Moser alla ricerca di se stesso

Da oggi nella «Ruota d'oro», ultimo appuntamento prima del mondiale su strada Da oggi nella «Ruota d'oro», ultimo appuntamento prima del mondiale su strada Moser alla ricerca di se stesso Trionfo per gli azzurri* negli stayers dilettanti Il ci Martini Francesco ilice che gli basteranno Pagnin, in preallarme - Al via del dal nostro Inviato GIAN PAOLO 0RMEZZAN0 SAN FELICE SUL BENACO — Ancora più di alcuni milioni di clclofili italiani e di quei clclof ili stranieri coinvolti «di rimbalzo» dalla faccenda, ci sono due persone interessate In maniera autenticamente spasmodica alle prestazioni di Moser da oggi, e per quattro giorni, nella «Ruota d'oro. : si tratta di Colagè e Pagnin, 1 due ciclisti scelti dal commissario tecnico Martini, martedì scorso dopo la Coppa Bernocchl, come azzurri di riserva per 11 campionato mondiale del prossimo 1° settembre al Montello. Se Infatti Moser, alla fine della «Ruota d'oro» o anche prima (lui parla di terza tappa «decisiva», e In effetti si tratta di un autentico tappone, ma parla anche del due giorni Iniziali forse sufficienti per capire se forma, salute, gambe, voglia, polmoni, ecc. ci sono oppure no), rinuncerà alla prova mondiale, uno del due diventerà titolare. Sono due pedalatori slmili, due velocisti, e sono anche 1 due soli neo-professlonistl nella pattuglia azzurra. Teoricamente sono l'avvenire: loro perù hanno una voglia matta di essere 11 presente, e aspettano notizie da Moser, che è il passato. Già, Moser. In pista si parla di lui, su strada si parla di lui, e di lui si parlerà oggi, per strada. Il quarto posto nell'inseguimento mondiale, a Bassano del Grappa, non è archiviato, nel senso che ancora ci si chiede cosa può contare sul suo fisico e sul suo morale. Su questo Moser pistaiolo sono state dette e scritte tante cose, e quindi inevitabilmente anche alcune stupidaggini. I fatti In realtà sono semplici: lui ha farti*"'" un inseguimento perché sollecitato (e «rlsarci- Molii interrogativi intorno a Frato») dagli organizzatori, dalla federazione, grosso modo al momento attuale 11 quarto posto è proprio 11 suo, perché a 34 anni non ci si può inventare campioni di una specialità non più seriamente frequentata dal 1979, anno della sua seconda esperienza Iridata nell'Inseguimento, dopo quella vittoriosa del 1976. Conconi, 11 suo scienziato, ha fatto di tutto — cominciando col privarsi delle vacanze, o meglio con 11 costringere se stesso e famigliari ad un camper nell'afa di Bassano — per mettere un po' in ordine il fisico antico di Moser. Sia lui che Francesco hanno fatto previsioni sbagliate (e in un certo senso più lui, che parla K iiomè""déTIà" scienza, che Francesco), ma due-tre giorni per capire se è in forma - Le due riserve azzurre, Colagè e la corsa (in tutto quattro tappe) tutti i componenti della squadra azzurra ancesco Moser: il quarto posto nel" viene 11 sospetto che, quando un atleta ha compiuto 1 34 anni e da una vita si consuma nello sport, sia difficile fare previsioni giuste e intanto sia doveroso fame di ottimistiche. Tutto qui, con rlspetto-aiffetto-ammirazione per Moser, contorni e dintorni. La «Ruota d'oro», organizzata con un grosso sforzo da Mino Baracchi su strade ancora intasate dal grande turismo, diventa quest'anno una rassegna straordinaria non solo perché chiama tutti i 14 azzurri, 12 titolari e 2 riserve, del commissario tecnico Martini, ma perché convoca anche stranieri di grido, con l'opportunità di una prova 'ver'S, valida é Utile, nelglòrnl' giusti prima del mondiale. l'inseguimento