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Montagne di pesche gialle e rosa non Uniranno certe sotto la raspa Montagne di pesche gialle e rosa non Uniranno certe sotto la raspa Esportiamo in Germania alcool ((buongusto» e in -Sventa e Finlandia, paesi severissimi in fatto di igiene alimentare, accettano di importare esclusivamente le nostre mele mentre anche le pesche che stiamo esportando in messo mondo non ci hanno mai creato la minima grana. Segno che la campagna italiana non produce soltanto veleni. Soprattutto in Piemonte, dove come produttori associati spendiamo annualmente quasi 700 milioni per l'assistenza tecnica lavorando in continuo contatto con Università ed istituti speclalizzatl. Abbiamo sei agronomi a tempo pieno, ci battiamo per una lotta guidata e nel limiti del possibile biologica, garantita in ogni caso esente da prodotti tossici utilizzati nei tempi sbagliati-. Luigi Taricco. direttore dell'Asprofrut e cioè dell'unica associazione cui fan ufficialmente capo 1 produttori di Piemonte e Valle d'Aosta, ac-, cetta di Interrompere la regia di quello straordinario spettacolo che è la raccolta delle pesche d'agosto nel Saluzzese per fare il punto. Prima il vino all'anticongelante, poi i pomodori al Temik. Toccando ferro, meglio metter le mani avanti e prevenire almeno certi -scandali- che già son nell'aria: a partire dall'i- restato da tre mi e in tutti i paesi del Nord prodotti per la cosmesi e Montagne di pesche vell nevltabile grido d'allarme che come ogni fine estate certo investirà l'Alma e le sue ruspe, accusate di uno «scempio» che ha in realtà le sue buone ragioni e che, in Piemonte, distruzione vera non è. Spiega: -Per ora la stagione ci ha assecondato con ottimi risultati. Però, mentre sino a qualche tempo fa avremmo potuto collocare all'estero, se ne avessimo avuto disponibilità, il doppio del raccolto effettivo, adesso la situazione liti in borghese i Europa - Quantitativi fortun per la farmaceutica ■ La fu utate destinate all'esportazione in sta cambiando e l'Aimo,, in quantitativi fortunatamente minimi, ha dovuto iniziare la sua attività di ritiro-. Giustificata una volta di più, -a differenza di quanto succede in Italia dove la frutta è quotidiano, tradizionale consumo di massa e la gente pretende il prodotto migliore e plii allettante- dall'andamento di una domanda estera orientata su pezzature medie acquistate spesso a numero anziché a chilo, da centellinare o destinare al bambini. In qspp n corso Fiume atamente minimi vengono ritirati e trasformati in nzione dell'Alma per non far crollare il mercato apposite convenzioni con le forze commerciali in modo da limitare al massimo distorsioni e strozzature. Sarà la strada giusta, tra l'altro, per affrontare la concorrenza estremamente agguerrita di Spagna e Grecia-. Una strada ancora lunga, nonostante l'Asprofrut-Piemonte abbia imparato a lavorare In contatto diretto con le maggiori catene distributive europee. La ostacola, in contrasto con sistemi quali lo spagnolo o il greco razionalmente concentrati e pertanto fortissimi nella propria capacità di contrattazione, «una dispersione che nella sola provincia di Cuneo tollera la convivenza di ben 88 esporta-' tori, ciascuno con idee totalmente diverse dall'altro-. Senza dimenticare le 80 mila lire quotidiane richieste in Italia per un lavorante contro le 25 mila lire della Spagna. Oppure, certe traversie legate al reperimento della manodopera stagionale tramite l'Ufficio di Collocamento che, troppo spesso, conservano il sapore maligno delle burle raccontate nelle veglie invernali del tempo passato: -Quando ancora i paesi non avevano imparato a farsi la guerra con l'economia-. n tutti i Paesi d'Europa questi giorni gli agricoltori scrutano il cielo, e poco Importa se ormai a preoccuparli è soprattutto quello di Germania. Spiegano: -Le pesche col cappotto non piacciono, appena a nord arriveranno le prime nebbie le esportazioni delle qualità medie caleranno. Di qui, l'avvio ai ritiri dell'Aima-. Un'operazione certo non indolore, ma neppure traumatica dato che non una pesca oggi e neppure una mela domani, andranno perdute. Chiarisce con orgoglio il direttore dell'Asprofrut: *In Piemonte, a differenza della Francia, la produzione ritirata viene totalmente trasformata in alcol cosiddetto -buon gusto- sui 96,5 gradi, destinato alla miglior liquoristica, alla cosmesi o al settore farmaceutico-. Mentre la polpa uscita esausta dalla distillazione sarà destinata all'alimentazione animale e persino 1 noccioli non verranno sprecati, in quanto ricchi di una sostanza utilizzata quale solvente per il deposito degli oli lubrificanti. Neppure un «morso» al macero, insomma, anche se è innegabile che tante vellutate inpntagne. dl.J frutta gialla e rosa accantonata in attesa di trasformazione stringono il cuore... -Un'impressione die tutti proviamo, basta vedere con che faccia i produttori la consegnano alle distillerie: il pensiero di aver lavorato bene in cambio di un po' di elemosina fa piacere a pochi, in campagna come in fabbrica. Ma l'Alma, questa specie di cassa integrazione di chi vive grazie alla terra, resta indispensabile per non far crollare il mercato nei suoi rnomenti di saturazione». Grazie al contributi della Cee ogni produttore riceve circa il 70-80 del ricavato che avrebbe ottenuto riuscendo a collocare le sue pesche sul mercato regolare. Ciò che basta a coprire le spese, in conclusione, mentre per le mele il contributo cala al 40, 50 per cento. Anticipa Luigi Tarlo co: -Per minimizzare questo ripiego contiamo di stabilire Luisella Re INDIRIZZI UTILI DENTIERA ROTTA? Telefonare al 612.00B Dentaltecnìca, corso Traiano 64/14. Protesi. Aperto agosto. DENTISTA aperto anche (ostivi ora 9-20. Esecuzioni e riparazioni protesi urgenti. Via Cernala 18. tel. 513.366. DENTISTA ANCHE FESTIVI orarlo continuato via Carlo Alberto 55. teletono 530.042, riparazioni protesi urgenti. STUDIO DENTISTICO 24 ore su 24. Via Pinelll 100, teletono 011 744.840. STUDIO DENTISTICO aperto 9-12 e 1519. 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