Tregua nella guerra del vino

Tregua nella guerra del vino I ministri Pandolfi e Nallet firmano documento di collaborazione Tregua nella guerra del vino Due commissioni di studio tracceranno la mappa dei vigneti nei territori italiano e francese Sarà calcolata la produzione e valutata la qualità del prodotto - L'occhio vigile di un satellite «Lo scontro deve rimanere nell'ambito commerciale: basta con le violenze dei commandos» DAL NOSTRO INVIATO NIZZA — Un primo passo per mettere pace tra i viticoltori italiani e i loro colleghi francesi. Ieri mattina il nostro ministro dell'Agricoltura Filippo Maria Pandolfi si è incontrato col collega-francese Henri Nallet. per firmare un documento di collaborazione che dovrà risolvere il problema del settore. Sono state formate due commissioni di studio che avranno il compito di tracciare una mappa di tutti i vigneti sia in territorio italiano che in quello francese, calcolare la produzione, la qualità del prodotto e la sua destinazione senza intaccare gli interessi delle due parti. Un lavoro complesso che richiederà anni per essere portato a termine. Nascerà cosi un archi-, vlo che diventerà poi il punto di partenza per un corretto movimento del prodotto non solo tra i due Paesi ma in tutta la Cee. Le commissioni italo-francesi saranno composte da otto esperti ciascuna ed inizeranno a lavorare subito. Si incontreranno due volte all'anno per uno scambio di idee e per assumere nuove iniziative. In pratica gli esperti controlleranno i vigneti di tutte le regioni, faranno una selezione sulla qualità e sul tipo di uva e su quella che attualmente è la produzione destinata all'estero e al mercato interno. L'eccedenza finirà nelle distillerie. Ma per evitare quest'ulti¬ ma soluzione che danneggerebbe il produttore (l'uva viene sottopagata) il ministro Pandolfi ha detto che il governo ha intenzione di rifondere i danni al contadini (mediamente su 10-14 milioni per ettaro) che elimineranno 1 vigneti in eccedenza per un altro tipo di coltivazione. Dovrà essere una decisione che l'agricoltore prenderà volontariamente, senza forzature, basala solamente sull'incentivo del premio. Que¬ sta politica di ridurre i vigneti in seguito sarà estesa in tutti i Paesi della Cee che producono uva e in modo particolare alla Spagna. Quando Italia e Francia avranno tracciato lo schedario viticolo definitivo, i vigneti saranno controllati da un satellite che segnalerà ogni ulteriore espansione oppure riduzione. I ministri sono convinti di aver trovato la strada giusta per porre termine a questa assurda guerra del vino e Nallet ha commentato: «Lo scontro dei nostri Interessi dovrà restare nell'ambito commerciale e non scendere a livello di commandos-. La guerra fra i viticoltori, cominciata alla fine degli Anni Settanta, si è Inasprita nell'83 quando l'Italia, grazie a una situazione climatica favorevole, ha prodotto 83 milioni di ettolitri di vino, superando di gran lunga la produzione media che si aggira sui 70-72 milioni. C'è stata l'inevitabile flessione del prezzi e 11 vino italiano ha riempito le cantine dei commercianti francesi. Le reazioni dei vlgnerons sono state violente: hanno bloccato le navi-cisterna nel porti, rovesciato le nostre autobotti, attuato blocchi stradali. Insomma veri e propri commandos impedivano al nostro prodotto di varcare la frontiera francese. E' noto che i commercianti d'oltralpe preferiscono il nostro vino, specialmente quello del Sud, perché più corposo e quindi può essere .tagliato» e moltiplicato. E questo lo hanno riconosciuto anche 1 viticoltori francesi 1 quali hanno affermato che 1 blocchi non volevano colpire i nostri contadini ma i loro negozianti. La questione in Francia è ancora sul tappeto perché mentre tra le due nazioni erano In corso le trattative per arrivare all'accordo dì ieri. 1 vlgnerons il 24 agosto scorso hanno rovesciato due nostri camion cisterna e vuotato le cantine di un commerciante, a Séte e a Montagnac. Le autorità francesi hanno fatto sapere che 1 due episodi non erano legati a quella che ormai è definita la battaglia del vino tra l'Italia e la Francia, ma ad intemperanze di alcuni agricoltori durante una lotta sindacale interna. Ma guarda caso 11 vino era Italiano. Aldopopa|z

Persone citate: Filippo Maria Pandolfi, Henri Nallet, Nallet, Pandolfi

Luoghi citati: Francia, Italia, Spagna