Milano, l'Aids fa scappare i clienti anche dai viali dei «belìi di notte»

Milano, l'Aids fa scappare i clienti anche dai viali dei «belìi di notte» Milano, l'Aids fa scappare i clienti anche dai viali dei «belìi di notte» A chi «batte il marciapigay - Inserzioni più o MILANO — Sono mencr lunghe, quest'estate, le code di auto al parco Ravizza, via della Bocconi, via Tabacchi, nella piazza del Cimitero Monumentale come tutt'intorno alla stazione Centrale, sul perimetro del Castello Sforzesco come sulla circonvallazione della Darsena: 1 luoghi consueti per la prostituzione transessuale. Soliti abiti troppo «femminili» e trucco troppo pesante, seni debordanti e alte nodose gambe lucide: fino a ieri, arad ad oggi, parevano le più ambite. E, se per tante di loro, il problema era trovare 1 soldi per farsi operare al fine di eliminare qualsiasi traccia di sesso maschile dal proprio ede» si aggiunge la prostituzione occasionale - Molti arrivano in città daDa provincia al fine settimana - Una guida dettagliata illustra tutti i locali riservati per i meno esplicite: a volte si nascondono dietro attività artigianali, a volte indicano chiaramente le prestazioni offerte - Tariffe da 15 mila lire a un milione corpo, è altrettanto vero che per molti clienti il desiderio era esattamente opposto: prima di pattuire cifra e luogo, si assicuravano che l'intervento chirurgico non ci fosse stato. In caso di risposta affermativa, se ne andavano. Ha improvvisamente cambiato gusti, la loro clientela? Preferisce le prostitute tradizionali o le «belle di notte» dall'aspetto maschio? O forse quest'anno r.'è stato un esodo straordinariamente massiccio verso monti e mari? O ancora, pure fra transessuali la percentuale in villeggiatura è particolarmente alta e gli abituali frequentatori non si adattano a chi ha deciso di rimanere in città ad agosto? L'ipotesi che può spiegare l'insolito- fenomeno è un'altra: è la paura dell'Aids. Un primo, immediato effetto del timore dilagante è stato la diminuzione del clienti di questo genere di prostituzione. Le categorie a rischio per la terribile malattia sono 1 gay, i tossicodipendenti, gli emofiliaci (per via dèlie trasfusioni c del ricorso a emoderi vati, a volte prodotti con sangue infetto). Al di là delle recenti polemiche — corrette o esagerate che fossero — questi sono dati di fatto e in quanto tali non criminalizzano nessuno. DI sicuro, 1 travestiti, nel capoluogo lombardo, sono stati finora in continua crescita. Stime ufficiali dell'82 parlavano di cinque o seimila persone; oggi si presume siano almeno un miglialo in più. Si tratta di dati che semmai peccano per difetto. A chi «fa la vita» nel viali, bisogna aggiungere infatti innanzitutto la prostituzione occasionale: un apporto rilevante, non di ràdo dovuto a persone che arrivano dalla provincia, magari a fine settimana. C'è poi la quota di frequentatori dei tanti locali riservati: discoteche, ristoranti, bar, cinematografi, alberghi. DI recente è stata pubblicata anche una guida, comprensiva dei gabinetti pubblici dov'è più facile fare «Incontri». Infine ci sono quanti si giovano delle sempre numerose inserzioni su quotidiani e periodici. Camuffati per 1 giornali che avrebbero qualche problema nel pubblicarli, questi annunci sembrano sovente proporre prestazioni di tipo artigianale (non pochi sono provvisti anche della relativa, regolare, licenza); espliciti però nella maggioranza dei casi, offrono massaggiatori, maestri di ginnastica, accompagnatori per gite, animatori per feste, «artisti» per serate e spettacoli; a vòlte decisamente pesanti, in riviste anche non porno, non evitano il ridicolo nel magnificare prestazioni e promesse. Le retribuzioni per questo genere di attività variano da 15.000- lire a mezzo milione. Questo della clientela transessuale è un ambiente nel quale 11 pregiudizio razziale persiste: per africani e arabi si è disposti a sborsare, generalmente, tariffe più alte. E' sufficiente passare, una sera, In strade dove abitualmente parecchi di loro transitano — ad esemplo in piazza Bonomelli, nella zona del dormitorio pubblico — per accorgersi di quante macchine con a bordo un uomo solo, e non di rado in compagnia di una donna, si fermino di fianco a questi malcapitati. li I rapporti di gusto sadlco-masochlstlco sembrano anche a Milano i più richiesti, ma la clientela — con o senza il gusto di frusta e spilli — è ben più ampia di quanto si possa immaginare. Se ne può trarre un'idea anche attraverso un libro, incontri ravvicinati con i cosiddetti normali: l'ha realizzato un gruppo di transessuali che nel capoluogo lombardo hanno vissuto l'esperienza del marciapiede. Fra 1 clienti, cantanti e cai-, datori più o meno celebri, anonimi signori — e signore — con l'aria «tanto perbene», nomi molto noti nel mondo industriale e finanziario. Ornella Bota

Persone citate: Ornella Bota, Ravizza

Luoghi citati: Milano