quanto può contare Cosi In gara saranno 182 ciclisti di 19 squadre, e oltre a tutti gli italiani, selezionati azzurri ed esclusi, ci saranno gli spagnoli, intruppati in una formazione nazionale vera e propria, gli svizzeri (non però Demierre, vincitore 1984) e gli statunitensi escluso LeMond. Si arriva cosi, grazie a Baracchi, a una possibilità di preparazione ideale che probabilmente molti stranieri, 1 quali non hanno trovato posto nella «Ruota d'oro», che fra l'altro si svolgerà su strade non larghe, ci Invidiano. Con tutto questo, non ce la sentiamo di proporvl di pensare ad un miracolo, cioè all'«introduzione» della gran 'forma 'nelle: gambe-ideglt azzurri. Al massimo Martini sul suo fisico e sul suo morale? potrà capire meglio, o addirittura capire perfettamente, quel poco che c'è da capire, e potrà palleggiare meglio un doveroso pessimismo. Inoltre potrà orientarsi ancora di più su Corti e Amadorl uomini liberi di cercare di vincere, potrà capire se Saronni esiste oppure no, potrà avere da Moser indicazioni sincere, valide per tutti. Quattro giorni di gara, ed è sperabile che non si scenda al comaresco, cioè gli esclusi dall'azzurro che vincono e protestano (Vlsentini corre fra la sua gente...), gli azzurri che fanno flanella, forti della selezione, Saronni e Argentili che si mascherano, Moser che magari si scoccia troppo presto dKutoflVdl tutti; compreso se1 stesso." C'è uno spa¬ zio grosso come il mare, o al- |i| meno come 11 lago di Garda ìjjj intorno al quale si dipana ||i larga parte della «Ruota d'oro», fra l'ipotesi di una corsa ottimale, tutta preparazione serena, con Saronni e Argentln lanciati, Moser recuperato anche alle grosse speranze, la squadra bene cementata, e l'ipotesi bordelli- il Etica della confusione «catti- pijj va» in casa Italia. Onesta- || mente, ci basterebbe stare || nel mezzo, come esiti e Inter- p pretazloni. La «Ruota d'oro» può di- j| ventare cosi persino un test ||j di civiltà, In uno del momenti più brutti e anche più dram- Hill matlcl del ciclismo azzurro professionistico, chiamato su || strade italiane a cercarsi, a |;| farsi serio (se non anche for- jjjj te) in vista dell'appuntamen- & to su una strada italiana, || quella del Montello, che 11 1° | settembre assegnerà un tlto- |ji lo mondiale di cui abbiamo jjjj un bisogno addirittura co- jjjj smlco. *★ Queste le tappe della «Ruo- pi ta d'oro»: oggi Medolago- (ih Bergamo di km 198 (salite di i Valle Rossa, elusone, Ronco- le! la e Costa Imagna); domani jyj Padenghe sul Garda-Maner- I ba del Oarda di km 163,2; a mercoledì Bovezzo-Lumezza- p ne di km 223 (salite del Passo pi Tre Termini, Passo del Ca- pi vallo, Colle Sant'Eusebio, 1 Pasco del Cavallo. Colle San- jjl t'Euseblo); giovedì Salò-Levl- I co Terme di km 191 (salite di | Andalo Albino). Abbuoni: 5 1 secondi. 3 secondi, 2 secondi e ili 1 secondo. Iscritte: 14 squadre italia- jjj ne, compresa la formazione ìli federale capeggiata da iij Chioccioli (ex Fanini), una il! squadra svizzera, una spa- pi gnola di marca, una francese | (con l'irlandese Roche), una |j statunitense (quella del Giro ili d'Italia, con Phtnney, Klefel, pi Boyer, Heiden e Hampstan) e !jj la rappresentativa nazionale in spagnola. Ovviamente saran- jii no In gara 1 12 stradisti az- jii zurrl, e cioè: Amadorl, Ar- 1 gentin, Baronchelli, Bombini, jii Cassani, Corti, Gavazzi, Lea- p| 11, Mantovani. Moser. Pozzi, jii Saronni é le due riserve Cd.