JUDO — Giannelli e Parutta eliminati. dell'azzurro cominciasse a vacillare, eccolo tornare sotto, impegnare fino al bordo l'americano: l'02"88 il vincitore, l'03"38 il nostro, al di sopra di quel suo primato asettico (l'02"61) che però non fa testo perché ottenuto in condizioni particolari. La medaglia d'argento ha un valore non soltanto augurale, dato che Kobe è abbastanza vicina a Seul (Olimpiadi 1988), sia geograficamente che per questioni di calendario. Minervini da Sofia era andato a Pesaro a partecipare al campionati assoluti, poi ha realizzato il record europeo, poi ancora trenta ore di aereo l'hanno portato a Kobe alla vigilia della gara. La faccenda del fuso orarlo e della stanchezza che ha costituito un alibi per tanti suol colleglli (Carbonari quinto a Sofia sempre nel 100 rana e sedicesimo qui, Rampazzo sei titoli Italiani a Pesaro la settimana scorsa e ieri ventesimo tempo nel 200 stile Ubero...) non è stata invece di peso per lui. Segno che la Voglia di rivincita era superiore agli handicap. Buon segno, da combattente di razza. D'altra parte questo giovanotto è già abituato a lottare, se tre anni fa, dopo un pneumotorace spontaneo, seppe stringere 1 denti e riprendersi fino a questo punto. L'elenco del battuti, in questa Universiade dove 11 nuoto per qualità è senza dubbio lo sport principe, completa l'analisi di questo argento: soltanto al quinto posto 11 sovietico Volkov, ex primatista europeo, detronizzato pròprio da Minervini e terzo a Sofia. Alle gare' di nuoto hanno assistito col muso lungo Giuliani e Dusio, due nuotatrici azzurre impossibilitate a gareggiare. I dirigenti universitari danno la colpa a quelli del nuoto e viceversa; fatto sta che qualche responsabile della spedizione italiana si è dimenticato di confermare le due iscrizioni. E cosi 11 pallavolista De Rocco non è il solo costretto a fare il turista a Kobe. I