-: is lagè'ePaghln. | Medaglia d'oro per Roberto Dotti e di bronzo per Mario Gentili di CARLO VALERI BASSANO DEL GRAPPA — Roberto Dotti, uno stayer, ha regalato la prima medaglia d'oro all'Italia nei mondiali di ciclismo su pista. Dotti che abita ad Argegno (un punto topico del Giro di Lombardia) dove aiuta il padre nella conduzione di un negozio di colori e vernici, si era già piazzato secondo l'anno scorso a Barcellona. A batterlo era stato quell'olandese De Nijs che, anche ieri sera, è risultato il più tenace degli avversari dell'azzurro, tallonandolo fin dall'inizio, esattamente fino a 20 giri dal termine quando è imprevedibilmente scoppiato, perdendo anche il rullo dell'allenatore e abbandonando. Evidentemente l'olandese ha accusato il peso dello sforzo. Dotti, che ha 24 anni, si era già piazzato quarto nel mondiali del 1982; nell'83 aveva vinto il campionato italiano cedendolo poi l'anno successivo e anche quest'anno al romano Gentili, un altro azzurro che ha offerto una notevole prestazione piazzandosi terzo dopo un inizio faticoso. Gentili ha lottato con un olandese e con un austriaco, fino a riuscire a mantenere la zona medaglia. Dotti è balzalo in testa alla corsa fin dallo sparo iniziale dello starter, dominandola con autorità. Da notareche Dotti è allenato da Domenico De Lillo il quale è sTato a sua volta un ottimo stayer ed è il preparatore del mezzofondisti azzurri. Nella serata si sono svolte altre gare, come le eliminatorie del kejrin; nella prima Golinelli è stato costretto ai recuperi; nella seconda Dazzan ha dominato sul francese Vernet infilando così la finale. In mattinata altre felici prove per gli azzurri. Una addirittura felicissima: il quartetto dell'inseguimento composto da Grisandi, Amadio, Brunetti e Martinetto ha realizzato il mi. glior tempo nelle qualificazioni. Opposta \ (ma soltanto per il tempo) agli Stati Uniti \ la squadra azzurra concludeva i 4 chilometri in 4'19"70 appena al di sopra della migliore prestazione in questa specialità realizzata dalla Germania Federale nell'83 a Zurigo con 4'19"03. Buono il terzo tempo nelle qualificazioni della Galbtati nell'inseguimento femminile con il miglior limite stabilito dalla francese . Lpngo davanti alla detentrice del titolo, l'americana Twlgg. Rossella Ga'.bìati baf- Bassano. Dotti e il suo allenatore De Lillo tendo la quotata olandese De Bruln, nel quarto di finale, guadagnava poi l'accesso alla zona medaglie; ma sarà difficile conquistarne una dal momento che la sua avversaria è la detentrice del titolo. Stupefacente la francese Longo, che dopo essere stata la più dura avversaria della Canins al Tour, e aver dominato nel Giro del Colorado, si è presentata in pista con i migliori tempi. Le prove della tarda serata registravano un'altra soddisfazione per gli azzurri. Claudio Golinelli vinceva sia il primo che il secondo recupero entrando nella finale del kejrin (che si disputerà oggi) assieme a Dazzan. Il poderoso tedesco orientale Hesslich si confermava mondiale nella velocità battendo in semifinale Gusch e in finale Hombert. E' il terzo titolo iridato vinto da Hesslich (medaglia d'oro anche ai Giochi di Mosca) ed è la terza volta che la Germania Est monopolizza il podio nel torneo di velocità. L'americano Gorski (oro a Los Angeles) non è finito nei primi tre. Si qualificavano per le semifinali dellinseguimento a squadre l'Urss (4'26"47) sulla Danimarca, la Polonia (4'23"90) sulla Cecoslovacchia, la Germania Orientale (4'23'77) sugli Usa, mentre l'Italia doveva differire la provu a tarda notte a causa di un temporale che si abbattei su Bassano nel momento in cui gli azzurri sarebbero dovuti scendere in pista: LIO